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martedì 29 maggio 2012

la prima volta

È successo che una mia breve serie di post su Diabolik e il mondo che lo circonda, scritti in origine per 403 (e poi serializzati nella pagina facebook del medesimo) ha visto la via della carta a stampa all'interno di questo ricco e bel volume edito dal Comicon di Napoli.


È la prima volta che qualcosa scritto qui è poi andato da qualche altra parte.
Il prossimo tragurado sarà farmi pagare per qualcosa scritto per 403, aggratis.

A proposito di questo blog, ho aggiunto una voce nella colonnina qui a destra, si tratta dei link a due mei tumblr: l'off topic di cui già dissi e favorisca documenta. Un tumblr che non conto di aggiornare spesso e che nasce da una mia ossessione per i documenti cartacei.

lunedì 28 maggio 2012

nel paese di rovereto

Non ero mai stato a Rovereto. La cittadina è proprio bella e ospitale. Ma è disabitata!

Io e la mia amica giravamo per il centro venerdì sera chiedendoci dove fosse la popolazione locale. Di sicuro non era a spasso per il paese, né nell'ottimo ristorante che avevamo selezionato dopo una attenta disamina di tripadvisor, un dibattito e uno spareggio tra i due candidati più promettenti attraverso breve sopralluogo.
Magari quelli di Rovereto erano tutti a Milano per il weekend.

[fonte]
Al MaRT non c'ero mai stato, è proprio un bel museo. Forse hanno esagerato un po' con gli scalini, ma a parte questo direi che è a posto.

Abbiamo visto tre mostre. Una dedicata a Gina Pane, un'artista francese che quando si faceva fotografare da lontano, vestita di nero, sdraiata in una cava mi piaceva anche. Ma poi ha fatto parecchie cose tipo tagliarsi con le lamette o i cocci di vetro, filmando e fotografando tutto, e quello m'è parso disturbante. Che poi, da ragazzino è capitato anche a me di tagliarmi con le lamette (intendo intenzionalmente, non facendomi la barba le prime volte, ossia anche radendomi, ma pure intenzionalmente) però è stato per un breve periodo e non ho mai pensato di chiamarla "body art", piuttosto "un momento difficile dell'adolescenza" ma non "body art". E Gina Pane ce la siamo passata via un po' in fretta, coprendoci gli occhi come i bambini coi film di paura.

Un'altra mostra era dedicata al "postmodernismo". Fatta bene. Penso che dia bene l'idea di cos'è stato questo movimento architettonico e di design. Mostrava anche un po' di cose di contorno (quadri, video musicali, costumi di scena). Magari nelle cose di contorno hanno largheggiato un po' con la definizione di postmoderno (Laurie Anderson che canta "Oh superman" è postmoderna? a me pare di no, ma vedere la sua bella faccia, in primissimo piano, proiettata 3 metri per 5 mi ha fatto comunque piacere).
Io negli anni '80 ero al liceo e il postmoderno me lo ricordo da vivo. A rivedere oggi quei mobili del Gruppo Memphis o dello Studio Alchimia fa una certa impressione. Quanto è più datata la roba anni '80 rispetto a quella dei '70 o dei '50. Chissà se l'essere programmaticamente effimeri era nelle intenzioni dei postmoderni...

[fonte]
Alla fin fine mi è piaciuta più la mostra sul postmoderno che quella che ero andato a vedere "Alice in Wonderland": «la prima mostra che affronta e analizza in modo completo l’influenza che i celeberrimi racconti di Lewis Carroll hanno avuto sul mondo delle arti visive». Concepita dalla Tate di Liverpool delle due l'una: o non è vero che questa eredità l'ha affrontata in modo completo oppure c'è da dire che l'influenza di Carroll sull'arte moderna e contemporanea è stata, in fondo, poca cosa.
Però di cose interessanti e piacevoli ne ho trovate, specie nella parte iniziale, quella ottocentesca, con stoffe, carte da parati e giocattoli ispirati alle illustrazioni del libro, qualche foto scattata da Carroll e – soprattutto – parecchie matite originali di Sir John Tenniel per le illustrazioni dei due libri di Alice. Che quelle io non le avevo mai viste, né a Londra né a Oxford, perché quelle – ho scoperto – se ne stanno al Rosenbach di Filadelfia.

Be' quando ho visto quei disegni a matita leggera, messi lì, così piccini (ché loro sono grandi tanto quanto le dimensioni dei disegni a stampa, ovviamente) mi sono un po' commosso.

[fonte]
Insomma, una due giorni in cui ci sono stati turismo, cultura, buona tavola, buona compagnia e pure un po' di commozione. Una gita completa nel suo genere.

Ah, c'è stato pure l'aneddoto curioso.
Poco prima di lasciare l'albergo vado in bagno e passo di sfuggita davanti alla sala del ristorante interno. Ci sono un sacco di persone a tavola, ma non stanno mangianfo (d'altronde son le tre, ormai avranno finito). Sono assorte, zitte, non parlano, non si guardano in faccia, sguardo a terra, serie serie. Qualcuno (da dove sono io non vedo chi) sta parlando a un microfono, non afferro le parole ma il tono è grave, quasi solenne. Torno nella hall e dico alla mia amica "in sala da pranzo c'è gente strana, forse è qualcosa di religioso... oppure una ricorrenza funebre".
Poi va in bagno lei e quando torna mi dice "ma hai visto quanti bicchieri hanno sul tavolo?" e io "no", e lei "ne hanno una decina a testa! guarda che quella è una degustazione di vini".

Ecco il perché di quelle facce comprese e assorte!
Be', io sono un cretino, si sa, che non si accorge che la gente invece che con un paio gli hanno apparecchiato con dieci bicchieri, ma i sommellier si prendono spesso troppo sul serio.
Almeno io la penso così.

venerdì 25 maggio 2012

oggi vado e domani vedo

Ossia, oggi vado a Rovereto e domani vedrò la mostra (al MaRT) "Alice in Wonderland", magari poi torno e vi dico.


martedì 22 maggio 2012

tutto bene...

... anzi benissimo.

Il concerto di cui al post precedente ci è venuto proprio bene. Ce lo diciamo da soli, me ce l'ha detto anche il pubblico che è venuto a Corsico a sentirci (io, parlo tutto tronfio dicendo "noi" "noi", ma sul palco c'erano Lee e Rocco, io me ne stavo in fondo a proiettare immagini, per altro pure poche).

Il programma prevedeva di tutto: dalle sigle di Supergulp e Gli eroi di cartone alla Stripsody di Cathy Berberian, da brani tratti da telefilm, film, cartoni e musical, a canzoni di gruppi rock canadesi e reperti archelogici pescati nel repertorio delle nostre canzonette anni '60. C'era perfino una canzone originale di Rocco dedicata a Héctor Oesterheld, per dire.

Ma io resto infantilmente felice, anche per essere stato coinvolto in uno spettaolo che presentava una cover (cantata da Lee!) della canzone dei titoli del film dedicato nel 1976 alle Sturmtruppen.

Rocco e Lee durante una prova a casa mia [fonte]
Adesso sarebbe il caso di farlo girare un po' questo spettacolo. Vedremo di fare il possibile, anche se, si sa, noi artisti siamo così poco capaci di venderci!...

martedì 15 maggio 2012

stripsody!

Allora, a Corsico (MI) domenica alle 18:00 c'è un concerto e io ho scritto i testi.

Non nel senso che ho scritto i testi di tutte le canzoni che saranno cantate (per carità!) nel senso che, tra una canzone e l'altra, la cantante dirà delle cose che ho scritto io. Cose sui fumetti.


Procediamo con ordine: io ho questi due amici, Lee Colbert e Rocco Rosignoli, che cantano, suonano, arrangiano e a volte compongono pure. Abbiamo cominciato a far cose assieme grazie a Rosa Luxemburg e non ci si è più fermati. I due musici hanno fatto per conto loro un concerto in Scighera e, quando si è trattato di metter giù uno spettacolo che mescolasse fumetti e canzoni, sono rientrato in campo anch'io.

Per fortuna io ho dovuto fare poco, ché nello spettacolo più che altro si suona e si canta, con l'intento di presentare una raccolta di casi in cui il mondo dei fumetti ha felicemente incontrato quello  musicale: canzoni d’autore, canzonette, colonne sonore, sigle televisive, MUSICAL! (Lee adora il musical) e poi, a un certo punto, Rocco smette di suonare la chitarra e Lee esegue “Stripsody”, composizione per sola voce di Cathy Berberian, che noi non ci facciamo mancare nulla.

Per darvi un'idea di cosa stiamo parlando vi metto qui un pezzetto della partitura di “Stripsody”.


Ganzo no?

QUI la pagina della rassegna di cui lo spettacolo fa parte (c'è anche il programma scaricabile in PDF con le nostre biografie – parlare di sé in terza persona è sempre un po' strano).

QUI la pagina facebook dell'evento (mi hanno detto che ogni evento che si rispetti deve essere anche su facebook e io, diligentemente, ho fatto la pagina facebook dell'evento).

La pagina facebook può dare l'erronea impressione che io abbia un profilo facebook, ma in realtà non è vero, quell'andrea pasini sono sì io, ma il profilo è come se non esistesse, io su facebook non ci voglio stare.

Ma starò volentieri a Corsico domenica prossima!

STRIPSODY! IL FUMETTO DIVENTA MUSICA
Corsico (MI) – Sala la Pianta, via Leopardi 7.
Inizio spettacolo ore 18:00.

(non è così fuori mano come potreste pensare e, dimenticavo, è gratis!)

venerdì 11 maggio 2012

ciao, mi chiamo andrea...
... ho un problema di libri

citofono
io – sì?
citofono – sono portinaio...
io – sì?
citofono – qui c'è un po' di pacchi.
io – arrivo!


Ecco, diciamo che per qualche mese la terapia a scalare è andata bene poi stop.
È da un po' che ci sono ricascato.

Quelli sopra sono i pacchi arrivati oggi, sotto il loro contenuto (più qualcosina d'altro arrivato nei giorni scorsi). Non si tratta solo di novità, ché i libri da comprare là fuori possono essere usciti oggi o mesi o anni or sono, fa uguale. Il senso di gratificazione per me è uguale.


Niente, era solo un piccolo post per farmi bello col mio acquisto cronico e compulsivo di libri con le figure da cui proprio non mi riesce di guarire.

mercoledì 9 maggio 2012

dice...

Dice: "com'è che non scrivi più?"
Dice: "ma è morto 'sto blog?"
Dice: "ti ricordavo con più capelli"...
(ehm, questo però è un altro problema)

Il fatto non è che non scrivo più. Il fatto è che ho troppo da scrivere.

Ho appena chiuso una storia breve di Diabolik in cui il maledetto criminale s'arrampica su per il Torrazzo di Cremona a caccia di uno Stradivari.
Ho appena spedito a cantante e chitarrista i testi per uno spettacolo musicale che mischia musica, fumetti, musica colta e canzonette (si terrà a Corsico il prossimo 20 maggio) domani c'è la prima prova da me, ma i musici si son già portati avanti col lavoro.
Sono in ritardo con un soggetto in cui Eva Kant si dà all'ippica e con una sceneggiatura in cui Diabolik  fronteggia un giustiziere che quasi lo secca.

Sono in ritardo pure su un po' di altre cose che neanche mi va di nominare, da quanto sono in ritardo.

Questo per spiegare perché da queste parti è difficile che mi si veda (e non è che non mi dispiaccia, anzi, più non posso scrivere qui, più mi vengono idee a riguardo).

[fonte]
ah... quella cosa dei capelli me l'ha detta un'amica che non mi vedeva neanche da un mese e per la calvizie incipiente c'è chi mi consiglia lozioni di miglio e serenoa, mah...