1. Asha Bhosle & Kishore Kumar - Lekar Ham Diwana Dil
(dal film Yaadon Ki Baarat, 1973)
2. Asha Bhosle & Rahul Dev Burman - Piya Tu Ab To Aaja
(dal film Caravan, 1971)
3. Sonu Nigam, Sudesh Bhosle & Jaspinder Narula - Sona Sona
(dal film Major Saab, 1998)
4. Asha Bhosle - Dum Maro Dum
(dal film Hare Rama Hare Krishna, 1971)
Brani: 1 e 4 da "The Best Of Asha Bhosle" 2000 etichetta Manteca. 2 da "Bollywood - Music Rough Guide" 2002. 3 da "The Very Best Bollywood Songs II" 2002.
Il ritmico ansimare del secondo brano me fa murì!
L'ultimo brano l'avevo già pubblicato l'altra volta, la registrazione mi pare la medesima, ma il missaggio però è differente (e qui dura di più).
5 commenti:
Bellissimo tutto, ma il primo minuto di Lekar Ham Diwana Dil
è davvero qualcosa di fuori dal comune, sembra un'enciclopedia compendiata del lounge, exotica ed extremely strange ma… di quindici anni prima!
Devo dire invece che Bollywood ci ha mostrato attrici molto più affascinanti di Asha Bhosle, che però magari è bravissima.
Ipo
Il ritmico ansimare del secondo brano me fa murì!
"Juanita! Juanitaaa! Oh my darliNNNg!…"
Bollywood ci ha mostrato attrici molto più affascinanti di Asha Bhosle
ma sì, lei è soprattutto una cantante (che ha fornito le sue doti canore anche ad attrici molto più affascinanti di lei)...
il primo minuto di Lekar Ham Diwana Dil è davvero qualcosa di fuori dal comune
figata eh?...
"Juanita! Juanitaaa! Oh my darliNNNg!…"
e, non credo di essere influenzato dall'arrivo in questi lidi di alsoit, ma in un paio di passaggi (un mezzo giro di basso ad un certo punto e, soprattutto, l'incalzare dei fiati poco dopo il quarto minuto e mezzo) mi ricorda fortemente il tema di Monty Norman per James Bond...
ma in un paio di passaggi (un mezzo giro di basso ad un certo punto e, soprattutto, l'incalzare dei fiati poco dopo il quarto minuto e mezzo) mi ricorda fortemente il tema di Monty Norman per James Bond...
Senz’altro, è un centone di citazioni e più spesso di memorie, ma come mantrugiate da uno stomaco gigante (oggi è la seconda volta che uso questa metafora e questo verbo, mah…): colonne sonore di Goldsmith, Tiomkin e Morricone, "Mersey beat" e Shadows (i chitarroni), Rachmaninov e Liberace, Martin Denny e Stan Kenton… un sogno, un sogno.
Hari Om,
Ipo
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