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mercoledì 19 gennaio 2011

cultura e pistole

Certo che a tenere un blog s'imparano un sacco di cose (a tenerlo come lo tengo io, intendo) quella che ho appena scoperto (verificando un paio di dati per il pezzo con cui penso di buonanottarvi tra un poco) è che una famosissima frase di Goebbels non è di Goebbels e non è neanche quella frase lì precisa.

«Quando sento parlare di cultura metto mano alla pistola.»

La frase precisa dovrebbe essere "quando sento la parola cultura..., tolgo la sicura alla mia Browning!" ("Wenn ich Kultur höre ... entsichere ich meinen Browning!") e la dice il personaggio di un'opera teatrale del poeta e drammaturgo nazista Hanns Johst.

Che di suo Goebbels era anche uno che amava l'arte e ne vantava pure una certa qual conoscenza.

Certo che a tenere un blog s'imparano un sacco di cose ma, come annunciato, io 'sto blog per un po' lo mollo. Ho anche capito quando: le trasmissioni verranno sospese lunedì 24 gennaio.

6 commenti:

stefanone ha detto...

la migliore frase di goebbels era "una bugia raccontata mille volte diventa verità" o qualcosa di simile.
che trasmissione comincia il 24 gennaio?

403 ha detto...

La trasmissione del sapere attraverso altre forme che non siano questo blog...

(ehm... anche la tua citazione me la danno per falsa)

Ciao Ste'!

ehvvivi ha detto...

cosa ci fa qui stefanone?
'sto posto mi perde in classe, eh
(andre', non far caso, io e stefano litighiamo da quasi 8 anni, è il padre della mia ultima figlia - e non mi passa gli alimenti - ed ha perfino passato un capodanno alla mia tavola)

403 ha detto...

Stefanone qui è di casa, è presente nel mio blogroll passivo da tempo immemorabile, per dire.

anonimo ha detto...

Nel Disprezzo, edizione italiana (notoriamente massacrata e rimontata) di Le mepris di Godard, c'è il dialogo che segue.

Produttore: «Quando sento la parola cultura tiro fuori il libretto degli assegni». [rivolgendosi alla segretaria] «Vieni qui».

Fritz Lang [nella parte del regista]: «Anni fa, anni lontani e terribili, per la stessa ragione i nazisti estraevano la rivoltella invece del libretto degli assegni. Bah…».

Ciao

Alessandro

403 ha detto...

Sono un pusillanime, tra un libretto degli assegni e una rivoltella preferirei dover fronteggiare un libretto degli assegni.

(d'altronde non potendosi dire che faccio "cultura" forse non mi troverò a dover fronteggiare né l'uno, né l'altro)