Oggi pomeriggio ho visto un film su Italia Uno. Non era un bel film, mi pareva un film per ragazzini fatto con professionalità ma di una discreta pochezza. Un prodotto più televisivo che di sala, e non dei migliori, non brutto ma diciamo proprio un filmetto qualunque. S'intitola D.E.B.S. spie in minigonna, è del 2004.
La storia è presto detta: le ragazze di uno speciale college americano sono tutte allieve spie alle dipendenze del governo (e sono tutte fighe). Combattono la criminalità. Ma la migliore di tutte (quella bionda, alta, al centro della locandina) s'innamora dell'oggetto della loro indagine, la persona che sta al vertice di una super organizzazione criminale. Questo le causerà parecchi guai - in primo luogo con le sue amiche - anche se alla fine l'amore (e l'amicizia) trionferà. Fine.
Il fatto è, però, che anche la persona di cui s'innamora la biondona è una gran bella ragazza, e così la biondona si scopre lesbica (mentre la criminale, di esserlo, lo sapeva già). Dopo alcune (un po' scipite) traversie la criminale - per amore - smette di essere una criminale e la spia smette di essere una spia (che poi neanche ci teneva). Fine.
La cosa notevole è che il tema omosessualità viene trattato con assoluta noncuranza. Senza alcuna strizzatina d'occhio allo spettatore maschio (e sarebbe stato facile essendo tutte le interpreti giovani e fighe) e senza atteggiamenti apologetici o barricaderi (che l'autrice poi ha girato qualche episodio di The L world e quindi il rischio magari c'era). La scoperta dell'omosessualità della protagonista è messa in scena come se fosse una cosa normale e il punto fosse un altro (perché il punto della trama è un altro, non una femmina che s'innamora di una femmina, ma una rappresentante della legge che s'innamora di una criminale). E la cosa davvero notevole è che - a parte la tematica lesbica, trattata impeccabilmente - il film è un film superficiale. Un film qualunque.
E io ho pensato due cose:
1. che, nel pomeriggio del sabato, ci vuole un bel coraggio per programmare - qui in italia - un film per ragazzi che ruota attorno a una storia d'amore lesbica (trattata, per di più, in modo non problematico). E Italia Uno da questo punto di vista a me aveva già dato le sue belle soddisfazioni (ma stavolta anche di più).
2. che questo è un altro di quei casi in cui vedo bene la differenza tra il mondo com'è e come vorrei che fosse.
Che io vorrei tanto poter dire che oggi pomeriggio su Italia Uno c'era un film un po' del cazzo che ho cominciato a vedere per sbaglio ma poi ho spento subito e sono andato a fare la spesa. E invece devo dire che oggi pomeriggio su Italia Uno c'era un film che ho cominciato a vedere per sbaglio e che mi ha colpito, che quando ho capito dove andava a parare la trama sono rimasto lì fino alla fine - che poi la spesa sono andato a farla alle quattro col supermercato pieno - per vedere come veniva gestito il ginepraio in cui l'autrice si stava andando a cacciare (con la brillante soluzione di non consideralo un ginepraio, neanche un po').
Insomma, io vorrei tanto vivere in un posto dove D.E.B.S. non fosse, almeno per me, argomento di conversazione (e di ammirazione), un posto in cui questo post (e neppure il film, un ottimo film sull'omosessualità abilmente travestito da teen-spy-movie qualunque) non avrebbe nessuna ragion d'essere.
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domenica 18 ottobre 2009
baluardi delle libertà individuali
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andrea 403
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14 commenti:
Insomma, io vorrei tanto vivere in un posto dove D.E.B.S. non fosse, almeno per me, argomento di conversazione
Quel posto esiste, infatti: si chiama gli Stati Uniti, aka l'impero del male (primato condiviso quaggiù con Israele). Lo dico qui perché ti so una delle persone più prive di pregiudizi che io conosca, e conoscendomi benissimo anche tu, sai che non ho il pregiudizio filoamericano (né quello, altrettanto esigente, antiamericano).
(Il che non significa che in USA non esista l'omofobia od ogni altra varietà di razzismo, beninteso: né che tutto quel che Israele faccia sia ben fatto).
Ipofrigio
Sì, sì... di questo parlammo a suo tempo nel mio vecchio post dei Simpson (che da noi un film così sarebbe improducibile)... ma in realtà anche gli USA - proprio specificatamente a D.E.B.S. - non sono il mondo come lo vorrei, nel senso che un'intilligente operazione come D.E.B.S. nel mondo come lo vorrei non avrebbe ragion d'essere, perché la normalità di una donna che s'innamora di una donna non dovrebbe aver bisogno di modi, astuti, di essere affermata e gli autori potrebbero occuparsi d'altro.
Beh, però se si dovesse considerare banale, dunque privo d'interesse, tutto ciò che accade per il solo fatto che accade, non esisterebbe il romanzo (né il cinema né il fumetto)!
Ipofrigio
PS Paroletta di verifica: bucco, come la maschera plautina o come i ghèis vengono chiamati dalle tue parti :-).
eh?!...
(è che ho sonno, sono opaco, non sono più abituato alle uscite come quella di ier sera)
Ecco, io una cosa del genere intendevo... ossia trattare l'argomento non come cosa centrale ma normale.
Come a dire: tizio alla fine si innamora di caio, ma caio è del suo stesso sesso. Punto :)
P.s. sono diventato un tuo follower, bad-boy! ;)
Moz-
tizio alla fine si innamora di caio, ma caio è del suo stesso sesso
Aaargh! Pure tu? L'avversativa! Quel "ma" è un macigno. Come "dire meridionale ma pulito"!
La frase giusta è: "tizio alla fine si innamora di caio, e caio è del suo stesso sesso.
Benvenuto Moz!
Come vedi da queste parti si ha un rapporto un po' malato con le parole, bisogna fare attenzione :)
Ahahah!
Bhe, MA sai perché l'ho scritto... per dare una sorta di continuità con quanto scritto in precedenza -e altrove- sull'argomento :)
Felice di essere capitato qui, in ogni caso!! :D
Moz-
Aaargh! Pure tu? L'avversativa!
Beh, non è cosa naturale innamorarsi del proprio stesso sesso. Poi va benissimo, per carità.
Ipofrigio
ehm... davvero vogliamo aprire un dibattito se esistano o meno casi di omosessualità in natura?
I would prefer not to
Per carità - me neither. Del resto non era quello il mio punto, come hai capito bene.
A volte un semplice e innocente link inserito in un'altra discussione di tutt'altro argomento può aprire le porte di un luogo diverso e, allo stesso tempo, molto interessante. Ho paura per te, caro Andrea, perché rischi di sorbirti anche in questo spazio la mia presenza e la mia invadenza.
Complimenti per questo blog, ho l'impressione che per diverso tempo avrò da leggere cose diverse da Diabolik e diverse da testi di Storia. :)
Michele (DK Iudika)
Bentrovato anche qui, Michele... in effetti da queste parti si parla poco di Diabolik e pochissimo di storia :)
andrea 403: Ho notato. E', comunque, evidente che ci siano lo stesso dei post molto interessanti.
Quello sugli infiniti universi di Brown, ad esempio, mi ha fatto ricordare alcune letture aristoteliche sull'immaginazione e una discussione con un compagno di Filosofia sulla mente umana e sulla sua capacità di concepire cose e concetti. :)
Michele
Be'... fantascienza e filosofia spesso sono in territori attigui :)
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