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lunedì 28 marzo 2011

titolo del post

Prima lapidaria frase del post
(a effetto, ma che non fa capire dove voglia andare a parare)

Seconda frase del post, molto più lunga e discorsiva della prima, in cui ci si aspetta che io espliciti il tema del post ma che invece ci gira intorno, menando il can per l'aia, senza affrontarlo davvero. Lascia intendere che io la sappia lunga a riguardo, ma ancora non chiarisce al lettore quale sia l'argomento che voglio trattare.

Ultima, breve, frase con cui chiudo il post.

(PS in cui, strizzando un po' l'occhio al lettore, mi guardo bene dal chiarire il tema ;-)

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Se non masticate l'inglese, leggetevi il prossimo capoverso (così, forse, capite di cosa parla 'sto benedetto post) e poi saltate pure in fondo e leggetevi il pezzetto sui PostSecret, ché, tutto il resto di questo post, è gravemente in inglese (e non fornisco traduzioni).

Ci sono idee che possono essere declinate in vari campi espressivi, l'idea di cui affastello qualche esempio in questo post riguarda frasi che parlano di loro stesse, ovvero riguarda parodie di un genere (dalla canzone da boy band, al manifesto programmatico, al trailer cinematografico per un film da oscar) i cui testi sono composti da frasi che descrivono il tipo di frasi che normalmente compongono i testi dei generi in questione.

Se non comincio con gli esempi mi sa che non ne esco fuori.

1.
L'idea di questo post parte da un post trovato su Socks (secondo me Socks vale la pena seguirlo, poi fate voi)
2.
A me il manifesto che descrive se stesso mi ha fatto venire in mente due cose: la prima è il trailer di un film (ma ve ne parlo per terzo) la seconda è una canzone di un gruppo vocale statunitense (ché i gruppi vocali sono un po' una mia fissa, lo sapete). Loro sono i DaVinci's Notebook (in realtà "erano", che purtroppo si sono sciolti da un po') e il brano s'intitola "Title of te song".

Ve lo metto in duplice versione: dal vivo (che a me fa più ridere perché ci sono i conduttori radiofonici che sghignazzano in primo piano) e da disco (che è musicalmente più curata e, soprattutto, si coglie di più l'intento parodistico rispetto a certi brani da boy band). Nel secondo filmato ci sono anche le parole.


Anche di questa parlò, tempo fa, Socks (ma io già la conoscevo :) in quel post trovate il testo della canzone.

3.
Il trailer di cui dicevo è questo, ovverosia il trailer (la ricetta del trailer) del film che voglia assolutamente vincere l'oscar. In meccanismo è il medesimo.


Da notare come tra i commenti a questo video su youtube (così come a quelli dei DaVinci's Notebook) ce ne siano molti del tipo "commento che si crede spiritoso, ma non lo è". Questa cosa è contagiosa.

4
Infine, tornando alle parodie musicali, ma spostando un filo il tiro (passando a: testi parodistici che prendono in giro i testi originali, prendendo in giro loro stessi) mi sono venute in mente due cover di Weird Al Yankovic (altra mia fissa).

Weird Al rifà una canzone del compianto George Harrison con un testo il cui unico argomento è la pochezza di sé medesimo e quindi rifà il più grande successo dei Nirvana (scritto dall'anch'egli compianto Kurt Cobai, mmm, se Weird Al non avesse fatto decine di altre cover verrebbe da pensare che porti sfiga). Nel caso dei Nirvana il testo riguarda la scarsa comprensibilità del testo in questione.


Qui il testo di "(This Song's) Six Word Long".


Traduco dalla wiki: «Dave Grohl dei Nirvana ha dichiarato che la band ha pensato di "avercela fatta" quando Yankovic ha registrato "Smells Like Nirvana", una parodia della hit della band grunge "Smells Like Teen Spirit". Nel suo special "Behind the Music", Yankovic ha detto che quando ha chiamato il frontman dei Nirvana, Kurt  Cobain, per chiedere se poteva incidere una parodia della canzone, Cobain gli diede il permesso,  poi si fermò e chiese: "uhm... non è che è sarà sul cibo, è vero?"  Yankovic ha risposto: "no, sarà su come nessuno capisce i vostri testi"».

Qui
il testo di "Smells Like Nirvana".


ADDENDA del 27/02/13:
The Title Poster e il suo trailer

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PostSecret – Questa settimana mi sono un po' riconciliato coi segreti postali ricevuti e scelti da Frank. Nessuno ai miei occhi brilla particolarmente, ma nel complesso mi pare che la media sia buona.

Ciò detto, the winner is...



L'unica cosa che ho provato,
è stato freddo.
Mi spiace papà.

Il nome del file dell'imagine è:

onback.hewenttocollegetopreachaboutsomethinginevercouldbelievein.imsorry.jpeg

ossia: sul retro. lui venne al college per predicare qualcosa in cui io non potrò mai credere. mi spiace. jpeg o qualcosa del genere. Frank si diverte a fare cose così.

Di PostSecret la prima volta ho parlato qui.

segreti della settimana (82)

5 commenti:

anonimo ha detto...

Non so se siano la stessa cosa che intendevi tu ma ho qui due o tre esempi: i primi due "canterburyani" (le metacanzoni erano una loro specialità) e il terzo no ma nenanche così lontano.

Hatfield and the North:






LICKS FOR THE LADIES
Words by Pip Pyle, Music by Richard Sinclair



 



Now it's time to finish your wine -
try to sing a sober song after all that din
And even though we may be having quite a laugh,
bashing bass and drums is really rather daft
compared to harmonies - although they may sound twee,
they're really what my lady friend can relate to -
and her mate too...

Just in case you think it's a waste
In the end, choosing notes to see if they make friends
A D-sharp minor flattened 5th will go to C,
dotted crotchets usually divide by three
We don't really know now exactly what we mean,
still we had the gist of it till the chords changed...
...unexpectedly... an interesting thought came over me
I'd feel better somewhat wetter, drinking tea in the sea,
and dream of you - and your nice black knickers...





Matching Mole:






SIGNED CURTAIN
Words and Music
by Robert Wyatt



 



This is the first verse
This is the first verse
This is the first verse
This is the first verse...
And this is the chorus
Or perhaps it's a bridge
Or just another part
of the song that I'm singing

This is the second verse
Or it may the last verse
This is the second verse
Or it may the last one
And this is the chorus
Or perhaps it's a bridge
Or just another key change
Never mind
It doesn't hurt
It only means that I
lost faith in this song
'Cause it won't help me reach you...






Django Bates.

INTERVAL SONG
This is a minor second and
This is a perfect fourth
This is a major second and
This is a perfect fifth
This is a major sixth and
This is a minor sixth
Minor third
Minor third
Major third
Major third
Unison
This a major seventh and
This is minor seventh and
Here’s an augmented fourth and
This is an octave
That’s the Interval Song
That’s the Interval Song..



Ciao

a

anonimo ha detto...

Bel post: i metaqualcosa sono sempre interessanti; è solo per un eccesso di protagonismo che mi permetto di segnalare questo contributo fotografico (banale o geniale, non ho ancora deciso) alla causa:

http://nadanullaimages.blogspot.com/2010/06/another-example_2393.html
 

Milo

(non sono riuscito ad allegare la foto direttamente)

403 ha detto...

Grazie Alesandro!

E grazie anche a Milo!

anonimo ha detto...

a me ricorda un romanzo di italo calvino, se una notte d'inverno un viaggiatore...
 ciao,mauro.

403 ha detto...

Be'... anche quel libro di calvino è molto meta-coso...

ciao mauro!