Il festival ha una rivista ufficiale, chiamata Filomena. Scritta e disegnata da più di quindici mani diverse, Filomena è il magazine che racconta il BilBOlbul giorno dopo giorno, foglio dopo foglio, componendo una cronaca inesatta del festival senza diventarne il libretto ufficiale.Qui dovrei dirvi dei Cani, e linkarvi la nostra vecchia hompage, ma ci sta qualche problema tecnico e l'homepage non c'è. Eravamo un gruppo di fumettisti autoprodotti e per qualche anno ci siamo dati un po' da fare in giro per l'Italia.
E' possibile acquistare la rivista all’interno dell'indie bookshop in Biblioteca Salaborsa o presso Inuit Associazione Culturale (via Petroni 19/c) e assistere alla creazione e alla stampa negli spazi della Galleria Tedofra (via Belle Arti 54), tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.30.
Dieci pagine serigrafate, incollate, cucite, spillate e tagliate, e ogni giorno un pezzo in più, che con solo due euro i visitatori potranno oortare a casa: per ritirare i nuovi contenuti, basterà presentare presso i punti vendita il tagliando giornaliero allegato alla rivista. [fonte]
Leggere di Filomena mi ha fatto tenerezza perché a me è parsa l'unione di una cosa che facemmo a Napoli nel 2008 e la nostra gloriosa Fabbrica del fumetto del 2007.
A Napoli (assieme a ernest, lamette e selfcomics) realizzammo un piccolo reportage a fumetti, giornaliero, sulla mostra medesima.
L'anno prima a Milano, durante Cartoomics, organizzammo qualcosa di ben più impegnativo: tre albi a fumetti di 24 tavole ognuno, realizzate dal vivo da altrettanti fumettisti. Gli albi venivano poi confezionati sotto gli occhi dei visitatori che potevano quindi acquistarli freschi freschi di fotocopiatrice (ossia ancora caldi).
Pensare che oggidì c'è ancora qualcuno (e con mezzi ben maggiori dei nostri all'epoca, mi pare) che mette in piedi iniziative del genere mi fa proprio contento. Auguri Filomena!
(e peccato non esserci, sigh!)
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Tornando per un attimo ai Cani: le testimonianze dell'happening di Napoli son pure quelle al momento fuori linea, ma le altre nostre imprese pubbliche son documentate QUI (oltre alla Fabbrica anche Stupid – supereroe ispirato a me, già a partire dal nome – e Pongolodi, una nostra produzione a pupazzi inanimati) di tutti potete leggere la storia dell'evento e le storie poi prodotte, tutte quante scaricabili aggratis.
3 commenti:
metto un like grande così :D (tussài)
un po' (solo un po') è stato fatto apposta... ;)
:DDD
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