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lunedì 6 dicembre 2010

tutti i bambini sono artisti...

Io lo avevo già capito da anni che sto un po' fuori dal mondo, che per scoprire cosa succede dietro casa mia lo devo leggere sui blog americani (lo spiegato anche qui).

Ecco, oggi ho saputo che l'anno scorso è stato pubblicato un libro parecchio interessante, qui in italia, e lo devo scoprire – un anno dopo – leggendo il blog (questo) di una designer svizzera che vive a new york (e che ha saputo del libro da un sito, olandese, di uno che lo ha trovato a parigi e lo vende).
Da questa scoperta è nata l'idea del presente post che mi ha portato (come relazionato nella mia entrata precedente) a cercare in internet immagini e notizie che avevo qui, a pochi metri dalla mia scrivania.
Mah...


(il vero post inizia dopo il continua, che metto perché è un post molto illustrato, con molte cose come questa qui sopra, e occupa un sacco di spazio – ma è di poche parole)

Tutto comincia con la scoperta da parte mia, tre anni e mezzo fa, del Dave DeVries' Monster Engine: un libro, un ciclo di conferenze e una mostra.

L'idea è di una semplicità geniale: si prende un bambino e gli si fa disegnare un mostro, dopodiché si dà il disegno a un illustratore professionista, anzi a più illustratori professionisti, e si fa loro reinterpretare quel disegno lì.


Un anno e mezzo dopo, grazie a ffffound! trovo qualcosa che gli assomiglia parecchio, però questa volta i mostri vengono realizzati in tre dimensioni, con lana, stoffa e imbottiture e vengono fatti pupazzi, costumi e installazioni (e non sono solo di mostri, in realtà, di un sacco di altre cose).
Si tratta del lavoro di grecolaborativo il laboratorio familiare della famiglia Greco, californiani, padre, madre e due bambini (ma accettano commissioni anche da disegni di altri bambini).

Il loro sterminato archivio su Frickr lo trovate qui.


E arriviamo così al libro che ho scoperto oggi grazie a Swiss Miss che lo ha trovato un paio di settima fa tra le cose trovate da James a parigi (ma che è uscito l'anno scorso e, almeno parte delle delle illustrazioni contenute, erano già state in mostra a bologna nel 2005).


Si tratta di "Potente di fuoco" (Mondo Infoshop, 2009) lavoro firmato congiuntamente da Leonardo e da Ericailcane, che sono poi la stessa persona.
Ma andiamo con ordine: Ericailcane è un giovane artista bolognese (graffitaro, illustratore, aimatore, regista di video), capita che i suoi genitori abbiano conservato un po' di disegni di quando era piccino, venti anni dopo glieli fanno vedere, lui li piglia su e li ridisegna. Il lavoro esce quindi a doppio nome: Leonardo (che è come si firmava nel 1985) e Ericailcane (che è come si firma vent'anni dopo).
Insomma, un'opera a quattro mani, tutte e quattro della stessa persona ma con due di queste che sono mani cucciole (il booktrailer del libro è qui).

A me "Potente di fuoco" ha ricordato un racconto di Borges ("L'altro" pubblicato nel 1975 ne "Il libro di sabbia"), in cui l'autore si ritrova seduto su una panchina accanto a se stesso molto più giovane, un fuggevole incontro, una conversazione impossibile. E anche Ericailcane si è trovato, vent'anni dopo, a conversare (a duettare) con se stesso bambino (un po' come Natalie Cole che nel '91 duettò con la voce di suo padre, Nat King Cole, proveniente dal 1961 cantando "Unforgettable" operazione poi ripetuta un paio di anni dopo con "When I Fall In Love").


A proposito di disegni a quattro mani, di cui due cucciole, e di padri e figli che duettano, non posso non ricordare un lavoro del 1969 fatto da Roland Topor su disegni di suo figlio Nicolas, di cui io vidi gli originali nel 1986 (ne parlavo, per l'appunto, nel post prima di questo).

Si tratta di una serie di disegni a doppia firma, padre e figlio, e a guardarli mi pare di poter dire che il piccolo Nicolas abbia fatto realizzato la figura ritratta, mentre Roland gli ha poi dato spessore col tratteggio.
Le immagini ve le scansiono dal catalogo della mostra milanese del 1986. Ho anche provato a vedere se esiste una specifica pubblicazione in commercio per questi disegni, mi pare pure di averla trovata, ma solo in polaccco ("Połamany ludzik" edizione del 1995 che, a giudicare dalla doppia firma e dalla copertina, sembra proprio essere ciò che cerco ma, miseriaccia, è in polacco! Metti che oltre ai disegni ci sia anche una storia, che Topor era pure romanziere, quello).

(clicca per ingrandir)


Tutti i bambini sono artisti, diceva Picasso, il problema è rimanere artista una volta che cresci.

8 commenti:

anonimo ha detto...

interessantissimo; in effetti l'universo infantile è una ricchezza che il più delle volte si finisce per perdere, se non rinnegare

403 ha detto...

io, per esempio, rispetto al disegno ho perso qualsiasi capacità... su di me picasso aveva del tutto ragione.

ciao niente!

anonimo ha detto...

grazie andrea, quando posti queste cose è una goduria

403 ha detto...

grazie a te chiara!

anonimo ha detto...

(solo oggi ho recuperato la lettura/visione di questo post) davvero bello, Andrea :-)

403 ha detto...

Ci sono molte differenze tra i post e i vasetti di yogurt, a mio modo di vedere, una di queste è che i post non scadono (e in un giorno non scadono neanche gli yogurt, a ben vedere).

Ciao Laura! Grazie.

anonimo ha detto...

ma bello davvero! su di me picasso, non ha mai avuto effetto in questo senso :D

claire

403 ha detto...

Ciao Claire, ben ritrovata!
Grazie!