Per colpa di un post di Spari scopro la libreria on line Book Depository che è in UK (quindi al sicuro da qualsiasi bega doganale), fa spesso sconti e – soprattutto – non fa pagare le spese di spedizione (quindi puoi ordinare un singolo libro da tre euro, quelli te lo spediscono e tu spendi solo tre euro). Il potenziale d'impatto sulle mie finanze di questa cosa è notevole, senza il freno psicologico dell'avere un po' di libri da ordinare tutti in una volta, per ammortizzare le spese di spedizione, pavento un proliferare di acquisti.
Settimana scorsa faccio il mio primo ordine: un vecchio libro di Sendak, uno ancor più vecchio di Gorey, l'unico libro di Kit Williams che non ho e un capitolo della lega degli straordinari gentlemen ancora inedito in Italia. Quattro libri, in tutto una ventina euro, un unico ordine, tempi di consegna previsti identici.
L'altro ieri mi arrivano tutti e quattro assieme. In quattro imballi distinti. Ohibò.
La prima cosa che ho pensato (che io tanto giusto non sono) è stata «ecco, Book Depository mi sta mandando un messaggio e mi sta dicendo "guarda che per noi è davvero indifferente se ci ordini un libro alla volta oppure quattro, quindi ordinacene pure uno alla volta, che ci è così indifferente che te lo dimostriamo impacchettandoti i quattro libri che hai ordinato in quattro pacchetti diversi e facendoti quattro diverse – ancorché contemporanee – spedizioni per via aerea"». Insomma è come se Book Depository sapesse che a me pare comunque uno spreco questa cosa di farmi mandare un libro alla volta dalla Gran Bretagna e che, anche se non lo pago io questo spreco, mi dispiace lo stesso. E allora loro, che sanno che se torno a pensare che è meglio se i libri li ordino a gruppetti poi mi vendono meno roba, hanno fatto questo atto un po' violento di spedirmi quattro colli distinti per farmi vedere che loro non scherzano un cazzo, e che me ne facessi pure una ragione. Che a ordinarne quattro insieme o quattro in quattro giorni diversi non cambia nulla né per il mio portafoglio (che paga uguale) né per l'ambiente (che comunque paga uguale). Un messaggio un po' da bulli che mica apprezzo, ma che si capisce bene dove vuole andare a parare.
Lo so che non è per davvero così. E infatti ho pensato che questo è un altro di quei casi in cui vedo la differenza tra il mondo com'è e come vorrei che fosse. Ossia la differenza tra un mondo (questo) dove viene più comodo sprecare risorse (perché forse l'imballaggio e il peso in più da caricare sull'aereo che mi porta i libri costano meno dell'organizzarsi in modo più elastico ma magari no, magari è solo un lavoro fatto male, antieoconomico pure per loro) e un mondo (di fantasia) in cui c'è un pensiero dietro a tutto quello che viene fatto, e in cui anche dietro le cose sbagliate non c'è sciatteria ma un disegno preciso (fosse anche quello, non condivisibile, di ammaestrarmi allo spreco al fine di vendermi più libri). Ma, si sa, questo non è il migliore dei mondi possibile.
(e infatti nel migliore dei mondi possibile i libri da me ordinati sarebbero stati tre di più, così il titolo di questo post sarebbe venuto molto molto meglio)
3 commenti:
Visto quanti casini combina Spari?!
:)
Samuel
Fammi capire.
Ti sono arrivati i quattro colli, li hai messi sul tavolo, li hai fotografati, hai fatto il post e poi li hai aperti.
Tu sei malato
bacini
p
Ciao Samuel!
benvenuto in questi lidi! E sì, Spari è un pericolo, quasi sempre...
Spari, la tua ricustruzione è inaccurata.
Mi sono arrivati i quattro colli, ho fatto tutte quelle pensate di cui hai letto (che ci metto poco a prensare, talvolta) ho messo i quattro colli per terra (e non sul tavolo) e li ho fotografati. Quindi li ho aperti (prima di fare il post, che ho scritto solo il giorno dopo). E infine sì, un po' malato lo sono (quello l'hai ricostruito accuratamente).
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