sogni rivelatori
Per me i sogni sono da sempre molto importanti (acta dormiendi li chiamava un caro amico) sia per arrivare a verità che altrimenti il mio io cosciente non vuole sentirsi dire (quando ero in terapia la mia psicologa, facendo leva su questa mia spiccata prerogativa, arrivava a darmi i compiti: "mi raccomando, questa settimana attenzione ai sogni" riferendosi a un determinato argomento) sia per puro divertimento (non capita spesso, ma a volte sogno delle vere e proprie storie, ben articolate, tempo fa ho sognato un technothriller bello come ne ho visti pochi in vita mia, me lo dico da me).
sogni d'autore
Quando si parla di opere d'arte concepite in sogno il canone è:
"Il trillo del diavolo" sonata di Giuseppe Tartini,
"Kublai Khan" poema di Samuel Taylor Coleridge,
"Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde" romanzo di Louis Stevenson,
"Yesterday" canzone di Paul McCarteny.
Della cosa parla anche Borges in un suo scritto (ma i Beatles non li nomina).
A essere fiscali c'è da dire che probabilmente Coleridge non avrebbe passato i controlli antidoping, c'è il caso che l'oppio abbia avuto qualcosa a che fare col sogno pomeridiano che diede origine agli oltre cinquanta versi del suo famoso e frammentario poema (una visita importuna non gli permise di scrivere tutto quanto sognato e dopo il ricordo era svanito).
Di "Yesterday", Paul McCartney sognò l'intera melodia, le parole vennero scritte solo dopo giorni (da sveglio) per un po' infatti il titolo di lavorazione della canzone fu "Scrambled eggs" ("uova strapazzate").
A Tartini apparve in sogno il diavolo che si mise a suonare col suo violino, della sonata che nacque da quel sogno Tartini scrisse (copio da qui): «Non avrei mai ritenuto possibile ascoltare una sonata così originale e così meravigliosamente eseguita, con così tanta maestria e intelligenza. Fui talmente sopraffatto che smisi di respirare e mi svegliai ansimando. Afferrai subito il mio violino, sperando di ricordare tutto quel che avevo appena sentito, ma invano. Il pezzo che ho poi composto è senza dubbio il migliore che abbia mai scritto, ma non è neanche lontanamente comparabile con quello che mi ha sbalordito quella notte, tanto che, per appropriarmi di quella musica, sarei disposto a distruggere il mio violino e a non suonare mai più».
Stevenson (che per i nativi delle isole Samoa, dove concluse la propria vita, era Tusitala "il narratore di storie") ha desunto da un sogno anche l'argomento di un altro suo racconto: "Olalla".
sogni horror
Io una volta ho sognato la storia del licantropo dormiglione, ossia un uomo colpito da una maledizione che tutte le notti di luna piena lo trasforma in un mostruoso uomo lupo. Solo che lui non è tipo da fare le ore piccole e quindi quando si trasforma in lupo sta dormendo già da un po' e neanche ci pensa a svegliarsi. Così passano gli anni senza che lui si accorga di questa terribile maledizione. Finché una notte, proprio una notte di luna piena, dopo aver mangiato un po' troppo salato e pesante, si sveglia con una gran sete. Va in bagno a bere e scopre l'orribile verità riflessa nello specchio. Lui è un uomo lupo.
Sulle prime è molto spaventato, ma poi ha troppo sonno e si riappisola.
Fine.
Come dite? È meglio il romanzo di Stevenson? Già...
(1. continua)
4 commenti:
beh ma ad essere sincera "il licantropo dormiglione" nn mi pare un granchè horror o spaventoso (o spaventevole?;D)che dir si voglia..se vuoi sapere qualcosa di piu' sui veri sogni che ti mettono agitazione per tutta la giornata prova ad andare a dormire a londra..io l'ho fatto e lì sì che ho avuto dei veri sogni travagliati ..per la continuazione di questo post onirico propongo la sezione sogni "fuori porta"
ah ho notato che ci sono molti errori di battituta..mi sa che in questo periodo stai scrivendo troppo ed hai bisogno di riposare le dita..;)
battituta?!!? liberi tutti?
Qualcosa ho corretto... qualcosa mi sarà ancora scappato, ma a quest'ora i sogni mi reclamano...
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