Avevo scritto un lungo e menoso post sull'uso nella lingua italiana dei nomi professionali al femminile. Poi Firefox, con uno squallido escamotaggio, è riuscito a cancellarmelo prima della pubblicazione.
Anche alla mia pedanteria c'è un limite. Non lo riscrivo.
Però, visto che la molla del tutto era la voglia di sfogarsi, mi sfogo uguale. Sto scrivendo la sceneggiatura di una storia che presumibilmente leggerano (parecchie) decine di migliaia di persone (quindi, visto che le parole sono importanti e che sono specchio - ma anche pungolo - del modo di pensare della gente, io un po' di responsabilità nella loro scelta la sento).
In questa storia c'è un personaggio importante che si chiama Elena. Secondo me Elena è un'avvocata (no, la mamma di Nostro Signore non c'entra, questa qui lavora in tribunale), secondo altri è un avvocato (ma non è possibile che io arrivi a chiamare così una femmina in una mia storia). Visto che "avvocata" non me la fanno chiamare, alla fine il compromesso sarà che Elena farà l'avvocatessa.
E io, ogni volta che scriverò "avvocatessa", mi sentirò costretto a essere un filo sessista, bleah!
Lo so, ci sono problemi più grandi di questo...
(e non solo al mondo, anche nella mia vita :)
(però mi volevo sfogare, lo stesso)
baci
Recent Posts
13 commenti:
Caro Andrea,
pur avendo seguito con attenzione e simpatia molte idee e rivendicazioni del femminismo (per quanto mi fosse possibile appartenendo al sesso opposto), mi sono perso la fase in cui tutte le forme con desinenza -essa o -ice (-rice? -trice?) venivano giudicate sessiste: è come se mi fossi addormentato quando si diceva ancora impunemente "professoressa" e "direttrice" (già, ai tempi della scuola) e poi svegliato trent'anni dopo quando usare quelle parole era diventato sessista. Potresti riassumermi o indicarmi qualche lettura in cui si spieghi perché ciò è avvenuto e perché avesse ragione (come mi par di capire dalle tue parole) chi promosse la cosa?
Ciao e grazie
Alessandro A.
Ciao alessandro!
No, no, il femminismo non c'entra, basto io e le mie menate.
E il problema è "essa" non "trice", perché in italiano i nomi maschili che terminano in "tore" si rendono correttamente al femminile con "trice". E infatti il femminile di "direttore" è correttamente "direttrice" (e così ogni volta che conchita de gregorio parla di sé come "direttore" dell'Unità mi dà un piccolo dolore, che a me pare sia come dire che se si parla di un istituto magistrale quella che lo dirige può essere tranquillamente una direttrice, mentre se stiamo parlando di una cosa importante come un quotidiano deve essere per forza "direttore", che il femminile mica è all'altezza).
Tutta diversa è la desinenza in "essa" che a me pare una forzatura grammaticale. In italiano il femminile di "sindaco" è "sindaca" (e non "sindachessa" né, tantomeno... "sindaco"). Oppure la parola "presidente" può essere sia maschile che femminile, dire "la presidentessa" in luogo del corretto "la presidente" è - a mio avvviso - un sottolineare la stranezza del fatto che a presiedere in quel caso ci sia una donna.
Da questa iattura si è salvata la carica ministeriale, dopo un primo tempo in cui tutti i ministri erano "ministro", maschio o femmina che fossero, adesso la parola "ministra" è abbastanza attestata (ma solo perché, temo, "ministressa" proprio non si può sentire - e poi forse ricorda un po' troppo l'inglese "mistress" :-)
Anche quando il suffisso "essa" non ha una connotazione ironica (o peggio dispregiativa) per me sottolinea la stranezza del fatto che quella professione sia esercitata da una donna (ed è in questo che sta il sessismo, a mio modo di vedere). Il caso della professione di avvocato mi pare lampante, la grammatica femmimilizzerebbe senza problema alcuno in "avvocata" ma un passaggio così semplice dal maschile al femminile all'orecchio suona male, perché "avvocato" viene avvertito come un sostantivo solo maschile, è come se, quindi, per renderlo femminile bisognasse fare uno sforzo particolare, spingere più del giusto, forzando quindi anche la grammatica.
Ma son tutti miei almanaccamenti, lascia pur perdere... :)
Rileggendo il mio post capisco che non sono stato molto chiaro. Quando dico "mi sentirò costretto a essere un filo sessista" intendo che sarò costretto (non potendo usare la parola "avvocata") ad avere un atteggiamento che io considero un po' sessita.
per ogni mestiere, sbaglio o non c'è nel vocabolario la declinazione al femminile?
av|vo|cà|ta
s.f.
1 scherz. ⇒avvocato
2 TS relig., solo sing., per anton., spec. con iniz. maiusc., appellativo riservato alla Madonna o a una santa, in quanto protettrice
3 BU iron., donna che ama discutere.
scherz: vol dire?
Non sei sessista tu, lo era il mondo.
Avvocato, sindaco ecc ecc
Ciao Cri!
in che senso lo era? il mondo ha smesso di essere sessista? Quando è successo? Mmm... mi sa che sei anche tu scherz.
Siamo tutti sessisti (anche tu, 403) ma non perché non diciamo avvocata. E lo dice uno a cui del femminismo non importa un fico secco, anzi, una fica secca.
Ipofrigio
Ipo, mah...
se mi dicessi che anche io sono razzista ti direi che sì, che sicuramente un po' è così (per quanto mi spiaccia)... sarei pure disposto a credere che io sia un po' classista (anche se non lo avverto)... ma sessista non mi sembra... guarda, con tutto il mio ateismo in materia piuttosto mi puoi dire che sono un po' interista, ma sessista no, dai.
(ehm, se invece tu avessi esempi del mio esserlo ti pregherei di farmeli, ma in privato che di fare figure nel blog non mi va :)
In questa storia c'è un personaggio importante che si chiama Elena.
AH!
spiritoso! non è il nome del mio primo amore, è il nome di chi ha fornito lo spunto per il soggetto, è l'editore che ha deciso che quel personaggio si chiamerà così...
ma no!!!!
avvocato, tutta la vita!
Cos'è sta roba di avvocatessa, giammai!
e lo dico da praticante(ssa).
Baci
Benvenuta in questi lidi, oh giovine!
Come avvocatO?! Non mi fare anche tu come la Conchita che poi mi deprimo...
giammai vorrei deprimerti e, tantomeno, fare la Conchita della situazione, però avvocatessa è teribbbile!!
e infatti, per ora, sono riuscito a evitarlo... ma il testo è ben lungi dall'assere nella sua forma definitiva... (certo se stessi lavorando con maggior costrutto a quest'ora sarebbe un po' beno "lungi")...
forse è meglio se ora mollo la blogosfera e mi dedico alla scrittura di cose che poi mi pagano...
hello
a.
Posta un commento