A organizzarla fu in capo di Stato maggiore, il fido Alexandre Berthier, così ansioso di fare una buona impressione a Napoleone che comprò migliaia di conigli per essere sicuro che la corte imperiale avesse selvaggina in abbondanza.
Venne il giorno della festa, iniziò la partita e i guardacaccia liberarono i conigli. Ma fu un disastro. Berthier aveva acquistato dei conigli domestici e non selvatici, i quali pensavano erroneamente che gli avrebbero dato da mangiare, non la caccia.
Invece di scappare per salvarsi, avvistarono un ometto con un grosso cappello e lo scambiarono per il guardiano che portava loro del cibo. Affamate, le bestiole si precipitarono su Napoleone più veloci che potevano: ai 56 chilometri orari.
I partecipanti alla battuta di caccia – ormai nel marasma più completo – non poterono far nulla per fermarli. A Napoleone non restò altra possibilità che correre via, respingendo quegli animali affamatissimi a mani nude. I conigli però non mollarono e spinsero l'imperatore fino alla sua carrozza, mentre i suoi tirapiedi li colpivano invano coi frustini. [...]»
Sto finendo di leggere questo ottimo libro da metropolitana (dei libri da metropolitana riparlermo, magari): Il libro dell'ignoranza (di J. Lloyd e J. Mitchinson, trad. Alessandra Montrucchio, Einaudi, 2007) e sto scoprendo un monte di cose interessantissime (magari ci torno sopra, prima o poi). Nessuna divertente quanto la disfatta di Napoleone a opera degli inermi conigli, ma interessanti sì.
L'altro giorno quando ho letto il passo che ho copiato sopra ridevo per conto mio in una carrozza mezza piena della MM1 dalle parti di Porta Venezia.
È stato carino perché appena ho smesso di ridere io, una ragazzina di un tredici anni, occhialuta e grassottella, che se ne stava da sola, non lontano da me, a parlare al cellulare, ha cominciato a sghignazzare sonoramente, e ripeteva "dai, mamma smettila!" e giù a ridere, divertendosi di gusto, e la mamma chissà che le diceva dall'altra parte perché lei le ripeteva di smetterla e poi di nuovo giù a piegarsi dalle risate, e non la smettevano, nessuna delle due. Insomma è come se ci fossimo passati di mano la staffetta del buonumore, io e la ragazzina. Anche se io a vedere lei ridere così ero quasi più di buonumore che a immaginarmi Napoleone inseguito dai conigli. Poi sono sceso a duomo.
13 commenti:
io Duomo è dove scendo di solito quando vengo a Milano. Duomo o anche la fermata dove c'è la Triennale. quei due posti lì.
ma Duomo di più.
la storia dei conigli è bella.
Che uno pensa che magari a waterloo lui c'è rimasto male, che waterloo dopo ha avuto le sue belle conseguenze, ma come amor proprio io credo che come i conigli niente... e poi la paura, da svegliarsi la notte coi sudori freddi anni e anni dopo... e, comunque, chi ci dice che senza questa cosa dei conigli ci sarebbe stata ancora waterloo? La storia è un intrico di fili.
Ciao Sidgi!
Benvenuta...
me l'ero scorsato sto libretto. è carino, domani lo ordino.
tu una volta mi vieni a dire i libri in libreria.
Viola l'hai letta la mail che ti mandai, vero? Non è che lo consigli ai bimbi, questo libro così divertente e istruttivo, vero?! Che tra i falsi miti che sfata c'è pure quello che Caterina di Russia sarebbe morta congiungendosi carnalmente con un cavallo. Questa leggenda viene smontata con tatto e savoir faire, però sempre questo dice l'istruttivo e divertente libro in questione: ossia che non ci sono prove del fatto che Caterina la Grande con i cavalli... che lei... che loro... insomma si è capito...
ah... viola, i libro posso dirteli anche da qui :) poi io nella tua libreria ci vengo volentierissimo! (ma non prima di natale, che da qui a natale mi fa paura)
mi faccio paura io pure per come sto diventando.
essi sono cattivi.
e io sto tirando fuori le unghie.
che fine ha fatto "toto cutugno"
in che senso? l'anno scorso era a sanremo... il 19 novembre suonerà a Kiev... sta in giro... fa il cantante...
tu puoi contattarlo?
puoi farlo anche tu: contatti@totocutugno.it
si ma lì non risponde nessuno
si vede che è già partito per l'ucraina, mi sa che ti tocca aspettare...
Sono Toto Cotugno.
Qualcuno mi ha cercato?
Posta un commento