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sabato 25 febbraio 2012

stamani...

Sono alla fermata del tram davanti casa. Sto andando in centro a ritirare dei libri (ordinati tempo fa, prima della dolorosa moratoria/auto-embargo cui sono sottoposto, evvai!).

Oggi qui è sabato grasso, accanto a me stanno aspettando il tram una mamma (sui 35) e sua figlia (sugli 8 anni). La piccola è carina e paffutella, a capo scoperto, capelli neri e un bel vestito da carnevale bianchissimo (con un motivo di stelle d'argento, piccole piccole, che sbrilluccicano un po' sotto il sole di oggi). La donna è al cellulare, sta parlando della bambina "sì, la pincipessa bianca è qui con me, siamo appena uscite di casa" e la bambina, sorridente, la corregge (ma non a voce così alta da farsi ascoltare da chi è all'altro capo): "non sono vestita da principessa, sono vestita da sposa". La mamma si corregge "sembra proprio una sposa", ma la bimba insiste "non sembra... è da sposa".

A me pare piuttosto un vestito da fatina a cui manca il cappello a punta, ma tutto può essere e me lo tengo per me. Intanto che il tram non arriva, la telefonata prosegue e io scopro chi c'è dall'altra parte del telefono: "vuoi salutare la nonna?", "sì".
La bimba prende in mano il cellulare e dice "ciao" poi sta zitta per un po', chissà che le sta dicendo la nonna... Infine, tutta seria, la bambina dice solo un'altra cosa: "comunque il vestito non è da principessa è da sposa".

E ridà il cellulare alla mamma.

7 commenti:

Marte ha detto...

A volte penso che le fermate dei tram, esistano soprattutto per inchiodarci a piccoli frammenti di umanità. Poi se arriva il tram, meglio.

andrea 403 ha detto...

Però l'umanità è strana...

Non una fatina, personaggio indipendente e slegato da figure maschili (anzi, spesso le fatine nelle fiabe sono una sorta di "soccorso rosa" di solidarietà tutta femminile)...

Neppure una principessa, che è spessissimo vincolata alla presenza di un principe in arrivo e/o a quella di un re padre alle sue spalle, ma la si potrebbe comunque pensare anche senza di loro e poi è quantomeno una figura di relativo potere...

E invece no: una sposa...

Ad ascoltarla una parte di me è davvero romanticamente intenerita, ma in me sentivo anche una vocina che diceva "ma no, dai... hai otto anni! sogna di fare la cosmonauta piuttosto, ma la sposa no!"...

Di sicuro mi sta più simpatica la piccola Sara di cui parla viola alla fine di questo suo post qui.

Marco Bertoli ha detto...

ma in me sentivo anche una vocina che diceva

Mettila a tacere. È la voce stridente del PC (non il Partito Comunista).

Marte ha detto...

Però però...la bimbetta diceva "sposa" e non moglie...chissà, magari nella sua fantasia stava sposando una causa persa o un sogno invicibile.

andrea 403 ha detto...

Marco, Marte... non son d'accordo :)

non sono d'accordo che quella è la voce della political correctness e non sono d'accordo che forse la bimba voleva sposare una causa persa.

Marte poi mi hai pure fatto venire in mente un abito da carnevale da "moglie"... brrr...

Marte ha detto...

Andrea, così mi fai venire in mente le mogli di barbablù però!

andrea 403 ha detto...

Un vestito da carnevale da moglie di barbablù non sarebbe male, che poi è un vestito da damina lordo di sangue.