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lunedì 6 agosto 2012

da da da

È da qualche tempo che, così per caso, mi salta fuori il 1982.

Mi salta fuori parlandone, mi salta fuori pensandoci, mi salta fuori leggendone. E visto le che io credo che le coincidenze vadano celebrate (e che il 1982 fu per me un anno cardine per più di una ragione) penso che ogni tanto posterò qui qualche musichina del 1982. Tra quelle che ascoltavo e si ascoltavano all'epoca.

Il 1982 fu anno pescoso per le "one hit wonder" e una delle più fragorose e ossessive di quell'anno, qui in europa, fu una canzone tedesca che era il trionfo del minimalismo. Pura arte contemporanea. Il gruppo era un trio: voce, chitarra e batteria, e il nome del gruppo era: "Trio".
Tutta la grafica dei dischi era quanto di più elementare si potesse concepire e il loro solo, unico, vero successo fu una canzone fatta di nulla. Fatta fare alla tastierina casio vl-1 e al suo ritmo preconfezionato "rock 1" (me lo ricordo bene il vl-1, lo aveva il mio amico carlo e me l'ero anche fatto prestare, ti dava l'impressione che anche un cane come te avrebbe potuto fare della musica, volendo).

Trio – Da da da (1982)

Ah, quell'anno lì l'italia vinse i campionati mondiali di calcio in spagna, lestamente qualcuno pensò di miscelare il tormentone musicale del momento con l'euforia da "compioni del mondo!", ne venne fuori questa cosa. Io ho sempre preferito la versione originale, però.

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