Recent Posts

lunedì 11 aprile 2011

prove tecniche di picture book

Non so se ne faremo mai qualcosa, ma oggi pomeriggio mi sono visto con una mia amica di sei anni e abbiamo riparlato di una storia che, magari, prima o poi, potremmo anche realizzare, più probabilmente no.

All'epoca, la mia proposta è stata quella di inventare insieme una storia che rispettasse tre regole:

1. deve essere una storia di paura.
2. deve essere una storia che ha per protagonista un bambino o una bambina.
3. deve finire bene.

Per la paura abbiamo deciso di partire da un classico che vale un po' per tutti, un mostro, e da una cosa che invece vale in particolar modo per me e per lei, le analisi del sangue, che io son sempre stato fobico e lei pure (poi io da poco non son più così fobico, ma non è che non mi ricordo com'è).

E allora ne è nato un mostro che di notte visita un bambino e, con un'unghia lunghissima, succhia un pochino del suo sangue. Il bambino è terrorizzato e nessuno gli crede. E ha paura, perché quel mostro ritorna e rifà quella cosa.



Perché il mostro preleva il sangue del nostro terrorizzato protagonista?

Perché è un gourmet.
Farà una cena a casa del bimbo e lo offrirà in pasto ai suoi amici mostri, ma deve decidere bene come cucinarlo e con quali salse, perché ogni bambino ha il sangue di un sapore diverso e quindi le ricette vanno studiate ad hoc.
Per questo deve fare le prove.



La storia ha anche già un finale e un finalino. Manca un po' di quello che ci va in mezzo.
Però non sto qui a raccontarvi altro per non rovinarvi la sorpresa. Putacaso che poi lo facciamo sul serio.


Lei: ma poi facciamo un libro vero che lo vendiamo?
Io: se viene bene sì.
Lei: i soldi posso tenerli io?
Io: no, si divide.

9 commenti:

alsoit ha detto...

ahahahaha, il finale già di per sè è un romanzo!!!

Shapa ha detto...

Altro che te, devo prendre lezioni da lei :)

anonimo ha detto...

La cannuccia di serpente è geniale, sul serio.

Ilaria

403 ha detto...

alsoit – un romanzo che finisce male per me, se non sto attento :) 

shapa – ma infatti! Lei è la mia insegnante di disegno. Spesso prendiamo un foglio, lo dividiamo a metà e io devo copiare quello che fa lei, una cosa così:

[IMMAGINE]

e il disegno non è l'unica materia che la mia amica potrebbe insegnare (sia a me che a te).

ilaria – benritrovata! La cannuccia-serpente è ovviamente un'idea tutta sua (come lo sono le pulci al posto delle bollicine, che le pulci pizzicano decisamente di più delle bollicine).

8e49 ha detto...

bella l'idea di copiare quello che fa lei, devo provarci a casa :)

anonimo ha detto...

se fate il libro io ve lo compro

403 ha detto...

francesco – io a disegnare sono un cane, ma con la sua guida riesco a produrre anche manufatti gradevoli :)

chiara - nel caso. i soldi dalli a me... giusto per sicurezza...

anonimo ha detto...

Ciao Andrea, domani la mamma ti porta due ritratti, uno mio e uno tuo. Io però nel disegno ho i capelli e tu sei magro! E grazie per il nuovo DVD. Oggi ho preso la mia prima nota perchè pasticciavo il banco. Vado a nanna se no la mamma più feroce del mostrosiringone!!!

403 ha detto...

Ciao!
Allora domani pubblico qui i nostri due ritratti. Bene!

> Oggi ho preso la mia prima nota perchè pasticciavo il banco.

mmm... tutta colpa della tua mania dei disegni stupidi!

Dobbiamo sfogarci pasticciando i fogli quando siamo tra di noi, che le maestre questa cosa forse non la capiscono.