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venerdì 20 agosto 2010

pausa

Sono immerso in un sordido complotto di ammazamenti, inganni, maschere, diamanti, psichiatri e narcotrafficanti. Stacco giusto un attimo, mi ascolto (e vi faccio ascoltare) un paio di musichine e poi mi reimmergo nell'abietto mondo del crimine (organizzato e non).


Adam and the Ants - Killer in the Home
1980 (Adam Ant/Marco Pirroni)



e a seguire il brano da cui la canzone di Adam Ant, musicalmente, deriva:


Link Wray & His Ray Men - Rumble
1958 (Milt Grant/Link Wray)

3 commenti:

alsoit ha detto...

Adam & the Ants! Ma che fine avrà fatto?
Cmq capisco perchè l'hai scelto, oggi! Ha una faccia da psicokiller, vampiro (se ride, gli spuntano due canini da paura) e ha la pelle liscia e viscida (secondo me).
Ps. ma Adam non legge mica il tuo blog, vero? No, perchè, non vorrei... aver detto... beh.

alsoit ha detto...

un altro motivo per cui hai scelto Adam & the Ants, secondo me, è il pensiero della fila di formiche soldatesse che ti stanno divorando la libreria partendo dalle fondamenta :)

403 ha detto...

Ma no... Adam Ant è sempre stato un tipetto tanto belloccio quanto innocuo. Follemente attratto dalla propria avvenenza, questo sì... Ma a questo suo secondo album (e a Stand and Deliver, singolo subito successivo) sono legato... poi ha mollato gli Ants (o meglio loro hanno mollato lui, su istigazione di Malcom McLaren, per fare i Bow Wow Wow con una ninfetta quattrodicenne come cantante) è diventato solista e già con Pince Charming era indifendibile... quanto al mio legame freudiano con le formiche sai che potrebbe proprio essere (che comunque non sono termiti, le librerie sarebbero salve, e in ogni caso quest'anno formiche zero, solo zanzare, ma a quelle non riesco a trovare un'utilità, managgia!)