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mercoledì 6 novembre 2013

parole dentro

Nella mia pluriennale frequentazione carceraria ho imparato che ci sono delle parole, soprattutto di burocratese carcerario, che esistono solo dentro le quattro mura della prigione.

Provo a metterle in fila nell'ordine in cui le ho imparate (ma magari qualcuna mi sfugge).

Sconsegna – È il permesso che consente al detenuto di uscire dal proprio reparto. Grazie a quel foglio, verde, in genere ripiegato e messo in una bustina trasparente di plastica appesa al collo con un cordino, il detenuto non è più "consegnato" al reparto e quindi può allontanarvisi.

Concellino – Compagno di cella. "Scusa ma sono le cinque, devo salire che, coi concellini, dobbiamo decidere la cena di stasera".

Permessante – Detenuto in permesso.

Liberante – Il detenuto nel giorno della sua uscita dal carcere. Scarcerato perché a fine pena o, più frequentemente, perché accede a misure alternative alla detenzione.

Giovedì scorso la mia detenuta era liberante.

A tutti gli effetti non esiste più una mia detenuta, da settimana scorsa c'è solo una mia amica.


senza passare dal via (21)

6 commenti:

sparidinchiostro ha detto...

Che bello! E che bello dirlo in questa finestrella e non fare "Mi Piace".

andrea 403 ha detto...

già!...

Laphylo ha detto...

evviva! qui si sorride molto...

Carlo ha detto...

Ottima cosa... Un'amica e, presumo, anche felice!

andrea 403 ha detto...

@Carlo, @Laphylo...

Sì, sì, anche qui (e lì) si è molto felici. Su questo: tutti felici (e ci voleva!)

Marco Bertoli ha detto...

Viva la libertà duramente riguadagnata!