RIP – Rest In Pieces: "riposa in pezzi" è un'urna cineraria in ceramica concepita per essere appesa a un albero, il cordino che l'assicura al ramo però è fatto per durare non più di tre anni, dopodiché si spezza, l'urna cade, va in frantumi e le ceneri vengono, di conseguenza, disperse dal vento (qui testimonzianza video della cosa, protagonista: Joseph Wald e i suoi resti mortali).
Bird Feeder: anche questo oggetto si appende agli alberi e contiene le ceneri del defunto, ma non è realizzato in ceramica bensì con mangime per uccelli pressato. La morte di un proprio caro si trova così in relazione con la vita degli uccelli e le sue ceneri vengono lentamente disperse mentre quest'urna commestibile si consuma.
Carbon Copy: dalle ceneri di un corpo umano si può produrre grafite per realizzare, in media, circa 240 matite. Una scorta che può durare anni e anni ma che, se usata, inevitabilmente finirà. Dalle foto qui sopra posso azzardare l'ipotesi che il signor Wald sia il nonno materno della Jarvis che, essendo lei un'artista, una designer e un'insegnante, avrà modo di consumarlo in molto meno tempo di quanto non ci metterei io.
Nadine Jarvis avrebbe ben due siti web: uno che, almeno al momento in cui scrivo, parrebbe morto e l'altro che parrebbe non nato (insomma, perfettamente in linea col suo lavoro).
5 commenti:
andre'... :(
VIvi, è il due novembre, che ti aspettavi?
Una opzione, per riutilizzare il carbonio, un po' più costosa ma decisamente più duratura è il diamante.
Personalmente opterei per il baccello biodegradabile da piantare sotto un albero, mi piace l'idea di far parte di un albero.
Lo dico giusto per chi si fosse messo a leggermi solo in questi ultimi tre anni :) di diamanti fatti coi propri cari e di bare/baccello biodegradabili avevo parlato in un mio post del 2 novembre 2006...
Ciao Shapa! Hai visto quanti bei post taggati "Morte"? Prima che il gallo canti ne faccio altri due (ma brevi brevi).
Muoio dalla voglia di leggerli :)
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