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mercoledì 15 settembre 2010

sei libri con le figure (anzi sette)

C'è questa bambina in ospedale da un po'. Ha sei anni e ancora non sta male. Presto lo starà.
Credetemi, voi questa cosa non volete sentirla raccontare e, anche se fosse, io questa cosa non voglio raccontarvela. E infatti non ve la racconto. Se è per questo in questi giorni non vi racconto molto altro, ossia è proprio per questo che da un po' di giorni non vi racconto molto altro, non ci ho la testa. Ché la mia testa è in ospedale (e spesso sta là anche tutto il resto).

Comperare libri mi fa bene, credo c'entri qualcosa con le endorfine, la dopamina, non so di preciso, bisognerebbe chiedere a un'endocrinologo appassionato di librerie. Comunque sabato ho passato il pomeriggio a comperar libri per questa bambina (e l'ho fatto più per me che per lei).
A milano abbiamo un'ottima libreria per ragazzi in via tadino, ma io non volevo andare in un posto pieno di cose belle, sceglierne un po' e tornarmene a casa. L'effetto sarebbe durato meno. Allora sono andato in centro con questa idea: battere un po' di librerie grosse e generaliste a caccia di libri per bambini che so già che mi piacciono. Meno la gioia della scoperta e più la gioia della caccia, quindi.

Mi sono passato al setaccio il reparto ragazzi di quattro grosse librerie, ci ho speso un bel pezzo del pomeriggio, e alla fine ho comperato due libri bellini, due libri selvatici e due libri da maltrattare. Un libro invece non l'ho comperato, ma solo perché era rovinato.

I due libri bellini sono:

Fabian Negrin – Favole al telefonino (Orecchio Acerbo) ve ne ho già parlato qui.
Questo l'ho preso perché mi pare un libro che possa germogliare nella fantasia di chi lo legge, fornendo i semi delle storie, delle figure per quelle storie, e lasciando al lettore (piccolo e grande) d'immaginarsi dettagli e sviluppi.




Bruno Munari – Nella nebbia di Milano (Corraini)
Io a parlare bene di Munari oggi non ci riesco, è come parlar bene degli spaghetti, è come parlar bene delle vacanze, io oggi proprio non sono così brillante. Tra le tante cose che è stato Munari (pittore, designer, bella persona, grafico editoriale, insegnante...) è stato anche un autore di libri, molti per ragazzi. Molti splendidi.
"Nella nebbia di Milano" è quello a cui sono più affezionato, non pretendo che sia il più bello (per quello c'è solo l'imbarazzo della scelta) ma io ci sono affezionato.
È un libro che comincia e finisce nella nebbia, il tutto grazie alle pagine stampate su carta da lucido che ti fanno avanzare, velo dopo velo, in mezzo alla foschia di milano per poi arrivare a un cuore coloratissimo e pieno di buchi (per guardare da una pagina all'altra) e di fantasia.
Lo so, dico cose confuse, ma io parlare di Munari oggi non son capace, ve l'ho detto (e l'illustrazione qui sotto nemmeno la prendo dal libro, ma da una mostra dedicata al libro).




Poi ho pensato che vanno bene i libri bellini, che ti metti lì e li ammiri, che ti lasci rapire. Ma se sei una bambina di sei anni all'ospedale, magari a volte puoi avere voglia di strappazzarlo un libro, di prenderlo a matitate, di avere un rapporto un po' più muscolare con lui. E allora le ho preso:

Taro Gomi – (Ancora) scarabocchi tutti diversi (Corraini)
Seconda raccolta monstre di pagine (360 e passa) in grande formato da disegnare, completare, scarabocchiare, colorare (la prima è in ristampa). Il libro suggerisce una traccia (minimale, sempre discreta) e al "lettore" è dato il compito di farselo lui il libro... insomma se il libro di Negrin ti fa lavorare dentro, con quelli di Gomi tocca anche metterci l'olio di gomito.
Era da qualche anno che aspettavo l'occasione per regalarlo a qualcuno.




Hervé Tullet – Pasticci e colori (Rizzoli) quelli della Rizzoli devono aver capito che l'internet è una moda che non dura, visto che il loro catalogo online – le poche volte che lo consulto – non perde occasione per deludermi (di questo libro trovate un'immagine della copertina a una risoluzione che fa vomitare, una scheda con tre dati in croce di cui uno – il numero di pagine – è clamorosamente sbagliato e nessuna descrizione).
Ve lo descrivo io: è come il libro precedente ma molto più fighetto, formato più largo e poche pagine (ma a colori e molto più disegnate). Insomma se sfogliando il libro di Gomi è chiaro che si sta sfogliando un libro di tracce, sfogliando questo libro si protrebbe anche pensare di essere già a posto così. Alla fine qui il lettore collabora con l'autore e quello che viene fuori è un'opera a quattro mani (mentre in scarabocchi tutti diversi Taro Gomi alla fine sparisce lasciando tutta la scena al "lettore").




Infine, trattandosi di una bambina un po' selvaggia ho pensato che potesse farle piacere leggere di altre creature selvaggie (la frase che precede è vera, ma è anche una cazzata messa lì tanto per introdurre gli ultimi due libri che ho preso, perché questi due libri quì, anche a un bambino tutto a modino io penso piacerebbero lo stesso):

Maurice Sendak – Nel paese dei mostri selvaggi (Babalibri)
Io sono sicuro che Spari saprebbe dirvi molto meglio di me che figata sia questo picture book. Spero anche che molti di voi sappiano già che figata sia questo picture book. Gli altri che non lo sanno potrebbero procurarselo e scoprirlo da soli che figata sia questo picture book (che arrivato a questo punto del post sono un po' stanco, e per essere uno che in questi giorni non ha voglia di scrivere qui, mi pare di aver scritto già un frego).
Nel paese dei mostri selvaggi è l'avventura che ogni bambino vorrebbe vivere, io di sicuro l'avrei voluto, se non lo conoscete fatevi un favore e scopritelo da soli che figata sia (se siete sulle spese e non vi spaventa leggere il testo in inglese – che di testo ce n'è poco poco qui – bookdepository ve lo manda a casa per 5 euro e 75).




Pablo Prestifilippo  – Manuale dei calzini selvaggi (Orecchio Acerbo) ve ne ho già parlato al termine di questo post qui.
Nel mio personale manuale di zoologia fantastica i calzini selvaggi hanno un posto d'onore, sono una delle invenzioni più belle in cui mi sono imbattuto negli ultimi diecianni.




Il libro che non ho preso (ché l'unica copia che ho incontrato era troppo rovinatella) e questo:

Peter Newell – Il libro sbilenco (Orecchio Acerbo) pubblicai il book-trailer qui.
Un libro che è un incubo per i librai, ché ha una forma diversa da tutti gli altri, fatta apposta per non stare bella composta negli scaffali. Un libro che con la semplice trasformazione da rettangolo a parallelogramma riesce a fondere forma e contenuto in una storia che in discesa è un aeroplano!



Di visite in ospedale ce ne saranno ancora e ancora. Se qualcuno di voi ha voglia di suggerirmi un suo libro del cuore tra quei libri con le figure mi farà piacere (ah, Ma tu lo sai cos'è un vombato? gliel'ho già regalato in altra, ben più lieta, occasione).

26 commenti:

ehvvivi ha detto...


a metà post mi pizzicava assai il naso.
e no, non conosco libri con le figure, perché non ho figli e ai tempi miei c'eran forse libri più tradizionali. e secondo me dovresti chiedere a zio burp, se solo lo conoscessi. che è pavese, blogger e sa un sacco di cose sia sui libri che sui bambini. anzi, magari glielo chiedo io.

403 ha detto...

quando ti pizzica il naso che succede?
poi fai magie come Samantha Stephens di Beeitched?!

ehvvivi ha detto...

sciocchino.
ho scritto a zio. vediamo se mi consiglia!

La_Koalina ha detto...


ciao.
tempo fa, nel 2003, facevo parte di un giornalino pubblicato dalla biblioteca comunale del mio paesello brianzolo, e in in numero abbiamo recensito "L'ultima spiaggia" di Roberto Innocenti. Di seguito la recensione della mia "ex-collega". Spero di esserti di aiuto.

Come può un artista -un grande artista- perdere l’immaginazione?
E’  così  che  Roberto  Innocenti, l’illustratore di questo libro, comincia  il  suo  viaggio  alla  ricerca  della fantasia perduta.
Dopo  aver  percorso  stradine  sconosciute,  si  ferma  davanti  a  “L’Ultima Spiaggia”,  una  locanda  sul mare. Qui  incontra  stranissimi  personaggi,  tutti  alla  ricerca  di  qualcosa. Quale mistero  nasconde  la  signora vestita di bianco, e chi è quel pilota precipitato con il suo aereo?
Perché quell’uomo  passa la vita sugli  alberi e  quali  messaggi  cerca
nelle bottiglie  quel  ragazzo  lentigginoso? E che mistero deve scoprire il signor Grigio Grigi?
Roberto  Innocenti illustra  con grande bravura questo libro, da gustare con gli occhi pagina dopo pagina.



anonimo ha detto...


allora, quando ho letto, prima mi si è stretto il cuore al pensiero della bimba in ospedale (io ne ho tre, di bimbi -beh, una ormai ha quattordici anni-) poi ho pensato a cosa suggerirti oltre ai bei libri che hai già acquistato: Mondo Babonzo di Altan, Benni e Perotti (atlante di animali incredibili), Pipistrelli in biblioteca di Brian Lies e L'ultima spiaggia di Innocenti e Lewis; poi la scorsa settimana, in libreria -anche a me piace un sacco passar il tempo in mezzo ai libri, ne comprerei a vagonate- ho visto la riedizione dell'Orlando Furioso raccontata da Italo Calvino (ma è per bambini un po' più cresciuti).
Un abbraccione alla bimba.
ciao,
marcantonio

403 ha detto...

koalì, grazie... io quel libro lì ce l'ho pure ed è molto bello (però mica mi era venuto in mente!) Roberto Innocenti è molto bravo peccato che da noi l'editoria sia spesso molto meno brava dei nostri autori (QUI una tristemente nota – nota almeno nell'ambiente – lettera di Innocenzi alla Einaudi Ragazzi).

marcantonio, grazie e benvenuto qui!
L'Orlando Furioso raccontato da Italo Calvino è come dici tu, per ragazzi un po' più alti (che la bimba qui ha saltato lunedì il suo primo giorno di prima, non è che sa leggere poi così bene :) di Mondo Babonzo ho visto una mostra qui a milano qualche anno fa, sculture divertenti e coloratissime (ma il libro mica ce l'ho), Pipistrelli in biblioteca so che esiste, ma non l'ho mai avuto in mano (rimedierò). Dal titolo m'immagino una vesrione "superman" dei semplici topi di biblioteca :)

anonimo ha detto...

guarda, Mondo Babonzo, se riesci a trovarlo, penso che le piacerà tantissimo (basta dire che c'è il Topo Cagone, i bambini vanno in visibilio) e poi mi son ricordato che c'è anche L'ippopota disse mo di Toti Scialoja, poi di Munari c'è anche Disegnare un albero che è bellino
marcantonio (o marchino, magari mi ero già presentato così)

403 ha detto...

Ma il Topo Cagone di Benni io ce l'ho in un suo libro del 1984! Un tempo intitolato "I meravigliosi animali di Stranalandia" col tempo semplificatosi in "Stranalandia". Qui si riciclano gli animani fantastici :)

Marchino... magari ti eri presentato "giusto" e sono solo io a essere un po' rincoglionito (che essere un po' rincoglioniti, solo un po', non è neanche tanto male).

[IMMAGINE]

viadellaviola ha detto...


ho letto i commenti fino a mondobabonzo, io pure p0ensavo a quello. ogni volta che lo sfoglio poi faccio dei sogni colorati e divertenti.
leggerò gli altri comenti anche perchè a occhio mi parevano ottimi consigli per i miei scaffali.
oggi poi ci penso e ti dico qualche altro libro.
poi: il trailer del libro sbilenco!!!!
io lo adoro. certo, non si vende. ma io lo tengo ben visibile.
poi volevo dire una cosa, ma sono sicura che sarà una cosa ovvia.
leggile i libri tu!
fate le voci, capovolgete le storie e tutte quelle cose belle che si fanno quando qualcuno legge le storie a quealcun'altro.
ah e poi: gnosi delle fanfole!
io ogni tanto lo leggo ai bambini, poi le mamme hanno paura e non glielo comprano, sò sceme, mai bambini ridono e spalancano gli occhi. e poi capiscono tutto.

alsoit ha detto...

un Geronimo Stilton da leggere con le vocine nasali e tutto il resto... ci sono anche in versione economica con cd allegato, così se lo può ascoltare con le cuffie

403 ha detto...

Grazie Vio'!

Alsoit: "con cd allegato, così se lo può ascoltare con le cuffie" ahahah sei antica! io ho già spopolato col mio iPad (oggetto che i bimbi, in genere, apprezzano) ci ha dentro i fuochi artificiali, le bolle del pluriball da schiacciare, i giochini che ci giochi tipo memory, i giochini che non ci giochi ossia che li tocchi che fanno cose ma non c'è uno scopo del gioco, ci stanno dentro anche i libri che si leggono da soli (tipo uno di ToyStory che si legge ad alta voce e si gira le pagine da sé)... altro che ciddì :-P
(si fa per scherzare, grazie alsoit)

alsoit ha detto...

i giochini che non ci giochi ossia che li tocchi che fanno cose ma non c'è uno scopo del gioco

mmm, postmodernissimo!

alsoit ha detto...

prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

;)

anonimo ha detto...

Il libro non ha bisogno delle batterie e per i giochi ci son le carte (quelle da UNO non devon mai mancare)
gne gne gne

alsoit ha detto...

le carte da UNO!

403 ha detto...

Ma le carte da uno sarebbero quelle che servono solo per fare i solitari?...
(ahhahah ma quanto sarò spitioso?)

alsoit, oggi siamo di entusiasmo facile, vedo :)

gne gne gne, benvenuto/a qui

anonimo ha detto...


quella bambina trova in te una grande fortuna, penso

403 ha detto...

diciamo che, fosse anche, comunque non va a pari neanche un po' :-) :-(

superegovsme ha detto...

...che poi Sendak io l'ho scoperto grazie a te... :-)

403 ha detto...

Già... sempre portare in giro cultura a mazzi, io... ciao Super!

anonimo ha detto...

L'ho visto solo ora dopo la chiacchierata di ieri.  Che te li consiglio a fare i libri per bambini, li conosci già tutti.
Bah... Lasciami contraddire:
- Luca la luna e il latte (in the night kitchen) di sendak (è bello quanto i mostri)
- una valle di lacrime un sacco di risate di feiffer (è estremo e necessario... per te che sei ossessionato, sappi che prima di scrivere quello f. ha fatto un picture book che racconta la stessa storia e che si chiama excalibur and ros. lo trovi in passionella and other stories edizione fantagrphics),
- piccolo giallo piccolo blu di lionni (seeee... quasi come consigliare peter pan o il mago di oz)
- chiuso per ferie di celja (ma strappa la pagina di spiega)
- anche gli altri 2 di newell vanno bene. I pisolini sono un gioiello.

baci
p

403 ha detto...

- una valle di lacrime un sacco di risate di feiffer (è estremo e necessario... per te che sei ossessionato, sappi che prima di scrivere quello f. ha fatto un picture book che racconta la stessa storia e che si chiama excalibur and ros. lo trovi in passionella and other stories edizione fantagrphics),

Passionella Fantagraphics lo sto aspettando in casella della posta da un giorno all'altro :) il sacco di risate me lo avevi già detto, adesso lo prendo, ggiuro.

- anche gli altri 2 di newell vanno bene. I pisolini sono un gioiello.

il libro esplosivo è bello ma non regge il confronto con quello inclinato, imho, i pisolini era nella mia letterina per babbo natale (e quindi non l'ho comperato all'epoca) quel panzone alcolista non me lo ha portato e io ancora non l'ho preso... ora rimedio anche su questo.

thanx

eliaspallanzani ha detto...


Ehi, ma quello nell'header è il pupazzo di Evil ?!

403 ha detto...

ehm... no... veramente sono io...

ciao fondazione!
benvenuta qui

anacreontica ha detto...

Norton Juster “il Casello Magico” bompiani

403 ha detto...

Ciao anacreontica, benvenuta!
Vedo che è illustrato dal nostro amato feifer, grazie!