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sabato 21 agosto 2010

novantanove anni fa

Successe esattamente novantanove anni fa e le cose andarono così: Vicenzo Peruggia era un imbianchino decoratore italiano immigrato a Parigi. Saltuariamente lavorava presso il Louvre. Il 21 agosto 1911 era un lunedì, giorno di chiusura settimanale del museo, e per lui portare a segno quello che fu definito “il furto del secolo” fu semplicissimo. La mattina molto presto entrò nel museo senza essere notato da nessuno, staccò la Gioconda dalla parete e, tranquillamente, se ne usci da una uscita di servizio.



La Gioconda all'epoca non era certo famosa come adesso, ma per le autorità furono comunque cazzi. Per due anni la polizia francese la cercò – inutilmente – ovunque, mettendo sotto sopra la capitale, interrogando decine e decine di persone, fermando collezionisti, artisti (come Apollianaire e pure Picasso, che per la Gioconda si fece cinque giorni di galera) e temendo complotti internazionali (in particolare orditi dall'impero germanico). In tutto quel tempo la Monna Lisa rimase impacchettata nello sgabuzzino del piccolo appartamento dell’imbianchino, non troppo distante dal Louvre.
Peruggia era convinto che il capolavoro di Leonardo da Vinci fosse stato sottratto all’Italia come bottino di guerra durante del guerre napoleoniche, ma si sbagliava. Monna Lisa era arrivata in Francia già nel Cinquecento assieme al suo autore. Leonardo passò in Francia gli ultimi anni della propria vita e la Gioconda fu regolarmente acquistata dal re di Francia che la pagò pure bene.

Quando il ladro contattò un antiquario di Firenze per trattare la “restituzione” all’Italia del dipinto, lo aspettò un’amara sorpresa: prima venne accertato che il dipinto fosse proprio quello autentico, poi Vincenzo Peruggia fu arrestato, infine il quadro venne restituito al Louvre. Però il tribunale di Firenze si dimostrò clemente: non concesse l’estradizione alla Francia e condannò il ladro patriota a poco più di un anno di prigione.



Tutto questo trambusto alla Gioconda non fece male neanche un po’. Anzi: non solo il quadro non venne danneggiato (pur avendo fatto il viaggio Parigi-Firenze in terno, nascosto in una semplice scatola) ma grazie ai tantissimi articoli che i giornali di tutto il mondo dedicarono prima al furto e poi al ritrovamento, il ritratto di Monna Lisa divenne il quadro più famoso del mondo. Fama che dura tutt'ora.



L'altro giorno ho comperato in una libreria dell'usato un libro fotografico sulla storia della foto giudiziaria. I testi sono lacunosi a dir poco, ma le foto sono forti, tante e ben riprodotte. C'è anche quella del Peruggia e allora mi sono ricordato che ne avevo scritto, qualche anno fa, per un mensile per ragazzi. Mi sono riletto la storia a fumetti che feci con Lorenzo e l'articolo che scrissi e così ho scoperto che oggi sarebbe stato il centenario meno uno dell'episodio. È per questo oggi si parla solo di Gioconde, qui.

2 commenti:

alsoit ha detto...

dunque un eroe patriota di altri tempi

403 ha detto...

Nelle sue intenzioni credo di sì.
Viva l'Italia!