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martedì 5 gennaio 2010

ho visto cose...

A Italo Calvino io sono molto legato. Per tanti motivi, uno di questi, neanche il più importante, sono "Le cosmicomiche". Quando da ragazzino lessi "Le cosmicomiche" e poi "Ti con zero", mi si aprì un mondo. Quella era roba che non assomigliava a nulla di ciò che avevo letto fin lì.
Una delle tante mirabili invenzioni di quei racconti è Qfwfq. Qfwfq è il protagonista/io narrante di tutto il primo libro e di parte del secondo. È una sorta di testimone totale. Non c'è accadimento nella storia dell'universo di cui non possa essere stato testimone. Quando è comparso il primo uccello sulla Terra lui c'era, quando c'è stata l'estinzione dei dinosauri lui c'era (anzi era un dinosauro), Qfwfq c'era sempre, c'era ancora prima del big bang (e ce lo racconta pure, com'era vivere tutti quanti in un punto). Ma è anche più di così, perché non solo lui è testimone di tutto ciò che è stato, ma lo è anche di ciò che non è stato. Infatti alcuni suoi racconti sono lì a suffragare vecchie teorie scientifiche ormai superate. Anche se si tratta di eventi mai avvenuti, lui c'era. Per dire, quando la luna era così vicina alla Terra da poterci salire su con una semplice scala a pioli, prima che le maree la spingessero lontano, dov'è adesso, be' lui c'era.

Per me è solo con Qfwfq che la parola "supertestimone", spesso usata dai notisti di cronaca, assume pieno significato.

Questa cosa dell'essere testimoni di accadimenti remoti mi ha sempre fatto molta impressione. Sin da bambino. Prendete per esempio il Generale Sherman, non l'oscuro personaggio storico, intendo l'albero che si chiama così: una sequoia che se ne sta nel Sequoia National Park in California e che ha tra i 2.500 e i 3.000 anni. Che se fosse stato piantato in un altro posto poteva essere testimone, chessò, della nascita di Cristo. Ma ci pensi? Un essere vivente che io domani posso prendere un aereo e andare lì e toccarlo e che già secoli prima di Cristo era lì a prendere il sole. Non una pietra scolpita, non un fossile, qualcosa che, ancora oggi, si nutre e respira.
Quell'albero lì, poi, non è neanche il più vecchio che c'è (ma il più voluminoso sì: è alto più di 80 metri e pesa più di 1300 tonnellate). Da qualche parte negli Stati Uniti ci sono pini che si calcola abbiano cinquemila anni. Cinquemila! Che ci potevano essere già quando l'alto e basso regno venivano unificati da Menes, il primo sovrano della prima dinastia dell'Antico Egitto. Oh, dico, cinquemila!

Ecco pensate che gioia può aver provato qualche tempo fa un impallinato di questa cosa dei testimoni come me quando, leggendo il suo libro da metrò, ha scoperto l'esistenza della tartaruga Timothy.



La tartaruga Timothy purtroppo è morta nel 2004, però non si può parlare di morte prematura, almeno a mio modo di vedere, aveva circa 160 anni ed era il più vecchio abitante del Regno Unito.
Timothy era l'ultimo veterano della guerra di Crimea (che si era conclusa nel 1856). Timothy fu trovata dal capitano John Courtnay Everard della marina militare britannica a bordo di una nave corsara portoghese, era il 1854. Da allora servì in qualità di mascotte, in numerose navi da guerra, solcando i mari delle Indie orientali o della Cina, fino 1892. E Timothy, per l'appunto, era imbarcata sulla HMS Queen durante il primo bombardamento di Sebastopoli nella guerra di Crimea.
Uscita dalla marina si ritirò finendo poi nel castello di Powderham, presso il decimo conte di Devon, un parente di Everard. Qui visse tranquilla il suo ritiro fino alla morte, nel 2004 (insomma si è goduta la pensione per tutto il '900, completo, e passa).

Io penso che Timothy meriterebbe di essere la protagonista di un libro, ma non un saggio che racconti la sua storia (quello già c'è, almeno in inglese) no, un suo libro di memorie in cui Tinothy fosse voce narrante e protagonista. Ma ci pensate? Quasi quarant'anni nella marina di Sua Maesta e prima ancora coi corsari! Ma quante ne avrebbe da raccontare Timothy?!

Io me la immagino come una piccola Qfwfq ma col carapace.
(e forse persino un poco più avventurosa)

11 commenti:

anonimo ha detto...

Prendete per esempio il Generale Sherman, non l'oscuro personaggio storico, intendo l'albero che si chiama così: una sequoia che se ne sta nel Redward National Park in California e che ha tra i 2.500 e i 3.000 anni.

Io ho visto il generale e te l'ho salutato; ma si trova nel Sequoia National Park

Per il resto, post lodevole, come di consueto.

Ipofrigio

403 ha detto...

si trova nel Sequoia National Park

perdindirindina hai (ovviamente) ragione, ho fatto casino con l'Howard Libby Tree che è l'albero più alto del mondo e che è una sequoia che sta al Redward, mo' correggo....

anonimo ha detto...

cliccando dal messaggio rss su " il suo libro da metrò" si apre la pagina

500 Internal Server Error

nginx
Lì per lì ho pensato che fosse un tuo nuovo blog ma invece era proprio un internal server error (se mai farò un blog potrei allora chiamarlo così io), tant'è vero che cliccando su  "il suo libro da metrò" direttamente bel blog si viene invece condotti correttamente nella pagina "quella volta che dei conigli sconfissero napoleone bonaparte".

Buon anno

alessandro a.

ehvvivi ha detto...

lo dico?
se tu scrivessi le leggendarie avventure di timothy e del suo carapace io lo leggerei.
l'ho detto.

403 ha detto...

Ciao alessandro! Vedi cosa succede a leggermi coi feed?... Queste diavolerie moderne, io non so...

Ciao vivi e grazie per la fiducia... però qui a malapena si scrivono i post su Timothy scriverci i romanzi mi pare un po'  troppo :)

ilpuntodimerda ha detto...

Per me sono state le fiabe italiane e i personaggi lì dentro a dare il via ad un sacco di cose. Ma proprio tante eh

403 ha detto...

Ciao Isa, benvenuta! Calvino era spesso illuminante, uno di quegli intellettuali capaci di far germogliare il pensiero negli altri :)

Magari presto di lui riparlo...

anonimo ha detto...

Come si fa ad aver voglia di visitare un blog che si chiama ilpuntodimerda?

Ipofrigio

403 ha detto...

Be', il nome del blog magari non è molto charmant, ma se tu avessi conosciuto di persona chi ci scrive sopra credo che la voglia ti verrebbe :)

anonimo ha detto...

Probabilmente è un'osservazione stupida ma di Calvino mi piacciono molto i titoli delle sue opere.
Ad esempio "Il sentiero dei nidi di ragno" quando ci penso mi fa venire in mente la primavera.
gianni

403 ha detto...

 Aggiornamento del 27 gennaio.

A proposito di testimoni e di memoria oggi (che è la giornata della memoria) leggo questo racconto dedicato a Alice Herz-Sommer, una signora di 106 anni, che ha conosciuto Kafka e che è sopravvissuta all'olocausto, e che ancora oggi suona il pianoforte.