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giovedì 29 luglio 2010

in d'una foresta del centro katanga...

Per quanto mi sforzi non riesco a ricordare una canzone italiana meno politcally correct di questa qui:


Walter Valdi - Vaha Putanga


(qui in una registrazione precedente a quella in mio possesso, ma censurata)


Non solo i protagonisti fanno parte di una "tribù de negher del menga, grandi ciula e balabiòtt" (balabiòtt ossia "gente che balla nuda", quindi stupidi) e già questo basterebbe. Ma alla fine del pezzo, dopo che la moglie del gran capo Bantù Ballalunga si è vendicata per essere stata scacciata dal marito (che preferiva la donna bislunga alla moglie tappa e rotonda che si ritrovava) si sancisce l'equivalenza tra l'essere impotenti ed essere omosessuali. Riuscendo così, in una botta sola, a risultare offensiva: per gli uomini di colore, per le donne brevilinee, per i sofferenti di problemi erettili e per i gay. Game, set, match!

Walter valdi è stato un artista milanese del giro del cabaret Derby (jannacci, cochi e renato, teo teocoli...) suo il testo di Faceva il palo nella banda dell'Ortica e de Il tic (cantata da giorgio gaber, la ricordate?) e testo e musica della canzone vincente allo zecchino d'oro nel 1974: Cocco e Drilli (anch'essa di ambientazione africana e dalla strofa musicalmente simile a Vaha Putanga).

Prossimamente un altro di 'sto giro di artisti: felice andreasi.

4 commenti:

anonimo ha detto...

balabiòtt ossia "gente che balla nuda", quindi stupidi

Un'etimologia popolare vuole invece che ci si riferisca agli abitanti di Ballabio, nel circondario di Lecco, e alla loro, notoria, scarsa perspicacia.

Ipo

artemisia80 ha detto...


beh tra i cantanti leghisti ce ne sono molti di pezzi memorabili :)

anonimo ha detto...

Valdi è un grande e quella canzone è uno splendido, spensierato concentrato di allegre stronzate.
Anch'io avevo sentito da qualche parte l'etimologia suggerita da Ipofrigio...

Bei tempi, quando si potevano scrivere simili sciocchezze senza che ci fossero reazioni isteriche.
Oggi viviamo in un'epoca cupa e di declino, in un'epoca in cui è stato deciso che "negro" è termine razzista e va sostituito con "nero".

E.

403 ha detto...

Ciao Artemisia ciao E.
non metto in dubbio che ci siano canzoni leghiste rudemente razziste (anche se, per mia fortuna, non ne ho mai sentita mezza) ma di Valdi mi piace il filotto di molteplici obiettivi che riesce a cogliere.
Quanto all'epoca cupa e di declino io la vedo più nel fatto che un giro di personalità (anche solo limitandosi al campo della comicità) come quelle nate e cresciute a milano tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni settanta, oggidì ce le sognamo... che cosa produce oggi questa città? mah... neanche più il becero edonismo craxiano... il nulla, io vedo solo il nulla...