Avevo scritto un lungo e menoso post sull'uso nella lingua italiana dei nomi professionali al femminile. Poi Firefox, con uno squallido escamotaggio, è riuscito a cancellarmelo prima della pubblicazione.
Anche alla mia pedanteria c'è un limite. Non lo riscrivo.
Però, visto che la molla del tutto era la voglia di sfogarsi, mi sfogo uguale. Sto scrivendo la sceneggiatura di una storia che presumibilmente leggerano (parecchie) decine di migliaia di persone (quindi, visto che le parole sono importanti e che sono specchio - ma anche pungolo - del modo di pensare della gente, io un po' di responsabilità nella loro scelta la sento).
In questa storia c'è un personaggio importante che si chiama Elena. Secondo me Elena è un'
avvocata (no, la mamma di Nostro Signore non c'entra, questa qui lavora in tribunale), secondo altri è un
avvocato (ma non è possibile che io arrivi a chiamare così una femmina in una mia storia). Visto che "avvocata" non me la fanno chiamare, alla fine il compromesso sarà che Elena farà l'
avvocatessa.
E io, ogni volta che scriverò "avvocatessa", mi sentirò costretto a essere un filo sessista, bleah!
Lo so, ci sono problemi più grandi di questo...
(e non solo al mondo, anche nella mia vita :)
(però mi volevo sfogare, lo stesso)
baci