Quella minaccia viene interpretata, dalle più, come una manifesta ammissione. E l'idea di un macho come lui che non solo piange all'arresto, ma poi non ha nemmeno le palle per ammetterlo suscita ilarità.
La detenuta mi dice: «sai, nessuna di noi ha pianto quando è stata arrestata o, se ha pianto, è perché al momento poteva essere comodo fare un po' di scena. In questi giorni capita spesso che una di noi, incrociando un'altra in corridoio, le punti contro un indice accusatore e, a muso duro, le dica "se ti azzardi a dire che quando sono stata arrestata ho pianto, ti querelo!" e poi giù tutte a ridere»
senza passare dal via (20)
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