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giovedì 2 settembre 2010

Odio le state

Odio le state e più
Quelle che un bacio no
Quelle che sì e poi no
Quelle che chiama tu
Quelle che se ti va
forse le trovi al Pois*.

Odio le chissà se
(poi sai che tutti sa)
Quelle che chissà chi
crede sia suo papà
Quelle che del tu dà
a tutti a tutte età.

Odio le cambio look
Quelle che solo rock
Quelle col taglio shock
tutti i samedi al Plastic**
Quelle che quando fuck
vuol sempre e solo Bach.

Odio le un po' retrò
tutte fri fri e fru fru
Quelle mio Dio non so
Quelle va be' fa' tu
Quelle che a notte no
non torno col metrò.

Odio le ho letto che
Quelle koinè agorà
Quelle che genio è
specie per la sua età
Quelle tutte cioè
cioè quelle come te.

di Gianni Micheloni
uno dei quattro del gruppo "Bufala Cosmica" la poesia è tratta da "Rime Tempestose" (Sperling & Kupfer, 1992)

* locale milanese di tendenza, anni '80.
** discoteca milanese di tendenza, anni '80, '90...

QUI altre tre poesie di Micheloni, monovocaliche, tratte dal medesimo libro, io sono particolarmente legato a "I Ciclisti" – "Vidi i ciclisti / in bici sì vivi, / li vidi tristi / di bici privi [...]" – all'epoca avevo anche pensato di scriverne un seguito ("I Ciclisti Bis") mi appuntai anche un po' di versi, ma poi non lo scrissi.

5 commenti:

403 ha detto...

Visto che dei link esterni non v'è certezza (e che nella versione linkata ci sono un paio di errori):

Vidi i ciclisti
in bici sì vivi
li vidi tristi
di bici privi.

Vidi i ciclisti
di giri in giri
dirsi i difficili
«Ci si ritiri».

Rividi i mitici
ripidi clivi,
i visi tipici
di bimbi schivi.

Vidi i ciclisti
sfiniti, vinti
li vidi irrisi
in bici, spinti.

I divi vidi
di dì finiti
cinti di mirti,
intimiditi.

Li vidi lividi
di gin intrisi
dirti i bisticci
i tifi divisi

i fischi, i gridi,
i miti, i lividi,
gli sprint, i brividi,
i tiri viscidi
di Giri mitici.

Mi dissi: scrivi,
scrivi di bici,
scriviiiiii, mi dissi!

Di bici scrissi.

Menzinger ha detto...

Divertenti gli omovocalici!

alsoit ha detto...

ahahhahahah, un genio! Questa è la poesia che mi piace (dopo John Donne. John Donne l'ho rammentato tanto per fare l'intellettuale, come hai detto giustamente in qualche post fa)!

viadellaviola ha detto...


ah io la so!
una volta uno cercava questo libro che non si trova più e allora si è rivolto a me che io quando ero disoccupata dalla libreria passavo il tempo a cercare libri introvabili alla gente. e allora ho fatto la detective e ho trovato il numero di telefono di Ardemagni che purtroppo non ha potuto mandarmi la sua unica copia, la sua seconda unica copia ce l'aveva sua mamma e gli pareva male prenderla e mandarmela. allora ha fatto le fotocopie e me le ha mandate. io me le sono tenute. però ho fatto le fotocopie delle mie fotocopie e le ho mandate a quello che le aveva chieste.
ho finito.
ciao.

403 ha detto...

viola, io un tempo frequentavo ardemagni (che capitava di fare radio assieme) e anche un po' micheloni (che anche lui a volte faceva radio in quella radio lì) quel libro lì ce l'ho dedicato da tutte e quattro le bufale... son soddisfazioni (ardemagni e micheloni, posso garantire che oltre a essere persone d'ingegno erano anche persone piacevoli e carine – e immagino lo siano tutt'ora, anche se non ci frequentiamo più :)

alsoit, come dicevo in un altro commento a me la poesia in quanto tale mi fa un po' vomitare, quindi le poesie che posto qui devone essere parecchio ganze!

carlo benvenuto! I testi monovocalici possono essere niosissimi, sterili esercizi ginnico-lessicali, se però si è bravi possono venir fuori cose molto gustose.