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venerdì 8 novembre 2013

tre universi

Tra le tante cose successe mentre questo blog era a nanna c'è stata l'uscita del numero ottocento di Diabolik. Sceneggiato da me. Per quella storia ho scritto un "dietro le quinte" pubblicato sulla pagina facebook (qui e qui) e sul sito di Diabolik (qui, in pdf). Copincollo da lì:
Durante il furto ai danni di Van Groot, parlando alla radio con Eva, davanti al guardiano legato e imbavagliato, Diabolik deve far credere che in quel momento sono due i ladri che stanno mettendo a segno il colpo. Dovendo dare un nome a queste due persone che, in realtà, erano una sola mi è venuta in mente una bella copertine della collana fantascientifica “Urania” e precisamente quella del romanzo “Universo” (“Urania 378” del 1965) di Robert A. Heinlein. Lì c'è un mutante a due teste che gioca a scacchi da solo e le due teste sono quelle di Joe e Jim Gregoy, nomi di battesimo che ho dato anche ai due ladri immaginari interpretati da Diabolik.

Joe-Jim Gregory è una mia vecchia ossessione, e non tanto per via del romanzo (che pure ricordo con affetto) quanto piuttosto per via dello splendido ritratto che ne ha fatto Karel Thole su quella copertina.

Sempre mentre 403 sonnecchiava mi sono comperato il volume Lizard, uscito ad aprile scorso, che raccoglie le tre storie di "Roy Mann" di Sclavi/Micheluzzi. La prefazione (del mio amico Spari) si apre con questa citazione:
Se ci sono infiniti universi allora devono esistere tutte le possibili combinazioni, quindi, in un certo senso, in un posto o nell'altro tutto deve essere vero. Voglio dire che scrivere un racconto di finzione deve essere impossibile, perché, per strane che possano sembrare le cose raccontate, possono in realtà verificarsi altrove.
(Fredric Brown, Assurdo universo)
Da ragazzo la lettura di "Assurdo universo" fu per me (e immagino per molti) una rivelazione, qualcosa che avrebbe lasciato un segno duraturo. Uno degli ultimi soggetti per Martin Mystère che pensai prima di passare a occuparmi d'altro – e che quindi non ebbe seguito – traeva (vaga) ispirazione dal romanzo di Brown e (più puntuale) dalla "bibbia" di Martin Mystère, ossia da quell'insieme di regole da rispettare proponendo un soggetto per la serie e il mio proposito era di infrangerne il maggior numero possibile (ché se ne infrangi una è un errore, ma se le infrangi tutte è virtuosismo).

Pensando a questi due "universi" che hanno contato nella mia giovinezza me n'è venuto subito in mente un terzo, che ha lasciato un segno ancor più nitido e duraturo di Brown. Quell'universo lo incontrai non in un romanzo ma in un racconto. Comincia così:
L'universo (che altri chiamano la Biblioteca) si compone di un numero indefinito, e forse infinito, di gallerie esagonali, con vasti pozzi di ventilazione nel mezzo, bordati di basse ringhiere. Da qualsiasi esagono si vedono i piani superiori e inferiori, interminabilmente. La distribuzione degli oggetti nelle gallerie è invariabile. Venticinque vasti scaffali, in numero di cinque per lato, coprono tutti i lati meno uno; la loro altezza, che è quella stessa di ciascun piano, non supera di molto quella di una biblioteca normale. Il lato libero dà su un angusto corridoio che porta a un'altra galleria, identica alla prima e a tutte.
Così come tutti gli universi di Fredric Brown anche tutti i libri della Biblioteca di Babele di Borges hanno la caratteristica di esaurire ogni possibilità del reale. A questa somiglianza non avevo mai pensato.

3 commenti:

Marco Bertoli ha detto...

Quelle sì erano copertine

The Polite Polar Bear ha detto...

Non sapevo chi eri, ma ho appena controllato l'800º numero di Diabolik e, appurato che non sei Gomboli, devi per forza essere Pasini.

A suo tempo lessi Assurdo Universo di Brown. Ieri fui tentato di comperare il volume di Slavie Micheluzzi che ho sfogliato alla Feltrinelli. Forse domani andrò in biblioteca a leggere Borges.

Mi hai praticamente riempito il fine-settimana.

andrea 403 ha detto...

@Gentile Orso Polare,
lieto di aver contribuito al tuo intrattenimento se non addirittura alla tua crescita culturale. Borges è buono per tutte le stagioni!

(se ti tornassero dubbi sulla mia identità, sappi che in alto a destra nella pagina puoi sempre contare sull'agile link "chi sono")