Recent Posts

martedì 17 dicembre 2013

spirito del natale 2: i libri

Avevo detto che lo faccio e lo faccio. Dopo i consigli di ieri, di cinzia, per i dvd, ho detto che oggi mi sarei inventato io qualcosa di regalizio natalizio libresco.
Anche se, dato il successo di accessi del post di cinzia, un po' mi dispiace toglierlo dalla testa della home di 403. Ma la vita va avanti, il natale incombe inesorabile e, se io voglio consigliare qualche libro per regali last-minute, o ora o mai più.

Ma visto che di libri da consigliare ne avrei millemila bizzeffe, devo per forza rendermi le cose difficili, più me le rendo difficili più sarà facile restringere il campo. Solo così posso farcela.
E per rendermi le cose difficilissime: niente classici, niente fumetti e niente saggi. Per uno che non legge più narrativa da lustri siamo decisamente sul facile-neanche-un-po'.

E, allora, andrò di evergreen personali: faccio mente locale e metto in fila un po' dei titoli che più ho regalato nella mia carriera di regalatore di libri (e quella di regalatore di libri è una delle carriere in cui più mi sono speso).

Quasi tutti libri leggeri e tutta roba economica che, se volete far scena, meglio che vi orientiate verso una trousse di dior o una bottiglia di laphroaig (cit.).

La zia Julia e lo scribacchino
Mario Vargas Llosa
350 pagine
Einaudi
Me lo consigliò il mio amico Eddi, saranno vent'anni, quando si bazzicava entrambi radio popolare (lui non ha mai smesso) dicendomi che secondo lui chi faceva radio doveva leggerlo per forza. Aveva ragione.
Ma la mia esperienza di regalatore librario mi dice che può piacere molto anche a chi la radio non l'ha mai fatta. È un libro brillante, fantasioso, divertente ed è una gioisa storia d'amore. C'è un diciottenne che, negli anni '50, studia legge e lavora alla Radio Panamericana di Lima. C'è l'affascinante zia (acquisita) del ragazzo. E c'è un eccezionale sceneggiatore di radio-novelas con le sue creature a occupare i capitoli pari del libro.
È l'unica cosa che abbia mai letto di Vargas Llosa e mi sta bene così. Quest'anno lo regalo a mio cugino, quello di Siena (che spero non legga il blog, in caso contrario: "ciao, sandro, scusa se ti ho sciupato la sorpresa").
Si trova nei "tascabili Einaudi" a €12,50 (isbn 8806180231) oppure rilegato in una collana dedicata ai nobel per la letteratura a €15 (isbn 886621325X) ma la sovracoperta ha una grafica bruttina, roba da club degli editori.

Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay   
Michael Chabon
832 pagine
Rizzoli
Se "La zia Julia e lo scribacchino" può piacerti anche se non hai mai fatto radio, Kavalier e Clay possono entusiasmarti anche se non hai mai scritto o disegnato un fumetto in vita tua.
Un romanzo fiume che segue la vita e le avventure di Josef Kavalier e Sam Clay giovani ragazzi ebrei che, durante la golden age del fumetto americano, danno vita "l'Escapista" eroe mascherato di grande successo. Ma non ci sono solo i fumetti dei super eroi che stanno muovendo i primi passi (in Kavalier e Clay vediamo nitido il riflesso di Jerry Siegel e Joe Shuster, i creatori di Superman) ci sono un sacco di altre cose. C'è ebraismo, c'è escapismo, ci sono le vite dei personaggi seguite, per decenni, con affetto dall'autore.
C'è anche un golem!
In edizione "BUR" a €12 (isbn 8817037524).

L'uomo di marketing e la variante limone
Walter Fontana
160 pagine
Bompiani
Il delirio dell'ambiente pubblicitario della milano anni '80/'90 raccontato in presa diretta attraverso la pianificazione della campagna pubblicitaria di un detersivo liquido per pavimenti. Un romanzo comico, ferocemente comico, scritto da uno che di lì a poco avrebbe avuto successo come autore televisivo (il libro è del '95) che lavorava in quel mondo e che, a giudicare da questo spassoso racconto, lo odiava.
Il mondo della pubblicità milanese '80/'90 io l'ho visto a distanza di sicurezza ma da vicino (il mio primo posto di lavoro è stato da redattore di un editore tecnico pubblicitario) be', era proprio così.
Nella collana "i Grandi Tascabili" (isbn 8845245799) a €7,90.

La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo
Audrey Niffenegger
504 pagine
Mondadori
Provate a immaginare: un amore tra lui e lei in cui non è mai esistito il primo incontro, ne esistono invece due: la prima volta in cui lei ha conosciuto lui (ma, in quel momento, lui era già sposato con lei da molto tempo) e la prima volta che lui ha conosciuto lei (ma, per lei, quella di lui era una figura familiare che la visitava, di quando in quando, da molti anni). Qui succede anche questo.
Per questo libro, qualche anno fa, ho interrotto la mia moratoria riguardo alla narrativa. Sapevo che mi sarebbe piaciuto. L'ho letto e l'ho amato. È una storia d'amore tenerissima, dolente, splendente tutto al tempo stesso. E "al tempo stesso" in questo caso non è un modo di dire. La narrazione del romanzo procede in modo sequenzialmente diverso a seconda che il punto di vista sia quello di lui o di lei. Perché lei, come tutti noi, segue l'usuale freccia del tempo che da ieri va a domani passando per oggi, lui invece – senza avere alcun controllo su questa cosa che gli capita – ogni tanto si ritrova altrove e in un altro tempo (in genere nel passato, ma non sempre) spaesato, nudo, e col  problema non da poco di tenersi fuori dai guai fino al ritorno al suo presente. Questi presupposti da racconto di fantascienza danno vita a una storia strana e commovente.
Su questo libro ci ho pianto il giusto ma in certe cose, si sa, io sono una signorina.
"Oscar contemporanea" (isbn 8804583592) €10.

Le città invisibili
Italo Calvino
224 pagine
Mondadori
Avevo detto niente classici e questo per me lo è. Quindi, in realtà, non vale. Ma in questo clima di revival narrativo non volevo chiudere senza il libro che più di ogni altro sia andato vicino allo spiegarmi qual è, per me, il senso della vita. L'ho regalato parecchie volte, ma non per questa cosa del senso della vita, ciò che funziona per me mica deve funzionare uguale anche per gli altri. L'ho regalato perché le città inventate di Calvino sono posti magici che è bello visitare, perché questo resta un capolavoro della narrativa novecentesca e perché Calvino è sempre un bel leggere.
Nella collna "Oscar opere di Italo Calvino" (isbn 8804425547) €9.

Infine un paio di libri che avrei messo volentieri in questa lista se solo fossero ancora in catalogo (putacaso che li trovate in una bancarella di libri usati):

Saga di Tonino Benacquista
Nessuna notizia di Gurb di Eduardo Mendoza
Un sacco di risate, una valle di lacrime di Jules Feiffer

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Belli! Li ho letti quasi tutti, ma se entro un paio di giorni mi fai una lista di fumetti facilmente reperibili ti sarò eternamente grata :)

Marco Bertoli ha detto...

Bei consigli! Potrei perfino seguirli.

Per questo libro, qualche anno fa, ho interrotto la mia moratoria riguardo alla narrativa. Sapevo che mi sarebbe piaciuto.

Questa si chiama «lettura sicura», ovvero Lettura con il profilattico :-)

andrea 403 ha detto...

@gentile anon, purtroppo prima di natale non avrò modo di fare altri post. Scrivere i fumetti in questi giorni per me ha la precedenza sul parlarne, ma ti va di lusso, l'amico Spari ha appena pubblicato questa cosa: http://www.fumettologica.it/2013/12/il-migliore-dei-fumetti-possibili/ e l'amico Spari la sa sempre più lunga di me.

@spiritoso bertoli, come è noto, anche in questo campo, la forma più sicura di tutte è l'astinenza... Con la moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo mi è andata bene, ma immagino che difficilmente mi esporrò a breve, di nuovo, al rischio.

Marco Bertoli ha detto...

In realtà, se la letteratura avrà un futuro io credo sarà proprio grazie a chi continuerà a considerarla come un rischio e non come un comodo paio di panrofole!

Marco Bertoli ha detto...

È molto bello anche l'ultimo di Michael Chabon, «Telegraph Avenue».