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lunedì 30 ottobre 2006

Dammi sei parole

Ciao a tutti,
per il numero di novembre, la rivista statunitense Wired ha chiesto a oltre una trentina di autori di scrivere racconti di fantascienza non più lunghi di sei parole, tra gli autori interpellati anche un po' di fumettisti.

Qui trovate l'articolo con tutti i racconti.

Di seguito vi copio quelli dei fumettari (sperando che non me ne siano sfuggiti):

Automobile warranty expires. So does engine.
Stan Lee

Machine. Unexpectedly, I’d invented a time
Alan Moore

With bloody hands, I say good-bye.
Frank Miller

I’m dead. I’ve missed you. Kiss … ?
Neil Gaiman

Kirby had never eaten toes before.
Kevin Smith

“I couldn’t believe she’d shoot me.”
Howard Chaykin

Broken heart, 45, WLTM disabled man.
Mark Millar

Gown removed carelessly. Head, less so.
Joss Whedon

Nessuno dei miei tre preferiti (tra quelli che ho capito bene :) è scritto da un fumettista:

Dinosaurs return. Want their oil back.
David Brin

Computer, did we bring batteries? Computer?
Eileen Gunn

Osama’s time machine: President Gore concerned.
Charles Stross

Quello dei racconti di sei parole è un vero e proprio "standard" letterario che origina da questo tristissimo micro-racconto attribuito a Hemingway:

For sale: Baby shoes, never worn.

Parlo di questo tipo di narrativa nel post di oggi del mio blog. Sia detto così, nel caso foste interessati all'argomento.

questo non è un blog, è un archivio dei miei post su IAF pensato per poter mettere le figure ai post, per commentare o leggere i commenti a questo post andate su it.art.fumetti col vostro newsreader di fiducia oppure fate clic QUI

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