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sabato 31 luglio 2010

Gerald McBoing-Boing


venerdì 30 luglio 2010

"un'aurora boreale senza precedenti"

Friday Prejudice è un luogo necessario. Da anni Kekkoz recensisce tutti i film in uscita nelle sale italiane, la settimana stessa di uscita. Quasi sempre senza averli visti prima. Pre-giudizi basati sulla carriera di chi lavora al film, sulle recensioni lette, sui trailer e le sinossi (questo per i film per cui Kekkoz ha voglia di sbattersi, altrimenti per un buon pregiudizio può bastare anche solo il cartellone del film). Ma soprattutto pregiudizi basati sul fatto che Kekkoz la sa.
Da anni lo seguo e, con gli anni, ho imparato dove i nostri gusti convergono e dove possono differire. Insomma, Friday Prejudice per me è uno strumento utile e divertente (come a dire "è buono e fa bene").

Nei pregiudizi di questa settimana (ridotti all'osso dall'usicta di due sole pellicole) c'è un'importante iniziativa: il premio Maccio Capatonda dell'anno, dedicato al peggiore trailer italiano. Kekkoz ha selezionato un sporca dozzina di prossimamente (tutti visibili senza spostarsi dal post) e volendo li si vota nei commenti.

Io ho già votato. Voi fate come credete (ma se avete poco tempo guardatevi almeno i trailer di Butterly Zone, Piazza giochi e Backward, soprattutto se siete fan di Maccio Capatonda dovete farlo).



 



(Il premio "Maccio Capatonda" non è da confodere con "il film italiano da deridere della settimana", altro importante riconoscimento conferito da Friday Prejudice)

giovedì 29 luglio 2010

in d'una foresta del centro katanga...

Per quanto mi sforzi non riesco a ricordare una canzone italiana meno politcally correct di questa qui:


Walter Valdi - Vaha Putanga


(qui in una registrazione precedente a quella in mio possesso, ma censurata)


Non solo i protagonisti fanno parte di una "tribù de negher del menga, grandi ciula e balabiòtt" (balabiòtt ossia "gente che balla nuda", quindi stupidi) e già questo basterebbe. Ma alla fine del pezzo, dopo che la moglie del gran capo Bantù Ballalunga si è vendicata per essere stata scacciata dal marito (che preferiva la donna bislunga alla moglie tappa e rotonda che si ritrovava) si sancisce l'equivalenza tra l'essere impotenti ed essere omosessuali. Riuscendo così, in una botta sola, a risultare offensiva: per gli uomini di colore, per le donne brevilinee, per i sofferenti di problemi erettili e per i gay. Game, set, match!

Walter valdi è stato un artista milanese del giro del cabaret Derby (jannacci, cochi e renato, teo teocoli...) suo il testo di Faceva il palo nella banda dell'Ortica e de Il tic (cantata da giorgio gaber, la ricordate?) e testo e musica della canzone vincente allo zecchino d'oro nel 1974: Cocco e Drilli (anch'essa di ambientazione africana e dalla strofa musicalmente simile a Vaha Putanga).

Prossimamente un altro di 'sto giro di artisti: felice andreasi.

mercoledì 28 luglio 2010

quella volta che sono andato nel 1988

La notte passata ho sognato che avevo viaggiato indietro nel tempo e che mi ritrovavo nel 1988. Ed ero nel 1988 per assistere alle riprese di un film di fantascienza con protagonista franco franchi.

Gli attori, essendo che era un film di fantascienza, indossavano tute d'argento e usavano degli strani attrezzi, grandi come dei trentratreggiri ma molto più spessi, di plastica bianca lucida, rotondissimi, senza spigoli, con inserti colorati e luminosi (qualcosa che sicuramente mi è stata ispirata dai caschi dei daft punk) ed erano veramente belli. Così belli che mi sono sentito in dovere di complimentarmi.
E quindi gli ho detto che io venivo da ventidue anni nel futuro e che quegli oggetti erano perfetti, perché il loro design per me, che venivo dal futuro, riusciva a essere allo stesso tempo vintage, come solo un oggetto tipicamente anni '80 poteva essere, e futuristico (che il film era ambientato in un futuro spaziale, ben oltre i ventidue anni da cui provenivo io). Insomma erano oggetti capaci di essere al contempo datati e avveniristici (con quel sovrappporsi di caratteristiche, anche contraddittorie, che nei sogni viene così bene).

La cosa strana è che sapevo di poter svelare che venivo dal futuro per fargli questo complimento, ma solo per questo complimento. Non mi era assolutamente permesso di rivelare alcunché di quello che sarebbe successo negli anni a venire. Per dire, sapevo benissimo che mai e poi mai avrei potuto dire a franco franchi che sarebbe morto di lì a quattro anni. Che, magari, lui a saperlo prima poteva curarsi o, comunque, regolarsi (come chiedeva il tipo zimbabwese del mio post di ier l'altro).

Per fortuna, prima che comiciassero a chiedermi altro, mi sono svegliato. Be' non proprio svegliato, sono uscito dal sogno ma sono rimasto nel dormiveglia. E in quello stato di dormiveglia mi sono chiesto cosa (se me lo avessero chiesto e mi fosse stato permesso rispondere) avrei potuto dire del mondo che attendeva a quelli lì del 1988. E ho pensato che forse gli avrei detto dell'imminente caduta del muro, di tangentopoli e di quel che ne sarebbe conseguito (berlusconi incluso), del diffondersi di internet dopo l'invenzione del web e gli avrei detto dell'11 settembre, con tutto quel che ne sarebbe conseguito.

Poi mi sono svegliato per davvero.



 



sogno, che io sogno, che io... (7)

martedì 27 luglio 2010

altre destinazioni

Sabato ho ripreso a postare nominando Marilyn.
Il mese scorso a Las Vegas sono andate all'asta tre radiografie (del torace e del bacino) di Marilyn Monroe eseguite il 10 novembre del 1954. Le loro quotazioni hanno superato ogni previsione e sono state battute a 45.000 dollari. Quella qui sotto è una delle tre.



Quando ho letto la notizia la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la canzone Un Amore, il brano che apre il disco Alla Mia Mam... di Ricky Gianco (per l'etichetta Ultima Spiaggia, del 1976) non tutta la canzone, solo la parte iniziale (anche se proprio proprio di radiografie non si parla mai).



La seconda cosa che mi è venuta in mente è stata la prima radiografia storia.
La prima radiografia mai fatta è del 22 dicembre 1895 ed è opera di Wilhelm Konrad Röntgen (Nobel per la fisica poi nel 1901) e rappresenta la mano sinistra di Anna Berthe Röntgen, sua moglie, all'anulare è intuibile pure l'anello.



Io questa cosa che Röntgen ha consegnato, per sempre, alla storia della medicina, della scienza (e pure della fotografia, a voler vedere) quello che è, in un certo qual modo, un ritratto di sua moglie l'ho sempre trovata bellissima.

Infine mi sono ricondato una cosa che ho fatto tanto tempo fa.

Negli anni '80 io e il mio amico giuseppe e io ci siamo spediti per posta qualsiasi cosa ci venisse in mente, robe che a dirle non ci si crede. Una volta ho anche usato una mia radiografia dell'arco dentale come cartolina, intitolandola "autoritratto" oppure qualcosa che aveva a che fare col sorriso, non ricordo. All'epoca avevo due orecchini (ebbene sì, ero giovane) e nella panoramica erano visibilissimi.

Con l'idea di farne una scansione e di postarla qui, ho cercato il sacchetto dove tenevo quella "cartolina" insieme a molti altri strani oggetti postali (per questioni che non sto a dire ora tutte le cose che ho spedito in quel periodo poi sono tornate in mio possesso) e non l'ho trovato. Ho passato gli ultimi due giorni a smontar casa, pezzo a pezzo, e quel sacchetto non l'ho trovato. Ormai mi sono convinto che quel sacchetto, che contenava molti tra i ricordi più cari della mia vita, deve essere stato buttato via dalla colf, per sbaglio, qualche mese fa.
AGGIORNAMENTO: non era vero nulla, leggi qui.

Il fatto che i ricordi più cari della mia vita, a un'occhiata superficiale, potessero sembrare un sacchetto di monezza forse dovrebbe dirmi qualcosa, mah...

Vabbe', andiamo a chiudere 'sto post.
Il filo rosso che mi pare di vedere in questi casi è il modo improprio in cui si adoperano le radiografie, un uso che abbandona la diagnostica per diventare invece una sorta di ritrattistica estrema.

Io ho una certa affezione nei confronti delle fototessere (ne riparlerò, credo) e mi pare che queste radiografie siano un po' come sono per me le fototessere, ma come delle fototessere al cubo. Nel senso di immagini concepite per uno scopo (burocratico le une, medico le altre) e usate poi in un altro modo, come foto ricordo.

lunedì 26 luglio 2010

giusto per sapersi regolare...


John Chibadura & The Tembo Brothers - Zuva Rekufa Kwangu


Il problema del tizio che canta è che non ha eredi né parenti e quindi chiede a Dio e agli spiriti di mostrargli il giorno dei suoi funerali (e, già che ci sono, di fargli sapere quando sarà) così che possa capire chi gli è veramente amico e, in definitiva, decidere come e con chi spendere i suoi soldi negli anni che gli restano.
Come dargli torto?



(non è che so lo zimbabwese è che nel libretto del cd c'è il testo tradotto in inglese)

Dal disco "6 essential songs from Jit - the movie plus 6 other smash hits" autori vari, ertichetta Earthworks, anno 1991. "Jit" è un tipo di musica pop locale caratterizzata dal ritmo ballabile e dai riff di chitarra elettrica.

domenica 25 luglio 2010

di non fare un zzoca da mattina a sera


Fratelli Calafuria - La Nobile Arte


Se dovessi scegliere un brano, un brano e uno solo che, in qualche modo, fotografi la mia attuale condizione esistenziale direi che questo dei Fratelli Calafuria è quello giusto.



 



(dal loro album d'esordio del 2008: Senza titolo. Del fregarsene di tutto e del non fregarsene di niente).

sabato 24 luglio 2010

tutto con la bocca


Zap Mama - Mr. Brown



Marc Beacco - The Pasta Dance



The Bobs - Disco inferno



Tre brani a cappella, per pura combinazione tutti e tre del 1994.

Il primo è tratto dall'album Sabsylma delle Zap Mama, però io quel disco lì non ce l'ho, Mr. Brown l'ho invece su una compilazione della trasmissione radiofonica Caterpillar (una trasmissione che non ho mai sentito, ma che è fatta da gente che mi sta simpatica con cui ho fatto cose quando si era tutti a radio popolare).

Il secondo è tratto dall'album Scampi Fritti a firma Marc Beacco, un francese di origini friulane. Ricordo di aver trovato il cd, per caso, in un negozio di dischi usati qui a milano e la cosa mi stupì non poco. Tutte le parti vocali del disco le fai lui sovraincidendosi, in quasi tutti i brani ci sono ospiti che suonano qualcosa. The Pasta Dance è un brano leggerino ma bizzarro il giusto.

Il terzo lo avevo già pubblicato qui un tre anni fa. Ora però la qualità è meglio (i file audio di splinder hanno un po' l'effetto "scatolone"). È tratto da un album dei Bobs tutto di cover: The Bobs sing the song of... volume 2. Il disco lo presi qui a milano ma vai a ricordarti dove e in che occasione... tutto l'album è bello, ma questa versione del cassico pezzo disco dei Trammps mi mette sempre di buon umore. Sempre.

(io per i pezzi a cappella ho una passione, mi sa che ci sarà modo di tornarci sopra)

venerdì 23 luglio 2010

peggio di marilyn, meglio di marilyn

Come è noto Marilyn Monroe andava a letto con due gocce di Chanel n. 5 e null'altro.
Invece io, al momento, vado a letto con otto gocce di Laroxyl e dodici gocce di Lormetazepam.



E anche vero che, alla mia età, Marilyn era morta già da dieci anni.
Ufficialmente per un'overdose di Cloralio idrato e Nembutal.

(ah, il mio fandom mi ha convito a tornare da queste parti, ma visto che da dire ho ben poco, mi sa che ci ascolteremo della gran musica)