Si tratta della versione demo della canzone "Plafone" di Elio e le storie tese, cantata qui da Rocco Tanica poi, sul disco, dopo una lunghissima intro strumentale (chiaro omaggio alle sonorità prog della Premiata Forneria Marconi) verrà cantata da Antonella Ruggero con un testo tutto diverso (lì si parla di cantare sotto la doccia, andando a prendere note altissime, e dei danni che può fare ai condomini il proprio impianto idraulico casalingo se trascurato).
Che io un po' il maniaco della canzone lo capisco, che anche a me piacciono molto le parole sdrucciole (non quanto a lui, sia chiaro), forse perché hanno un bel ritmo, forse perché in italiano suonano al contempo esotiche e normalissime.
In ogni caso io penso che chi ha tirato giù il testo per il video qui sopra abbia sbagliato il finale, l'ultima parola del testo non è l'Aquila ma l'Afiga (per altro che cosa può importare alla fidanzata del maniaco se lui apprezza o meno l'Aquila? Molto di più le gioverebbe che lui si eccitasse anche con la di lei intimità).
Infine, come bonus, la versione ufficiale del brano:
Elio e le storie tese (feat. Antonella Ruggiero) – Plafone
(da "Studentessi", 2008)
(ah, ma ci avete fatto mai caso che "sdrucciola" è una parola sdrucciola, "piana" è una parola piana, mentre "tronca" non è una parola tronca, a me non sembra giusto)
14 commenti:
Un po' OT.
Ho scoperto oggi che il tuo amico non solo non si chiama Ippogrifo ma non si chiama neppure ipogrifo , si chiama ipofrigio!
Neppure anagrammandolo e togliendo una p esce fuori un ippogrifo e l'ho scoperto leggendo la risposta di viadellaviola.
Devo andare da un medico?
Devo andare da un medico?
Forse basta un corso di storia della musica :)
Un po' OT.
solo un po'? alla faccia dell'understatement!
Il problema non è la mia ignoranza musicale ( cosa assodata e ammessa) ma la mia capacità di lettura e soprattutto la perspicacia :)
Astrai, il post parlava di parole e di perversioni linguistiche :)
La perspicacia non mi pare relata a quanto racconti, riguardo alla capacità di lettura c'era una mail che girava parecchi anni fa, di quelle mail buffe o curiose che girano, e questa era scritta con parole tutte scritte sbagliate e spiegava come se anche un testo è scritto con tutte le parole sbagliate, se l'inizio delle parole è scritto giusto, il cervello quel testo riesce a leggerlo bene e le parole vengono lette giuste lo stesso perché la mente opera una sorta di correzione automatica, e anche se quella stessa mail era scritta tutta con parole scritte sbagliate la si leggeva lo stesso senza problemi, proprio per quel principio che la mail stessa enunciava (insomma era una mail autologica, come "polisillabico" o "piano")...
questo per dire che secondo me è proprio una questione di ignoranza musicale (e, se vogliamo proprio vede, di non ignoranza letteraria) il tuo cervello conosce (e quindi riconosce) Ippogrifo e non conosce (e quindi non riconosce) Ipofrigio, è il normale funzionamento della mente umana :)
A suo tempo tu mi avevi spiegato la cosa, con il significato del termine e il link a Wiki, quindi nonostante sapessi il significato (più o meno :D) continuavo a non leggerlo correttamente, anche nel sito di Ipo, solo quando lo ha scritto viadellaviola l'ho letto correttamente, secondo me non è indice di grande acume oppure se preferisci è indice di grande distrazione.
La finisco qui, prometto :)
Ok, se ti avevo spiegato la cosa con tanto di link e tu te ne sei dimenticata e hai continuato a leggere Ippogrifo per me continua a non essere un problema di perspiciacia né (a questo punto) è un problema d'ignoranza. Penso piuttosto che sia un problema neurologico (spero non grave).
Mi fischiava un orecchio, anche se piuttosto in modo locrio.
Se non si desse il caso di danno neurologico, il mio nome puoi ricordarlo (ma perché, poi) con questa sciarada in distici elegiaci:
Non son prodigio
Di poema epico
Bensì vestigio
di sistema ellenico.
Ipofrigio
epico, ellenico, parole sdrucciole!
(godo)
L'indovinello giunge tardi, oramai ricordo il termine esatto e per ora ricordo che è anche il tuo nome, ma date le mie capacità di rimozione di nomi e persone non assicuro la durata della seconda informazione, la prima dovrebbe essere acquisita, grazie :)
Tutto questo perché nell'internet la gente si ostina ad avere nomi bizzarri come Ipofrigio o Shapa, io che mi firmo con un comunisssimo "andrea" certi problemi non ce li ho (lo so, come cognome, "403" proprio comune non è, ma è anche difficile confonderlo con un personaggio ariostesco)
Poi è vero che Shapa è più facile di Ipofrigio, ma per me, che son di origine toscana, vedendo scritto "Shapa", lo leggo "Sciapa" e non mi fa questa bella impressione... che poi io lo so bene che tu non sei "Scialba, Insipida" però, ciò non di meno, è quello che – di primo acchito – mi salta in mente.
saluti a tutti quanti
a.
Meglio Maiali nello Spazio, non si confonde mai!
Ehi Ipo, a me fischiano sempre in Superlocrio, va bene un po' con tutto..
Che lo sforzo sia con voi
Maialiiii!
bentornato qui!
in effetti riascoltandola più volte e contestualizzando le strofe la parola finale dovrebbe essere Lafiga e non L'Aquila, anche se non è semplice capire la dizione. Io avrei un'altra spiegazione ma tutto dipende da quando è stata composta questa demo. Se è ovviamente precedente all'uscita di Studentessi, la mia spiegazione non è affatto valida; ma se fosse posteriore, potrebbe essere un omaggio all'Aquila, città sdrucciola (e sappiamo bene il perchè). Vorrei però che qualcuno mi delucidasse circa l'anno di stesura del pezzo.
Grazie
Giuseppe
Non sono in contatto con gli Elii né con esegeti della loro produzione, quindi mi limiterò a considerare che i provini, le versioni demo, non necessariamente, ma in genere sono precedenti a quelle su disco.
Ciao!
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