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martedì 4 gennaio 2011

datemi un martello...

La prima volta che l'ho sentita suonava grossomodo così "quando sei un martello, tutti ti sembrano dei chiodi". Una frase dall'incedere proverbiale che, ragionandoci un minimo, dice una grande verità.

Non mi ero mai posto il problema né della sua dizione corretta, né della sua origine (che, quando si tratta di parole e frasi è vero che tendo a farmi domande di ogni tipo, ma mica sempre sempre).
Poi questa frase mi torna in mente un paio di settimane fa riguardo a uno di quei tanti, bei, post che non scriverò (quantomeno non presto) cui accennavo l'altro giorno. E visto che io quei post qui nel blog non li scrivo, ma dentro la mia testa sì, ecco che si è rivelato indispensabile scoprire com'è che sta la questione del martello.


A una prima ricerca la citazione mi perde un po' di fascino ma si fa più immediata nel suo significato: "per un uomo con un martello tutto assomiglia a un chiodo" o più prosaicamente "se il nostro solo strumento è un martello, ogni problema assomiglierà a un chiodo da battere". Prime attribuzioni trovate: Mark Twain, Jane Fonda e Bill Gates (mai, mai, mai fidarsi di internet se non siete un po' sgamati, è un consiglio).

Poi, cercando meglio, salta fuori la verità, si tratta di quella che gli studiosi chiamano legge dello strumento, che evidenzia come l'eccessiva familiarità con strumenti consolidati tenda a deformare la nostra percezione dei nuovi problemi o, comunque, a influenzare il modo in cui cerchiamo di risolverli.
Il concetto è stato espresso dal filosofo Abraham Kaplan (è lui che parla di legge dello strumento) in suo libro del 1964 in questa forma: "dai a un ragazzino un martello, e lui troverà che tutto ciò in cui s'imbatte ha bisogno di una martellata" ma la citazione più diffusa a riguardo si deve a un altro Abraham, lo psicologo Abraham Maslow, ed è tratta da un libro del 1966: "penso che si abbia la tentazione, se l'unico strumento che si ha è un martello, di trattare tutto come se fosse un chiodo" (per entrambi la mia fonte è il wiktionary che, spesso, è accurata).

Risolta la questione io però continuo a preferire la frase che mi ricordavo io: "quando sei un martello, tutti ti sembrano dei chiodi" certo, fa molto più John Rambo che non Abraham Maslow e credo sia per questo che mi piace di più.

Restando sempre in zona martelli ma virando decisamente la rotta, chiudo il post con la canzone che – in un certo qual modo – gli dà il titolo.

Gioiosa canzone pacifista e anti segregazionista, scritta da Pete Seeger: If I Had a Hammer è stata, negli anni, incisa da numerosi artisti. Le due versioni più note sono forse quella di Trini Lopez  (1963) e del trio Peter, Paul and Mary (1962): 


Della canzone esiste una notissima "traduzione" italiana, grande successo del 1964 di Rita Pavone. Di per sé una canzone anche divertente ma, confrontando testo e intenzioni con l'originale, passa un po' l'allegria.


Insomma da "I'd sing out love between my brothers and my sisters""un colpo sulla testa a chi non è dei nostri e così la nostra festa più bella sarà"...

imbarazzo...

5 commenti:

anonimo ha detto...

Era piuttosto punk, Rita…

403 ha detto...

Be' a suo modo era surf, antenato del punk...

403 ha detto...

Uno tiene i post nella testa invece di mettersi lì, raccogliere e verificare il materiale relativo, scriverli e pubblicarli. E un po' se ne dispiace pure...

Però è anche vero che quando uno fa un post (piccino picciò e superficiale superficià, siam d'accordo, ma comunque) che potrebbe aprire un breve dibattito epistemologico su come molte discipline siano esposte al rischio di errori sistematici a causa della naturale predilezione dell'uomo verso gli strumenti consolidati.

O, in via subordinata, un ampio dibabttito culturale, su come spesso (specie negli anni '60, ma non solo) gli stimoli politici e culturali presenti in molti prodotti popolari angloamericani, una volta giunti in italia venivano, in qualche modo, "normalizzati".

Per tacere del frivolo argomento "erronee attribuzioni che si trovano in giro per l'internet"...

E invece l'unico commento che questo post ha ottenuto è stato: "Era piuttosto punk, Rita…"

E poi dice che uno si butta a sinistra!
Se va avanti così, io... non so...

(e meno male che quel commento c'è stato – grazie Ipo! – che altrimenti il post finiva nel mucchio di quelli no-comment – come gli spassosissimi filmati di Hellzapoppin' e degli Avalanches – ed era anche peggio)

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Disclaimer: questo non è uno sfogo vero, questo commento è scherzoso, che mica ho bisogno di Abraham Maslow per capire che tipo di lettori mi sono coltivato fin qui :)

katiuuuscia ha detto...

non tieni che fà, vero 403? comunque è vero, il mezzo non è mai neutrale

403 ha detto...

non tieni che fà, vero 403? 

katiù, fosse vero!!!