Qualche anno fa. Sono all'ascolto di radio popolare, in onda c'è l'allora direttore massimo rebotti. Non ricordo di cosa si parla, lui è al telefono con qualcuno, non ricordo chi, il tono però è allegro e scanzonato. Questo qualcuno gli serve, involontariamente, una battuta (rebotti è persona con un senso dell'umorismo e dei tempi comici che gli invidio), nello specifico gli è stata appena servita una battutaccia, di quelle un po' scontate.
Parlando di una segretaria di qualcuno di ricco e potente l'interlocutore si è espresso nei confronti di lei come di "una assistente personale a 360 gradi". È una palla servita fin troppo facile, la battuta a sfondo sessuale è pressoché ovvia, sta venendo in mente a tutti gli ascoltatori, è sicuro. Al che rebotti se ne esce brillantemente con un "mi sa che i gradi sono un po' meno". Punto.
Ero da solo in casa e ridevo come uno stupido. Lo so, voi la leggete così, raccontata da me, non vi pare un gran ché, ma qui contano i tempi comici, il tono e soprattutto il fatto che la battutaccia, rebotti non l'ha detta, lui ha dato un indizio, la battutaccia ce la siamo detta noi nelle nostre teste, il lavoro sporco lo abbiamo fatto noi, e a quel punto era irresistibile, abbiamo riso – un po' colpevolmente – non della maialata detta da rebotti, ma da quella pensata da noi... unendo la gioia del solutore enigmistico che ha risolto l'indovinello a quella del bambino discolo che ha pensato una sconcezza...
Non sto delirando, è andata proprio così. A sentire rebotti, quella volta, a casa sua, per conto suo, c'era anche un mio amico, che ebbe la mia stessa reazione. Ci telefonammo poi quel giorno per dirci quanto ci aveva fatto ridere rebotti e aveva funzionato per tutti e due nello stesso modo.
Che se rebotti si fosse spinto a replicare "mi sa che quella è un'assistente personale a... 90 gradi, non a 360" ci saremmo limitati a inarcare le labbra in un sorrisetto di sufficienza pensando "che sciocco 'sto rebotti!".
Il post vero, dopo.
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