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lunedì 30 ottobre 2006

Cuando despertó, el dinosaurio todavía estaba allí (2)

 


Quella di pesare i testi usando il numero di a parole è un'usanza tipicamente anglosassone, per esempio qui c'è una catalogazione dei generi letterari per lunghezza tutta a parole (Micro-Fiction, fino a 100 parole. Flash Fiction da 100 a 1.000 parole. Short Story 1.000/7.500 palore. Novellette 7.500/20.000. Novella
20.000/50.000. Novel 50.000/110.000) ma esistono altri formati come le "vignette" o la "short short fiction".
Da noi c'è molto meno l'abitudine di pesare la narrativa e quando capita di misurare dei testi (per esempio articoli per giornali e riviste) si usa il numero di battute (inclusi gli spazi).

Un genere dove anche gli anglosassoni devono necessariamente guardare al numero di caratteri e non delle parole è la letteratura via sms.

Il 3 dicembre 1992 il primo sms della storia veniva spedito da un computer a un telefono mobile (si era in Gran Bretagna). Da allora lo short message service ne ha fatta di strada.
Non è qui che discetteremo sull'impatto sociale del nuovo, controverso, medium, c'è chi sostiene che abbia riportato le giovani generazioni alla scrittura, c'è chi sostiene che quella dei cellulari non sia scrittura. Di sicuro ha introdotto nuove forme lessicali e grafiche, specie nella lingua inglese.

Non mi curerò neppure di narrativa serializzata via sms (ormai i casi di "romanzi-sms" proposti a puntate dai gestori di telefonia ai propri utenti sono parecchi, se n'è avuti - tra gli altri - pure in India, in Cina e in Svizzera).

Mi occuperò solo di racconti brevi (e di poesie) che stiano entro lo spazio di un singolo sms (ma alla fine anche dei racconti da un minuto scritti e letti da Maurizio Maggiani nelle segreterie telefoniche dei suoi amici).

In omaggio al tema procedo per brevi punti.

1. Volendo occuparmi io di narrativa (molto) breve non darò alla poesia via sms tutto lo spazio che potrebbe avere (qui un vecchio articolo di Wired che già nel 2001 parlava del successo del genere).

2. La poesia è già una forma espressiva sintetica e certi componimenti (come gli haiku) nei centosessanta caratteri di un sms ci sguazzano. E infatti gli haiku via sms godono di notevole fortuna (per esempio qui un popolare sito britannico di haiku che fornisce, anche via sms, un nuovo haiku ogni giorno).

3. La poesia-sms non vive di soli haiku qui trovate Onesixty, rivista letteraria on line (britannica) che per prima è dedicata a "opere poetiche che possano circolare sotto forma di messaggini".

4. CityPoems vuole scrivere la biografia di una città attraverso poesie-messagino. La città (britannica) è Leeds. Esiste un progetto gemellato a questo per la città belga di Antwerp (qui, ma non speriate di cavarvela sapendo l'inglese o il francese).

5. Arte e sms possono coniugarsi anche in forme non canonicamente letterarie: 160 è un progetto dell'artista Katie Lips che propone una raccolta di 160 sms da lei raccolti nell'arco di 18 mesi (e scritti da parenti, amici, fidanzato, anonimi). L'opera consiste in un archivio zip che può essere scaricato sul proprio computer (e caricato su un iPod). Katie Lips mi sa che è pure lei britannica, però adesso vive ad Amsterdam.

6. Copiare, a mano, sui fogli di grossi quaderni, gli sms che, per qualche motivo, reputo degni di sopravvivere all'oblio, è una cosa che io faccio. Certo, non è letteratura, è però una forma di epistolario nell'era contemporanea.

7. Non tutte le interazioni tra letteratura e sms hanno pretese artistiche, qui si rende conto di come gli studenti britannici (ma gli sms li usano solo in UK?!) abbiano realizzato bigini dei classici della letteratura in formato (e in linguaggio) messaggino.

Questo è Orgoglio e pregiudizio:
"5Sistrs WntngHsbnds. NwMeninTwn-Bingly&Darcy. Fit&Loadd.BigSis Jane Fals 4B,2ndSisLiz H8s D Coz Hes Proud. Slimy Soljr Wikam Sys DHs Shady Past.Trns Out Hes Actuly ARlyNysGuy &RlyFancysLiz. She Decyds She Lyks Him.Evry1 Gts Maryd."

Questo invece è Romeo e Giulietta:
"FeudTween 2hses- Montague&Capulet. RomeoMfalls_<3w/_JulietC@mary Secretly Bt R kils J's Coz &&is banishd. J fakes Death. As Part of Plan2b-w/R Bt_leter Bt It Nvr Reachs Him. Evry1confuzd-bothLuvrs kil Emselves".

8. Se non ci avete capito gran che non angustiatevi. In rete esistono appositi dizionari o addirittura servizi di traduzione automatica.
Il problema però è che si tratta ancora di linguaggi non canonizzati (ho provato a far tradurre Romeo e Giulietta e azzecca solo una parola ogni tre).

9. Se siete davvero interessati alla scrittura via sms (da ogni punto di vista, non solo artistico o sociale) e al mondo dei cellulari più in generale (ma senza quell'insopportabile attitudine da fighetti che hanno molti appassionati di cellulari) Textually.org è il blog che fa per voi.

10. Il formato racconto-sms si sta diffondendo dalle nostre parti, soprattutto grazie a vari concorsi letterari (dove però gli sms su cui far stare le opere sono più d'uno, si parla di 460/480 caratteri). L'edizione attuale del Premio Teramo per un racconto inedito ha una sezione dedicata agli sms (Premio Teramo "Città di Comunicazione": premio per un racconto inedito breve in SMS, di Euro 500. Termini di presentazione già scaduti, mi spiace). Il concorso Racconti di Primavera ha una sezione "bonsai" dedicata alla letteratura molto breve e sms. E anche Booksblog quest'anno ha organizzato un concorso di racconti erotici da messaggino (oramai già concluso).

11. Ulteriore costrizione: oltre a stare in un sms il racconto deve avere una sua dignità di racconto giallo. Trattasi dei "giallini" (nome alquanto fortunato perché richiama anche l'idea che possano venire scritti su dei post-it, altro ambito angusto in cui scrivere). Il MicroBlogGiallo ha avuto per un po' un giallino del mese, adesso mi pare che la cosa non sia più seguita tanto, ma rovistando nei suoi archivi ne trovate un po' (in realtà quelli di MicroBlogGiallo non sono necessariamente tutti racconti-sms sono però sempre racconti gialli molto corti).

12. Il blog di Zop è tutto dedicato alla sperimentazione letteraria. Se scorrete la colonna di sinistra troverete parecchi esempi di narrativa molto breve. Si va dai racconti brevi concepiti per una lettura a video, ai mini gialli fino ai microgialli (che, per l'appunto, possono stare in un sms). [zop blog] è ricchissimo di contenuti. Una vera biblioteca on line che rimanda varie eco OuLiPo-iane...

13. Restando nel formato piccolissimo ma non pesando più i caratteri ma il tempo di lettura, mi ricordo di aver sentito per radio - parecchi anni fa - Maurizio Maggiani leggere alcuni suoi racconti concepiti per avere un tempo di lettura che stesse dentro il minuto. Lo stare dentro il minuto era importante, perché i racconti erano pensati per essere lasciati nelle segreterie telefoniche degli amici di Maggiani quando questi erano assenti.
In uno di questi le autorità cinesi, alla morte di Mao, si trovavano davanti al grave problema di dare la triste notizia al popolo una regione del Paese alla volta. Perché le lacrime che le centinaia di milioni di cittadini avrebbero versato per l'amato presidente, se versate tutte insieme, avrebbero di certo causato un'inondazione.

14. Che bella cosa, tornare a casa e, tra i messaggi in segreteria, trovare un racconto inedito letto per te... a me non mi è mai capitato. Però il mio amico giuseppe quando andavo all'estero inventava un apposito inno nazionale del Paese in cui andavo ("parole" e musica) e me lo faceva trovare in segreteria (cantato da lui) al mio ritorno.

15. Letteratura al telefono è un bel tema. Non se ne parlerà certo qui e ora. Però fatemi almeno ricordare Gianni Rodari e il suo Favole al telefono in cui, nella finzione narrativa, si trovano raccolte le favole che ogni sera un papà commesso viaggiatore raccontava, in teleselezione, alla sua bambina rimasta a casa.

(2 continua...)

4 commenti:

zop ha detto...

un pezzo davvero notevole, e mi stupisce trovarmi citato... vedo che continua e tornerò... intanto mi viene in mente e ti segnalo (perché anche io mi sono occupato di queste cose, anche i 100 piccoli romanzi fiume di Giorgio Manganelli, e i Delitti esemplari di Max Aub). un saluto.

403 ha detto...

Centuria era già prenotata per la prossima (credo conclusiva) puntata...


Il libro Max Aub è ovviamente nel mio box assieme a tutti gli altri e non me l'ero ricordarto... lui si inserirebbe nella categoria "noir-ini"... ehm...

Mdnstyle ha detto...

molto interessante questo articolo, commistione tra letteratura e tecnologie, complimenti!

E' proprio veor che gli inglesi c'hanno sta fissa con il numero delle parole, ne sembrano ossessionati.

Ciao!

403 ha detto...

E lo puoi ben dire tu che te ne stai a Leeds :)


grazie di essere passata da queste parti...