Recent Posts

giovedì 28 settembre 2006

CC:

Ricevo da parte di un amico: "Pare che stia scomparendo la carta carbone. Oramai viene prodotta solo in Messico; vien voglia di comperarne un po' e tenerla da parte, come cimelio.
Io, da bambino, ne consumavo a pacchi: ricalcavo con la carta carbone i fumetti, per fare i "miei fumetti" (saccheggiavo Blek, Tarzan). Usavo una bic scarica per non lasciare troppi segni sulle pagine dei giornalini originali."

Il link che mi manda e di cui ringrazio è a un pezzo di colore di Repubblica il cui si parla, appunto, del tramonto della carta carbone.

Le cose che mi hanno colpito:
1) la carta carbone compirà 200 anni il prossimo 6 ottobre (nasce prima delle macchine per scrivere, anche se dovrà il suo successo a loro).
2) la prima carta carbone, quella pensata per manoscritti, produceva due copie del testo, di cui una speculare, da leggere allo specchio.
3) la carta carbone ormai si produce solo in Messico (o meglio, questo è ciò che dice l'occhiello dell'articolo, dal testo parrebbe piuttosto che la cosa sia vera, di certo, solo per l'azienda Kores)...
4) una bella immagine: "strumento di sottili gerarchie negli uffici: più la copia che ti spetta è sfocata, meno conti nell'ordine di importanza".
5) l'archivio di Churchill e i dattilosscritti dei romanzi di Mark Twain ci restano solo in copia carbone.

3 commenti:

anonimo ha detto...

Io alle elementari l'ho usata x mettere la firma di mio papà su una nota. Ovviamente mi hanno sgamata subito. Da allora odio la carta carbone!!!! maledetta!

Celia

alice121 ha detto...

io ne ho buttata qualche foglio un po' di tempo fa. Purtroppo non si può conservare: l'inchiostro si asciuga.

anonimo ha detto...

io una volta l'ho usata come carta igienica


sconsigliato, ah ah ah!!!