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venerdì 29 giugno 2012

23h 59m 60s

Domani sarà un giorno particolare, sarà il giorno più lungo da anni a questa parte (e non mi riferisco al solstizio, sto parlando di "leap seconds" come a dire "secondi bisestili", anche se il termine italiano giusto è "secondi intercalari", poi spiego).

Una dozzina di anni fa, in un giorno come quello, io ho fatto ammazzare una ragazza.

Ve lo mostro.


È una tavola di Martin Mystère numero 216, scritto da me e disegnato da Giovanni Romanini. I cattivi erano una setta di invasati che volevano controllare il tempo e parte del loro rituale per arrivarci includeva l'uccisione di ragazze, nate il 29 febbraio, in particolari momenti. Quella qui sopra fu uccisa il 31 dicembre 1999, un giorno che durò un secondo in più di tutti gli altri, ventiquattro ore e un secondo,  come sarà anche il 30 giugno prossimo.

Con uno di quei bei spiegoni alla Martin Mystère raccontavo il perché qualche tavola dopo (clic e ingrandisci). Il lettering è di Aurelio Moglia.


Ah! Come mi manca lo scrivere quegli interminabili spiegoni per il Buon Vecchio Zio Marty!

Be', ecco, domani notte alle 23, 59' e 59" verrà aggiunto un "secondo intercalare", è dal dicembre del 2008 che non capitava. Buona notizia per quelli che sono, come me, cronicamente in debito di sonno. Volendo, potremo dormire un secondo in più.

7 commenti:

Shapa ha detto...

Volendo, potremo fare un festa brevissima.

Marco Bertoli ha detto...

Che bello che era, Martin Mystère (your salad days!), e che belle queste spiegazioni meticolose e interminabili, con quelle lunghe didascalie e i disegnetti illustrativi che facevano somigliare le pagine alle «Spigolature” e al «Forse non tutti sanno che…» della Settimana Enigmistica.

Belli e molto appropriati anche i disegni di Romanini, che non ricordavo affatto.

andrea 403 ha detto...

@Shapa OK, allora stasera io porto una mignon di champagne e due ditali per brindare...

@Marco quel numero di MM aveva una concentrazione di spiegoni pazzesca, forse eccessiva... Però fare quegli spiegoni mi è sempre piaciuto, inutile negare.

"salad days" internet è indecisa se vuol dire gli anni dell'inesperienza, gli anni della giovinezza o gli anni felici (che a volte son sinonimi – come nel mio caso – ma alle volte no :)

Marco Bertoli ha detto...

Volevo solo dire che all'epoca mi apparivi più felice di ora… e so che tu potresti dire lo stesso di me.

(Sono o non sono un commentatore deprimente?)

(sono d'accordo sugli spiegoni, anche a me quelli di MM sono sempre piaciuti, oltre a essere effettivamente istruttivi);

Marco Bertoli ha detto...

Per altro, nutrizionalmente, i tuoi salad days sono in pieno svolgimento!

andrea 403 ha detto...

Sono o non sono un commentatore deprimente?

essendo che sei il mio (quasi) unico commentatore ti prendo come sei, figurati se mi lamento!

nutrizionalmente, i tuoi salad days sono in pieno svolgimento!

non me ne parlare, questo sì che mi pare deprimente...

“... My salad days, / When I was green in judgment, cold in blood...”

ma sì...

Marco Bertoli ha detto...

Va bé. Io sono andato a cena con il cognato e la nipote, che mi hanno portato in un ristorante giapponese per giunta così-così.