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sabato 1 settembre 2012

con leonardo e michelangelo

Questa cosa che i musei civici milanesi ad agosto erano aggratis ci ha permesso lo spreco e lo spreco, a volte, è una bella cosa. L'entrare in un museo per vedere solo un dinosauro o l'andare in un altro solo per vedere una statua ti lascia addoso una sensazione di lusso.
Lo abbiamo fatto con la pietà rondanini al castello sforzesco, di tutto il museo di arte antica abbiamo visto solo quella, che non c'era tempo e ci aspettavano al cenacolo vinciano. E così abbiamo visto la statua incompiuta di michelangelo e, subito dopo, il cenacolo di leonardo: lusso!

(per il cenacolo però abbiamo però dovuto pagare e prenotare con ampio anticipo)


La pietà rondanini è una cosa strana, perché c'è sia questa povera donna che sorregge il corpo del figlio che gli hanno appena ammazzato (insomma roba pesa) sia quel grande artista di michelangelo al lavoro. Che a scriverne lui, l'autore, la faceva quasi facile:

Non ha l’ottimo artista alcun concetto
c’un marmo solo in sé non circonscriva
col suo superchio, e solo a quello arriva
la man che ubbidisce all’intelletto.

Ma a vedere questo pezzo di pietra con ancora addosso i dubbi e i ripensiamenti dello scultore sembra che l'operazione di togliere il marmo in eccesso non fosse poi questa gran passeggiata neanche per lui.


Sul cenacolo, sinceramente, mi sento di non avere molto da dire. A parte che per otto euro a testa di biglietto, per visite di 15 minuti, potrebbero tenere i cessi un po' più in grazia d'iddio (che però è una cosa un po' prosaica da dire su un simile capolavoro).

Forse posso dire che a me, che sono uno a cui certe cose gli vanno un po' spiegate, l'installazione di peter greenaway attorno al cenacolo, che ho visto qui a milano quattro anni fa, ha un po' cambiato la percezione di quest'opera.
Greenaway si è come messo lì a scrivere percorsi all'interno del dipinto leonardesco, usando la luce. Mi ci a ha portato a spasso, lì dentro.
Da allora ho visto il cenacolo, quello vero, un paio di volte ed è stato come tornare a visitare un posto (bello) in cui sei stato assieme a un amico che, intanto che eravate là, ti ha raccontato cosa ci trova lui in quel posto là. Insomma, ha cambiato (ampliato?) la mia percezione dell'opera. L'immaginario di greenaway si è confrontato col mio e ha vinto :)

Nel titolo di questo post sono stato tentato di mettere un qualche riferimento alle tartarughe ninja, poi però ho pensato che non potevo essere così pirla.

11 commenti:

Marco Bertoli ha detto...

Bello post!


Nel titolo di questo post sono stato tentato di mettere un qualche riferimento alle tartarughe ninja, poi però ho pensato che non potevo essere così pirla.


Grazie

andrea 403 ha detto...

prego caro...

Marco Bertoli ha detto...

Se il comune di Milano sapesse il fatto suo (non lo sa), ti affiderebbe la stesura di un opuscolo sulle bellezze di Milano. Non dico addirittura l'assessorato alla cultura, conoscendo la tua pigrizia.

andrea 403 ha detto...

grazie caro...

Cinzio ha detto...

ma è morto 'sto blog?

Marco Bertoli ha detto...

?

Shapa ha detto...

Troppo turismo deve avergli fatto male...

milo temesvar ha detto...

Cinzio?

bagnarole ha detto...

Cinzio?
Di solito quella domanda lì è appannaggio dell'ipofrigio

andrea 403 ha detto...

Bagnarole anche lasciare commenti coi nick più improbabili di solito è appannaggio dell'ipofrigio... :)

milo temesvar ha detto...

come se ipofrigio non fosse già abbastanza improbabile... (sì, sì, lo so che è un ipotonico modale)