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venerdì 25 luglio 2014

rosate parvenze di donne nude

Non è che, solo perché il blog era chiuso, io ho smesso di leggere i miei bravi libri da metrò. Tra i vari, ne ho letto uno dedicato ai mattoidi italiani (lo comperai da un'amica libraja quando ancora stava a milano). Tra i tanti capitoletti, dedicati ad altrettanti mattoidi, ce n'è uno dedicato a giovanni tummolo, alla sua religione e ai precetti che la suddetta vuole siano rispettati. Eccoli qui:
I nuovi comandamenti della religione misticatea sono:

1. non adorare alcun Dio, aiutati in modo che tu possa far progredire l'anima tua;

2. non prendere l'abito della bestemmia poiché ti renderebbe volgare;

3. ama i tuoi genitori, e anche se sono perversi non disprezzarli mai;

4. non uccidere; se possiedi istinti sanguinari con lo studio della religione misticatea, la ginnastica e la solitudine puoi dominarli;

5. riposati in quel giorno che più ti sembra propizio, perché non hai il dovere di santificare nessuno;

6. non commettere adulterio, sebbene non vi sia cosa più ardua che vincere i propri istinti carnali; vi sono tre soli rimedi per i mali d'amore: fuggire, distrarsi, studiare; odia la tua carne e le sue schifose voglie, combatti con tutti i mezzi per mantenerti puro, perché la purezza facilita l'evoluzione dell'anima; non rendere i piaceri carnali l'unico scopo della tua esistenza, altrimenti diverrai schifoso più di un gatto e di un cane; per facilitare il tuo compito esercitati alla ginnastica, studia la matematica, l'astronomia, la metafisica, recati a letto stracarico di sonno e non guardarti nudo; non bere vino, non recarti al cinema, non guardare le gambe delle fanciulle perché proprio dal basso sorgono i desideri ignobili, e vivi sulle vette dei monti anche se da quelle altezze solitarie ti sembrerà di scorgere rosate parvenze di donne nude fra albero e albero;

7. non rubare; e

8. non desiderare la donna d'altri.

Leggo questo decalogo monco, ridacchio e mi vengono in mente due cose.
La prima è celeberrima e riguarda gli elenchi arbitrari:
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola "Emporio celeste di conoscimenti benevoli". Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in
(a) appartenenti all'Imperatore,
(b) imbalsamati,
(c) ammaestrati,
(d) lattonzoli,
(e) sirene,
(f) favolosi,
(g) cani randagi,
(h) inclusi in questa classificazione,
(i) che s'agitano come pazzi,
(j) innumerevoli,
(k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello,
(l) eccetera,
(m) che hanno rotto il vaso,
(n) che da lontano sembrano mosche.
Ma, soprattutto, il delirante comandamento misticateo numero sei, col suo deragliato finale allucinatorio, mi ha fatto venire in mente un'altra cosa, persino più divertente della lista di Borges.


Il libro da metrò è di Paolo Albani, "I mattoidi italiani", Quodlibet, Compagnia Extra, 2012.

Il brano di Jorge Luis Borges è tratto dal capitolo "L'idioma analitico di John Wilkins" in "Altre Inquisizioni" (traduzione di Francesco Tentori Montalto), Adelphi, 2000 (ma io l'ho preso dalla mia edizione Feltrinelli anni '90).

Infine, quel capolavoro a fumetti che avete appena letto (perché l'avete letto vero?! non siete scesi qui giù saltando il fumetto? sarebbe una sciocchezza, su leggetelo) è tratto da una perla (purtroppo) rara: il primo libro pubblicato in italia di Lewis Trondheim "Monolinguisti e altri esercizi di stile" (traduzione di Alessandro Panzeri, Silvia Alzavola e Emanuela Ghinaglia) Rasputin!libri, 1998.
Credo sia uno dei libri che più ho regalato in vita mia, finché mi è stato possibile.

mercoledì 23 luglio 2014

il cantautore sostituito

Questa notte ho sognato che i cantautori, un po' come capita per i portinai dei casamenti o i medici di base, quando andavano in vacanza dovevano trovarsi un sostituto. Un altro cantautore che facesse il lavoro al posto loro mentre erano via.

Così, quando un primo cantautore andava via per un po', c'era un secondo cantautore che ne prendeva il posto. Se c'era una canzone lasciata a metà – colla musica ma senza il testo, o colle strofe ma senza il ritornello – questo secondo cantautore la doveva finire, se c'era un concerto da fare il secondo cantautore si esibiva al posto dell'altro (ma solo colle canzoni del primo cantautore, è ovvio, però fatte col proprio stile, ché si trattava di un altro cantautore mica di un imitatore).

E io nel sogno mi chiedevo: ma chissà se questa cosa delle sostituzioni per vacanza (o anche per malattia) porterà nuovo pubblico ai due cantautori? Chissà se i fan del primo così apprezzeranno anche il secondo e viceversa?

Poi mi sono svegliato prima di scoprirlo, che stamattina faceva freschino e io ero poco coperto.

sabato 12 luglio 2014

la dura vita dei personaggi

Sto lavorando a un soggetto per il "Maledetto Criminale", sappiamo bene come inizierà, abbiamo un'idea abbastanza precisa di come andrà a finire, ma siamo ancora in una fase in cui tutto il corpo centrale della vicenda è ancora da articolare in dettaglio e, quindi, ho appena scritto questa nota di lavorazione:
Forse però la presenza nella storia di questo Giorgio non è più necessaria (vedi mie considerazioni al punto 14) nel caso si decidesse di farlo sparire penso che Rita (o, in alternativa, Anna) dovrebbe cambiare sesso.
Come l'ho scritta mi è subito venuta in mente questa striscia di Tom Gauld che avevo pubblicato anni fa:


I personaggi di un romanziere indeciso conversano...

K – Ciao Brian!
B – Non sono più Brian, in questa bozza sono Ben. Sono stato Susan per attimo, ma non parliamone.
– Io sono ancora Keith ma lui contina a cambiarmi la moglie. Mi confonde parecchio.
– Già.
– E ci va anche bene: hai sentito di Muriel?
– No.
– Cancellata completamente! E tutte le sue battute buone date al barista nel capitolo due!
– È orribile!

giovedì 10 luglio 2014

woh-oh-oh geno-o

Ho appena cominciato a vedere "Ashes to Ashes" sequel/spin off di quella bella cosa che è stata la serie inglese "Life on Mars".
Là era Manchester e gli anni '70 qua è Londra e gli anni '80... Visto che negli anni '80 io c'ero (saltuariamente anche a Londra) questa mi sta facendo un'impressione strana... in primo luogo d'imbarazzo (c'è più di un motivo per essere imbarazzati dagli anni '80) però qualche cosa da ricordare con piacere e affetto c'è, per esempio un po' di quella musica.

"Ashes to Ashes" è pieno zeppo di musica e, trattandosi di Londra, la musica non è solo nella colonna sonora ma è pure sui muri (fu una delle cose che più colpirono arrivato a Londra da ragazzino: il centro della città tappezzata dai manifesti dei 45 giri in uscita) e nella trama del telefilm. Questo secondo episodio, quello che ho visto stasera, in qualche modo ruota attorno a "We are all prostitutes"del Pop Group ma non si fa mancare nulla: da "Fade to grey" dei Visage a "(We don't need no) fascist groove thang" degli Heaven 17 epperò il leitmotiv della puntata è questa canzone qui:


I Dexys Midnight Runners (ma del gruppo originario era rimasto solo il leader Kevin Rowland) qui da noi avrebbero poi fatto il botto un paio di anni dopo con "Come On Eileen" ma "Geno" secondo me resta la loro meglio (e gran parte di quel loro primo album lo apprezzo molto ancora adesso).

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Ah, per chiunque fosse ancora in ascolto: ben ritrovati...