Il museo della scienza e della tecnologia di milano, dice che è il più grande d'italia. Ok, però io, penso, che sia anche il meno interattivo d'europa.
Lewis carroll faceva chiedere ad alice che senso avesse un libro senza dialoghi e figure, la stessa cosa io la penso dei musei scientifici riguardo all'interattività e quello di milano ha tre cose in croce che il visitatore può tirare, pigiare, ascoltare e muovere e però quasi la metà è rotta (qui sotto un mio parziale reportage a rifguardo).
Per il resto il museo mi è parso caotico e mal disposto, polveroso e spesso noioso...
Posso salvare giusto l'hangar delle locomotive (in cui si moriva dal caldo, forse per restare in tema di vaporiere) e quello con le navi e gli aerei (dove invece c'era l'aria condizionata, forse per restare in tema di venti in quota e brezze marine) e li salvo soprattutto perché a me piacciono le cose GROSSE.
A proposito di cose grosse non ho capito perché non si poteva entrare a visitare il sommergibile enrico toti. Mah...
Comunque, il toti, vederlo girare, lentissimo, per le strade di milano quella notte d'agosto del 2005 è stata un'esperienza. E io c'era.
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