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mercoledì 4 aprile 2007

e intanto il tempo se ne vaaa...

Il passare del tempo, il segno visibile di questo trascorrere, mi ha sempre affascinato. Prima era un pensiero che mi affascinava e basta, poi ha anche cominciato a farmi un po' male. Non è possibile essere in giro da un po' senza perdere, prima o poi e irrimediabilmente, qualcosa d'importante.
Però ancora me la cavo, nel senso che i segni del passare del tempo continuano a essere per me molto di più qualcosa di affascinate che non doloroso.

L'idea di scattare fotografie degli stessi soggetti a distanza di tempo e per un lungo periodo di osservazione io l'avevo già da bambino, trovavo che un progetto, di una sola persona, portato avanti per venti, trent'anni avesse in sé una forza formidabile. Poi non è che a me sia mai venuto di metterlo in pratica davvero. Ma molti altri lo hanno fatto. Ve ne segnalo tre.

1. L'artista inglese Tom Phillips mi piace, lo seguo da tanto tempo (da prima di internet, per dire) e magari prima o poi riparlerò qui di lui e della sua opera più famosa A Humument. Adesso invece voglio citare un altro suo progetto 20 Sites n Years. Dal 1973, ogni anno, nello stesso periodo dell'anno (a cavallo tra maggio e giugno), Phillips fa la stessa passeggiata nel suo quartiere e scatta le stesse venti fotografie di venti luoghi diversi, sempre gli stessi di anno in anno.




L'idea di osservare i mutamenti, spesso minini, di un pezzo di città, anno dopo anno, decennio dopo decennio, mi pare davvero bellissima, però le fotine che ho visto io sono davvero sempre troppo piccole (anche nel libro su Tom Phillips che ho) quindi non è che poi me lo goda molto questo lavoro.

2. Ogni tanto faccio dei giri in rete alla ricerca di pagine che parlino di fototessere, è una cosa mia. L'altro giorno ne ho trovata una che non aveva proprio delle fototessere, ma qualcosa di molto simile. Si tratta di una famiglia (la famiglia di Diego Golberg, di Buenos Aires) che dal 1976 si fotografa, ossia ogni membro della famiglia, il 17 giugno di ogni anno, viene fotografato con un ritratto, frontale, in primissimo piano, tipo fototessara, appunto. Il primo impatto aprendo la pagina è notevole, poi ognuno credo che reagisca per come è fatto e per quello che gli è capitato.


Per esempio, penso che chi abbia sofferto e soffra per la morte prematura di qualcuno che ha amato non possa guardare queste foto senza provare tristezza o rabbia. E chi ha paura d'invecchiare non sarà rasserenato da queste foto, perché dimostrano (con prova fotografica) che - se va tutto bene - s'invecchia, è inevitabile.
I Golberg li trovate qui (e qualcosa di analogo lo trovate anche qui e qui).

3. Un anonimo signore, stufo della propria pancetta e del modesto look che poteva sfoggiare in costume da bagno, quattro anni fa si è messo a fare palestra, un altra cosa che si è messo a fare è quella di farsi fotografare, mese per mese, per tenere testimonianza dei suoi progressi "strutturali".
Io la serie delle sue foto l'ho trovata qui (ma la fonte primaria è un blog tedesco), il sito su cui l'ho trovata invita a scegliere in quale mese lo si preferisce... io su di lui non do giudizi, diciamo che per quanto riguarda me (che al momento sono abbastanza vicino alla situazione di partenza del tipo) sarei contento se potessi essere dalle parti dell'aprile 2003, già il mese dopo comincerei a farmi un po' impressione.

19 commenti:

Ipofrigio ha detto...

Dal gennaio di quest'anno il tedesco ha cominciato anche a crescere di statura. Ci faccio un pensierino.

Mollie ha detto...

I Golberg li avevo già visti, e come al solito le mie riflessioni OT mi hanno portato a pensare che strano che i figli adolescenti si prestassero alla "fissa" del padre.

Il tizio alla fine si è rovinato, sembra una camera d'aria pompata troppo.

Ciao buon pomeriggio.

biancac ha detto...

Ho due libri qui con fotografie di questa città "Ora e allora"... A parte il fatto che "ora" è il 1990 e ancora molte cose sono cambiate da un altro "allora". Lo trovo bellissimo.

Il caso della famiglia che citi lo trovo terribile ;-). Mi è capitato però tempo fa, credo lo scorso anno, di vedere per caso a casa di un amico su Sky un programma inglese che aveva ritratto dei bambini dieci anni dopo. In pratica le loro vite filmate a dieci anni di distanza. Era interessante davvero, ma da un punto di vista etnologico.

In quanto al signore tedesco... si sarebbe dovuto fermare alla seconda forse, o semplicemente sorridere un po'....

neronda ha detto...

Che bello questo post, ci sono così tante cose da guardare e su cui riflettere e svuluppare un parere che credo lo farò in momenti successivi, ora come ora mi sento un imbuto intasato dagli stimoli!!Anche io faccio "le poste" al trascorrere del tempo cercando di catturare il momento in cui l'"adesso" diventa un "prima". Questo mi porta a sviluppare bizzare collezioni di cui prima o poi parlerò. Ma quel bastardo (il tempo) riesce sempre a fregarmi, dannazione....

403 ha detto...

Ipo non lo so eh... perché con tutta quella massa muscolare in più la figura risulta comunque più tozza...


Mollie per i ragazzi si tratta di un solo scatto in un anno, interrompere una simile tradizione familiare sarebbe una cosa molto grave, probabilmente il padre preferirebbe che si drogassero.

Il tizio si sarà anche rovinato, e pure per la moglie gli anni si vedono, ma è così: se non ci tocca nulla di peggio ci capita d'invecchiare...


biancac anch'io ho libri del genere su milano (qui poi dagli anni '30 hanno chiuso tutti i navigli la città ha cambiato faccia)... L'ho detto i segni del passere del tempo mi affascinano.

Ma il culturista si doveva fermare alla seconda foto che ho pubblicato io o che ha scattato lui?... :)


nero' mai entrare in competizione col tempo... ormai alla tua età dovresti averlo imparato :P

VeryPervinca ha detto...

questa storia delle foto mi fa pensare al personaggio di harvey keitel in smoke, un tabaccaio che fotograva lo stesso angolo davanti il suo negozio di new york alla stessa ora per circa 20 anni.

riguardo i goldberg me ne sono letteralmente innamorata e l'idea di creare una tradizione familiare mi sembra molto romantica, penso ai figli cresciuti che magari si trovano lontano dai genitori ma che sanno che ogni 17 giugno devono essere lì per farsi fotografare e contribuire al progetto di famiglia..in fondo in fodno io forse un padre così l'avrei voluto

vabbè vado a dormire, baci

VeryPervinca ha detto...

ah un'ultima cosa: certo che il titolo che riprende una canzone di toto cutugno merita (sì l'ha cantata celentano ma la canzone è di cutugno, ma ne sarai certametne a conoscenza di ciò)

ora vado a letto sul serio

Mollie ha detto...

Il tizio che si è rovinato: parlavo del culturista.

I segni del tempo sul volto non rovinano nessuno, è solo la vita che passa e ci segna e ci insegna che niente è per sempre.

rojking ha detto...

Mi sembra in tema col post, cosi' ti segnalo un filmato che ho da tempo fra i preferiti del mio account YouTube:


http://www.youtube.com/watch?v=m7dnGo_2tZA


E' chiaramente una presa in giro, ma e' anche un gran bel filmato, mi sembra, con un suo poetico perche'. Dacci un'occhiata.


Poi, una volta o l'altra, riusciremo a vederci con calma.

403 ha detto...

Very lasciamo stare com'è che avrei voluto io che fossero i mei genitori che poi si sprofonda... :)

Sono contento che tu abbia apprezzato la dotta citazione cutugnesca :)


MollieIl tizio che si è rovinato: parlavo del culturista.


Che a quanto pare non è l'unico rovinato, qui... a volte la perspicacia mi abbandona e mi lascia così, da solo davanti a questa tastiera e a questo schermo luminoso (potrebbe almeno avere il buon gusto di spengermi prima il Mac prima di andarsene)...


rojking Ciao Alberto! Ben trovato anche da queste parti!

Grazie per il filmato che segnali, in effetti è fiction che parte proprio dal tipo di cose di cui parlo qui.

Sono certo anch'io che riusciremo a vederci, e magari anche più prima che poi...

flalia ha detto...

L'ultimo tipo mi fa molta impressione (comunque lo preferivo anch'io nel 2003 - magari non proprio la prima foto). Anch'io ho fotografie in cui io e i miei familiari siamo fotografati più o meno nella stessa situazione (tipo compleanni) anno dopo anno. Mi mettono angoscia.

Christa Wolf ha fatto una cosa simile ma non con le fotografie: ha raccolto in un libro le pagine di diario scritte (nel corso mi pare di una ventina d'anni) sempre lo stesso giorno (es. il 21 aprile). Solo quel giorno, anno dopo anno. Una cosa della serie: istantanee dell'anima.

A me il passare del tempo spaventa un po' (non per la paura d'invecchiare, ché quello mi fa anche piacere) ma per gli strappi che comporta, quindi non farei mai volontariamente cose simili (anche se poi tengo un diario...).

Ciao!

403 ha detto...

quindi non farei mai volontariamente cose simili (anche se poi tengo un diario...)


immagini e parole hanno un modo molto diverso di ritrarci, a me capita ogni tanto di rileggere le cose che ho scritto che parlano di me, non mi capita quasi mai invece di guardare mie vecchie foto, che pure ho (e non ci sono foto appese, o cumunque visibili, a casa mia)...

biancac ha detto...

"Ma il culturista si doveva fermare alla seconda foto che ho pubblicato io o che ha scattato lui?"


si doveva fermare. Punto. tanto con quella faccia lì...;-)

403 ha detto...

biancac, non ti smentisci mai, hai sempre la parola giusta per tutti...


brava ;)

angelanonsempre ha detto...

mi affascinano molto le foto dei luoghi,più che quelle delle persone,dei volti formato fototessera...non so,queste mi inquietano un po',e trovo abbastanza inutili quelle del tipo pre e post rimodellamento...ma i luoghi...le strade,i palazzi,i piccoli particolari dei cambiamenti...mi piace osservare il tempo che trascorre in questo modo

didolasplendida ha detto...

in una stanza di una mostra, di cui non ricordo nè il nome nè la città,erano esposte foto di persone da o a 100 anni, vedevi come la vita mano mano si fissava su quei volti

403 ha detto...

didola, ma erano foto vere?! c'è qualcosa (perché qualcuno non può essere) che ha fotografato la stessa gente per un secolo?...


sicuramente ho capito male (la mia perspicacia è via con un amico, doveva tornare lunedì sera ma ha detto che fa ponte fino al weekend)

didolasplendida ha detto...

si erano foto vere ma i soggetti erano diversi, per es. il soggetto 1 fotografato a 1 anno, quello n.2 a 2 anni e così via

:-)

403 ha detto...

perfetto, anche senza perspicacia basta spiegarmele con calma le cose e poi le capisco anch'io... grazie dido...