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martedì 24 agosto 2010

perché il pomodoro non dorme?

Spari scopre che quello che, ai nostri tempi, nei campetti di calcio milanesi, si chiamava "fare il veneziano" a Viggiù si chiamava "fare il milanese" e si chiede: come si dirà a Venezia?

Tutto ciò a me ha fatto venire in mente l'insalata russa che, secondo alcuni storici della lingua, qui da noi si chiamerebbe così per via del fatto che la Russia è, storicamente, un casino (d'altronde un tempo il termine "Russia" da noi era sinonimo di caos, confusione, ora è un modo di dire andato un po' in disuso, un po' come "fare un 48"). Però in Germania esiste un piatto analogo chiamato “italienischer salat” (perché l’Italia è, storicamente, un casino). E a me verrebbe da chiedermi chissà come chiamano la macedonia in Macedonia? (che l’etimo è analogo all’incasinata insalata russa o italiana che dir si voglia).



Poi mi è venuta in mente la lue, ossia la sifilide, un tempo detta “mal francese” qui da noi (ma anche in Spagna, Germania e Inghilterra), “mal napolitain” in Francia ma - mi dice il solerte google - anche "mal spagnolo" in Portogallo e Olanda, "male inglese" in Scozia, "mal tedesco" in Polonia e "mal polacco" in Russia, in una turbinosa girandola di pregiudizi medico-sanitari e antipatie di confine.

Stesso discorso per le barzellette. Le stesse identiche barzellette che si raccontano in Francia sui Belgi, si dicono sui Polacchi in Germania e negli Stati Uniti (dove però, alcune, vedono invece protagoniste le ragazze bionde), quelle medesime battute vengono poi riciclate in Svezia sui Finlandesi, in Inghilterra sugli Irlandesi e così via... unica eccezione: noi.
Da noi quelle sono le barzellette sui carabinieri.

16 commenti:

Shapa ha detto...


Parzialmente OT.
Barzelletta belga:
Perché gli elefanti hanno le zampe larghe?
Per spegnere le anatre in fiamme.
...
...
...

Magari è un gioco di parole che si è perso con la traduzione, magari la capiscono tutti tranne me, magari il Belgio è popolato da anatre in fiamme con elefanti al seguito. Ma!

403 ha detto...

Shapa, credo che sia come nel telegrafo senza fili, alla fine a te è arrivata solo metà barzelletta, intera credo faccia più o meno così: "perché le anatre hanno le zampe palmate? per spegnere gli incendi...  e perché gli elefanti hanno le zampe larghe? per spegnere le papere in fiamme!"

Shapa ha detto...

Effettivamente così ha un senso :)

anonimo ha detto...

Tiro a indovinare, perché il francese io lo so per ridere, ma potrebbe essere un gioco di parole fa "flamant" (fiammanti, in fiamme) e "flamand" (fiammingo)? "Pour éteindre les canards flamants-flamands", ammettendo che la barzelletta la raccontino i belgi francofoni. "Canard" è anche la "stecca", la nota falsa.

Non fa ridere neanche così, però.

Ipo

403 ha detto...

Spero si riderà stasera con le due musichine che ho scelto per dare la buonanotte (ossia, io riderò di certo, così spero per voi)

anonimo ha detto...


Tu pensi che i tuoi lettori ridano con te, e invece ridono di te.

Ipo

captcha: butjad

403 ha detto...

Di sicuro è più facile che i miei lettori ridano con buscaglione piuttosto che i tuoi ridano con lennie tristano (come anche il nome lascia arguire)...

:P

anonimo ha detto...


gnegnegné

pisja

anonimo ha detto...


a parte che adesso come adesso ci ho su il bughi vughi

gip

alsoit ha detto...

Mi sono sempre chiesta cosa fosse il mal sottile. Sempre letto nei romanzi ottocenteschi e mai avuto voglia di andare a vedere sul vocabolario (e nemmeno di utilizzare google).
Sono OT lo so, ma sono troppo stanca per rimanere nei binari.

ehvvivi ha detto...


dall'insalata russa alla sifilide mi pare un bel salto.
e quelli che fuman tanto, in turchia, come li appelleranno?

403 ha detto...

vivi, ottima domanda!

alsoit, ma sei proprio pigerrima! Bene, ammiro sempre chi lo è più di me. Il mal sottile è la tubercolosi, detta anche tisi. I mie lettori più affezionati sanno che ne morì walter, fratello di mia nonna.

Ipo, è inutile che adesso cerchi di fare il frufrù col bughivughi, al solo scopo di tenermi testa, io ho appena pubblicato l'appassionata di jannacci, dai non c'è storia!

anonimo ha detto...

Un altro esempio (per tornare a tema) è la mortadella, che a Milano e dintorni (forse tutta la Lombardia?) si chiama bologna.
Quanto a "russia" usato come "sinonimo di caos, confusione", c'è un verso di una canzone degli Stormy Six (scritto da Umberto Fiori, che ama particolarmente certi modi di dire semidesueti):
"Nel tunnel dove piazza Duomo
diventa tutta più sonora
è bello perdere del tempo
in una russia da non dire:
stanno lì a parlare
tutti insieme
e si aiutano in tanti
con le mani.
Tu li stai a sentire
delle ore
con l'aiuto soltanto
di un cappello da signore"
(Stormy Six, "Al volo", L'Orchestra 1982)

Ciao

Alessandro

anonimo ha detto...

Scusate, volevo dire:
Stormy Six, Piazza degli affari, in Al volo, L'Orchestra 1982
a

403 ha detto...

Ale sono settimane che voglio postare qui "cosa danno" (assieme a "uccellin dal bosco" dei picchio dal pozzo e "la fuga al polo" dei mamma non piangere) magari dopo questa tua dotta citazione è la volta buona che lo faccio! Grazie.

anonimo ha detto...

Cosa danno è un buon pezzo, ancorché non il migliore degli Stormy SIx, e Fuga al polo è un buon esempio (che per quale qualche motivo mi è sempre parso vicino a Jannacci, anche se in realtà non c'entra nulla) della vena surreale dei Mamma non piangere. Invece ho sempre considerato Uccellin dal bosco al di sotto della media dei Picchio dal pozzo.

Ciao

a