Poi, visto che un pochetto colonia culturale noi la siamo, da queste parti ha cominciato a portare sfortuna anche venerdì 13 (mentre un tempo era solo il cenare in 13 che non andava bene). Insomma, ci tocca pure doppia razione di malasorte.
Venerdì 17 è così sfigato che la Wikipedia in italiano ha una voce dedicata alla supersizione del 13 (triscaidecafobia) ma niente del genere riguardo al 17 (anche se in fondo alla voce sul 13 trovate qualche info anche sul 17).
Se sono superstizioso io? Neanche un po', il che è un bene, perché è risaputo che la supersizione non è affatto una sciocchezza. A crederci, il venerdì 17 (come a tutto il resto), porta davvero una sfiga della madonna.
Buon venerdì 17...
14 commenti:
triskaidekafobia
"Zio Paperone e la triscaidecafobia" è una delle bellissime storie di Topolino degli anni Sessanta.
Se sono supertizioso io?
"supertizioso"?
Marco
supertizioso
Corressi. Che sia un lapsus che tradisca il mio voler essere un SuperTizio?... Be' no, perché mi dichiaro non spuertizioso... ossia una tizio qualunque...
I'm no superman... come dice la sigla di Scrubs...
Ho superato per forza la paura del gatto nero, giù al mio palazzo ce n'è una colonia.
Ma quella della scala non ci riesco, non ci passo sotto.
Ognuno ha le sue debolezze.
e dai, scommetto che anche 403 c'ha qualche piccola superstizioncina...
hey, didola, non immaginavo fossi superstiziosa. ehm, a dire la veirtà non lo pensavo nemmeno di me: una volta stavo cambiando borsa e posai dei soldi sul mio letto, subito mia zia mi sgridò dicendo di toglierli, che era malaugurio! li tolsi subito!
non sono vere superstizioni, ma è che ci fai caso, vedi le scale sai che a passarci sotto....allora dici ma chi me lo fa fare e eviti, però una volta un gatto nero mi ha attraversato la strada e mi hanno fregato la macchina, e poi leggi l'oroscopo e
comunque è una vitaccia
tutta condizionata
e non mi riferisco all'aria
:-)
si per fare questo post anche 403 ha i suoi non è vero ma ci credo
si per fare questo post anche 403 ha i suoi non è vero ma ci credo
libere di non crederci ma no... non mi pare proprio di averne... passare sotto le scale mi fa sentire leggermente a disagio, è vero, ma ci passo, i gatti neri finché non sono stato allergico erano i benvenuti, le date mi passano via indifferenti, non mi turba il viola indossato, non fumando quella cosa del non accendere tre sigarette con lo stesso cerino mai mi ha riguardato e di evitare soldi o cappelli sul letto non me lo ha mai insegnato nessuno.
L'unica cosa un po' irrazionale a cui credo (ma poco poco) è positiva: capita che io sia quasi infallibilmente fortunato su un paio di cose.
Coi parcheggi soprattutto e coi posti di lavoro.
Ah... e poi c'è quella cosa che mi regalano le automobili.
ma allora sei gastone, il cugino fortunato di paperino :-)
Gastone però è sempre fortunato in tutto, io invece solo in quelle tre cose lì (e anche in quelle tre cose lì ho una fortuna netta ma moderata, tanto per dire le auto che di solito mi mi regalano sono auto vecchie, non nuove fiammanti :)
passi per il parcheggio, per le auto che non sono nuove fiammanti, ma i lavori? sono lavorilavori o lavorineri, lavoretti, sai che da noi il lavoro sic et ciùùùù non esiste. :-)
sono lavorilavori o lavorineri, lavoretti
Uno dei lavori di più lunga durata che abbia avuto implicava avere di fronte (a circa 1 m) me per otto ore al giorno or so, quasi tutti i giorni. Questo per anni della sua vita.
In effetti 403 avrebbe dovuto specificare che, come il dettaglio che ho riferito fa chiaro, la sua fortuna è casomai nel fatto di trovare lavoro, non nella qualità dei lavori che trova – che poi, nel caso che ci ha visti dividere per anni prima un ufficio e da ultimo uno sgabuzzino, la reciproca compagnia non era nemmeno l'aspetto peggiore.
Auguri
Ehi, preciso per i lettori che l'ultimo messaggio era self deprecatory – 403 ha tenuto ben altre occupazioni in vita sua, e non è comunque tipo da lasciarsi zavorrare e affondare da un lavoro d'ufficio (e sia pure un ufficio senza finestre e vicino al gabinetto).
ma infatti!
l'ho detto che sono fortunato ma con misura... nello specifico lavorativo la fortuna (non da poco) risiede nel fatto di non aver mai dovuto spedire un currucilum o rispondere a un annuncio, ma - in un modo o nell'altro - i lavori che ho fatto mi sono sempre stati proposti. In vent'unannni di lavoro il lavoro non l'ho mai dovuto cercare per davvero, è sempre lui che ha trovato me (e per le strade più diverse).
Poi ovviamente alcuni lavori erano meglio e altri peggio, sono passato da lavori pagatissimi a lavori pagati molto meno, però - almeno all'inizio - mi è sempre piacuto fare quello che stavo facendo e non ho mai odiato un posto di lavoro (altra fortuna non da poco)...
ah... Ipo, l'averti davanti al naso per anni per me è stato molto più una delizia che una croce, e lo sai... :)
adesso che me ne sto tutto il giorno soletto nella mia casa (spaziosa e luminosa) rimpiango anche quel metrocubo senza finestre... (ma sappiamo bene entrambi quanto non fosse proprio proprio più cosa, neanche per me).
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