Le storie di
postsecret (sì, dai,
postsecret) quasi sempre sono accennate, non raccontate. Sono più titoli di storie, che il loro svolgimento. A volte poi, sono solo indizii di storie. E questo quasi sempre mi va bene, sono piccole macchine per mettere in moto la propria fantasia. A volte, però, ci sono storie che non mi basta immaginarmi come potrebbero essere, sono storie che vorrei proprio sapere come sono. Ma questo, postsecret, non me lo può dire, sono segreti che resteranno tali.
Ho accettato la ichiesta di amicizia di chi mi molestò da piccola
Di questa poi non è che vorrei sapere chissà quali dettagli, solo se l'autrice, quello che ci sta raccontando, l'ha vissuto come una vittoria, una sconfitta o cosa (io m'immagino "cosa", ma non so bene cosa, e comunque credo più una vittoria di una sconfitta).
segreti della settimana (62)
10 commenti:
magari no.
magari ha accettato l'amicizia per scoprire dove vive e che fa ora.
magari deciderà di incontrarlo e all'appuntamento ci andrà armata di coltello.
glielo punterà alla gola e poi, zac, via l'ammenicolo.
e giustizia sarà fatta.
Evocazione, non predicazione :)
Ciao.
Samuel
@samuel, già :)
@vivi, ehm... siamo passati dalle fantasie complottiste alle fantasie castratorie... io non so...
sono grave, dici?
Aggiorniamo della tabella del politically correct da blog e della ben indirizzata indignazione:
auspicare torture a molestatori di bambini = vergogna
auspicare torture a molestatori di donne = giusto
Che fatica tenervi dietro.
Ipofrigio
non ti rimane che starci davanti!
Vivi, se non metti subito giù quelle forbici non ti sto né davanti né dietro, sia chiaro!
ah, Ipo il supposto evirato sarebbe un molestatore di bambina (quindi sì femmina, ma non donna), c'è qualcosa che non mi torna nella tua ricostruzione...
tumitemiloso.
tumitemiohibò.
sorry.
oggi non ce la faccio a fare la seria.
qui non c'è obbligo di serietà né di catene da neve a bordo, tranquilla...
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