Insomma per me è un po' come capita.
Qualche mese fa girovagando per il web finisco qui e ancora non so bene come pormi.
Si tratta di una sezione del sito della Wisconsin Medical Society dedicata all'autismo, con una particolare attenzione a quei malati che tra i sintomi della malattia presentano anche delle capacità fuori dal comune. Trovate un po' di profili nella colonna di destra della pagina (ognuno con relativo filmato wmv preso da un documentario che tratta la questione). C'è di tutto: musica, matematica, arti visive.

Il sito è sciatto, molti dei disegni sono invece proprio belli.
Matt Savage è un quattrodicenne, musicista professionista sin da quando è bambino. A tre anni gli è stato diagnosticato un disordine dello sviluppo pervasivo (PDD), ci avrà ben ben i suoi cazzi, però riesce a essere il leader di un trio jazz "vero", incide dischi e, ovviamente, la stampa e la tv parlano volentieri di lui.
Infected with Hemiola
Blues in 33/8
Qui c'è un interminabile articolo su Matt (in italiano) tradotto da un vecchio numero di Wired.
Qui invece c'è il suo sito come musicista, si possono ascoltare alcuni estratti dai suoi dischi e si può comperarli.
Stephen Wiltshire, soprannominato "the human camera", ha una memoria fotografica a dir poco impressionante, riesce a ridisegnare a memoria intere aree cittadine. Un numero che ha fatto più volte (vedi filmati sottostanti) è quello di fare un giretto (magari in elicottero) in una metropoli e poi chiudersi in una stanza e ridisegnarla pari pari nei tre giorni successivi.
Stephen Wiltshire ha una propria galleria d'arte a londra e un proprio sito web, qui.
Stephen Wiltshire disegna hong kong a memoria (1' 04"):
Stephen Wiltshire disegna roma a memoria (5' 17"):
Stephen Wiltshire disegna tokio a memoria (7' 20"):
Ancora tokio (6' 20") potete saltare direttamente alla seconda metà:
Davanti a questi casi io non so cosa pensare, da un lato sono davvero ammirato, mi piacciono le immagini avveniristiche della città utopica di Trehin e sono molto impressionato dai panorami ricostruiti da Wiltshire. Mi piacciono le opere in sé e poi trovo torbidamente affascinate l'idea di cosa riesca a fare la mente umana quando la "malattia" permette di canalizzare verso un particolare dono tutte quelle energie che normalmente vengono disperse in un comune vivere.
D'altro canto certe dimostrazioni, come quelle di Wiltshire, mi paiono a cavallo tra l'esibizione circense (e io non amo il circo) e i freak-show ottocenteschi. Mah...
C'è poi da dire che il 90% di chi è affetto da autismo è autistico e basta, senza mostrare alcuna abilità fuori dal comune, altro che rain man che sbanca i casinò! Per chi fosse interessato anche a questi casi meno glamour, quello che sta qui sotto è un filmato realizzato da una madre che prova a immaginare come veda il mondo la propria figlia, affetta da una grave forma di autismo (a me il filmato non ha colpito, ma Giulietta Capacchione di Psicocafé assicura che è bellissimo, e io di quella lì mi fido).
6 commenti:
Sono commossa. Grazie.
Quella lì. :)
Grazie a te!
Il tuo blog è proprio una bella cosa.
Bellissima e inquietante la storia di Gilles Trehin. Inquietante perché un po' mi ci ritrovo. Anch'io, come lui, ho sempre avuto l'ossessione di costruire mondi, stati, città virtuali, ma con meno costanza e applicazione. Bella perché in qualche modo vedo la conferma di una mia teoria (speranza): non importa quanto apparentemente folle sia quel che fai; se lo fai con dedizione assoluta e mettendovi tutto te stesso, alla fine quella "follia" verrà accettata e magari farà del mondo (questo) un posto migliore...
Enrico, tu disegni molto peggio di Trehin, fattene una ragione...
:P
stasera più tardi o domani, se sto meglio, mi leggerò con attenzione il tuo post. Per ora applaudo la tua decisione comunictaci oggi... se questi sono i risultati, mi piaci di più così...
:-)
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