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lunedì 28 febbraio 2011

la strategia delle camicie

Quando passi un'intera settimana davanti al computer a scrivere per lavoro (o ad aspettare, paralizzato lì, che arrivi "l'spirazione", è uguale) non è che riesci a sporcar casa più di tanto.

Allora io, temendo la maldestra e ingegnosa fatina brasiliana, ieri ho lavato una cifra di camicie così, almeno, domattina quella avrà parecchio da stirare.

Poi c'è da dire che pure i PostSecret di questa settimana non mi dicono un granché, e oramai mi sono convinto che sia colpa mia. Ma di questo riparliamo.



Ah, ogni tanto qualcosa di buono succede anche da queste parti. Stasera alessandro ha aperto la sua trasmissione a radio popolare con una cover dei beatles che non conoscevo, fatta da una band nata dalla fusione di un gruppo rock ungherese e un quartetto vocale femminile folk russo (ma con un cantante-chitarrista irlandese, sia pur trapiantato in ungheria) che si è messa insieme ad agrigento – in una notte stellata – nel 1989.


Baba Yaga – Back in USSR

12 commenti:

Shapa ha detto...

Questa la conosco anch'io :)

403 ha detto...

Io no!
L'ho scoperta solo ieri notte, e se non era per alessandro sarei vissuto nell'ignoranza chissà ancora per quanto.
Però, anche tu sei un po' un carognetta, la conoscevi e te la tenevi tutta per te, e tenevi me nell'ignoranza (che, come m'insegni, è sudditanza)...

:-P

Shapa ha detto...

Ma vuoi mettere il piacere della scoperta alla radio :)

403 ha detto...

Be' c'è da dire che alessandro (achilli) è stato un figo, perché ha aperto la trasmissione con quel pezzo senza annunciarlo e l'attacco del pezzo tutto sembra ma non certo una cover dei beatles, e così quando arriva la voce di lui... BAM!... scopri di essere dentro un'esecuzione di Back in USSR.

(ma non so ancora se ti ho perdonato)

anonimo ha detto...

Grazie, grazie, troppo buono!
E poi fa piacere sapere che quando trasmetti c'è una persona che ascolta e coglie e tutto.
Io stesso ho scoperto quella versione solo qualche giorno fa e anch'io se non fosse stato per il bellissimo ciclo di Joe Boyd a Resonance Fm "sarei vissuto nell'ignoranza chissà ancora per quanto". E Joe Boyd l'aveva scoperta ascoltando alla radio Charlie Gillett.
Perciò è bello che, volendo io proseguire la catena, abbia trovato almeno te che a tua volta hai aggiunto un anello (e ulteriori dettagli: il cantante-chitarrista irlandese trapiantato in Ungheria, la notte stellata ad Agrigento, l'anno) che né io né Boyd avevamo detto...
Esiste anche un video su Youtube ma la versione non è esattamente la stessa: è dal vivo ed è da vedere per le facce delle cantanti ma poco dopo l'inizio -- a differenza che nella versione in studio che abbiamo proposto noi -- entrano tastiere, batteria, basso ecc. e tutto diventa più banalmente rock.
Tu hai capito quand'è stato inciso il brano? Boyd diceva prima del crollo del muro per una cassetta della Deutsche Schallplatten di cui forniva pure il numero di catalogo (3056-4) ma io ho trovato solamente la versione cd del 1992 con il medesimo numero di catalogo (fatta eccezione per il -4 finale che, come in tutti i cd, è -2).
Vorrei infine rassicurarti: non è proprio colpa tua se da un po' di tempo i PostSecret non ti dicono un granché. Anzi! Io non volevo dirtelo perché mi pareva che ci tenessi molto ma a me non hanno (quasi) mai detto granché, tanto che l'unica consolazione per la tua (pur quasi finta) "sospensione delle trasmissioni" era proprio non vedere più i PostSecret : figurati quanto sono stato contento quando ho visto che erano invece l'unica parte del tuo blog non sospesa!
Ciao
a

403 ha detto...

Ale sono di fretta, dei postsecret se ne riparla, l'uinca bio che ho trovato dei Baba Yaga me li dà formatisi - causa incontro fortuito - in sicilia nell'estate dell'89, se fosse fededegna sarebbe impossibile che abbiano inciso qualcosa prima di allora.

La catena continua, io sono stato ribloggato da pensieri spettinati che, a sua volta, è stato ribloggato da batchiara (che, a naso, hanno entrambi parecchi più lettori di me, quindi evviva!)

anonimo ha detto...

Ewwiva davvero. Mi piace questa cosa della catena: è una catena che sta alle catene di sant'antonio come il circolo virtuoso sta al circolo vizioso.
E, sì, immagino che Boyd ricordasse male la data d'incisione, benché tecnicamente -- se si sono formati nell'estate 1989 -- avessero tutto il tempo di registrare la canzone o la cassetta (e di pubblicarla) prima della caduta del muro, che com'è noto avvenne il 9 novembre 1989.
Ciao
Alessandro

403 ha detto...

La cassetta del 1989 resta un mistero...

La versione di Back in USSR con gli strumenti che entrano a metà ho scoperto che l'hanno fatta anche da studio, nel disco del 1999, "Secret Combination" (ed è deludente pure lì).

Quanto ai PostSecret, non mi sembra che tu mi dica cose rassicuranti.

Rassicurante sarebbe stato dirmi: "anche io adoravo i PS, e di recente sono proprio peggiorati"... ma se mi dici che a te i PS ti hanno sempre fatto un po' cagare come potrei sentirmi rassicurato? Certo, nella tua visione per anni mi sono appassionato a una cagata e adesso comincio, finalmente, a vedere un po' di luce. Ma, anche fosse, l'idea di essermi appassionato per anni a una cagata non mi rassicura più di tanto.

mmm...

anonimo ha detto...

Non necessariamente a una cagata: magari semplicemente a una cosa che a me non diceva granché.
a

403 ha detto...

ok, ma ancora non vedo dov'è l'aspetto rassicurante :-)

anonimo ha detto...

Nel fatto che non sia colpa tua se non ti dicono un granché

403 ha detto...

A uso di alessandro, aggiorno qui la catena di Back in USSR:  il pezzo di pensierispettinati è stato rithumblerato da Hneeta che, a sua volta, è stato ri-rithumblerato Notizie veloci.