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martedì 14 agosto 2007

tu sei buono? hai lo sguardo buono...

Un paio di giorni fa, un post di baxx che mi ha fatto pensare a quanto io sia chiuso nei confronti di chi già non conosco: QUI.

A volte ho come l'impressione che io, per essere disponibile nei confronti di qualcuno, abbia bisogno che ci sia prima qualcun altro ci presenti.

6 commenti:

ytteb ha detto...

io parlerei anche con le pietre!!!

baxx ha detto...

ciao 403! sai, anch'io a volte sono un pò diffidente, se una persona non mi convince cerco di girare al largo... però sono uno di qui capacchioni convinti che basti l'istinto a tenerli lontani dai guai. come Al Pacino nello "Spaventapasseri", hai presente? è vero, nel suo caso non ha funzionato... ma questi sono dettagli. comunicare è la cosa più bella che possiamo fare, lasciarsi andare può arricchire tanto noi, quanto gli altri... credo.

come te, però, fatico a fare il primo passo. un pò per timidezza, un pò perché non mi va di importunare la gente... ma è un peccato tenersi le parole in tasca, e questo è un fatto. che poi dopo un pò uno o se le dimentica, o non sa più cosa farsene.

403 ha detto...

Ciao baxx, benvenuto!

Che comunicare sia la cosa più bella che possiamo fare lo penso anch'io... sono ormai anni che anche nel lavoro non faccio altro... però la comunicazione faccia a faccia con gente che non conosco resta un po' un mio punto debole (e non è questione di come ci si presenta a me, ho reticenze coi barboni come con le belle fighe, certo il barbone resta comuqnue penalizzato dal fatto che ha meno probabilità di altri di essermi presentato da un amico comune)...


Betty, beata te...

baxx ha detto...

anch'io quando devo prendere l'iniziativa sono a carburazione lenta, non per altro, non mi va di essere invadente e tendo a lasciare che le cose vadano per il loro verso. però, per qualche motivo che mi è assolutamente oscuro, ovunque vada c'è sempre qualcuno che attacca a raccontarmi un sacco di cose. mi ritrovo a disquisire della malvagità d'animo degli idraulici mentre spingo il carrello tra gli scaffali del supermercato o di piacevoli amenità al tavolo di un bar con una perfetta sconosciuta. poi, improvvisamente, tutti scompaiono. per molto tempo ho covato in me la convinzione di essere un Baol, e che nessuno avesse mai avuto il coraggio di confessarmelo.

amabeth ha detto...

io ho solo paura, sono profondamente timida, anche se la professione mi ha insegnato a mascherare questa timidezza. Mille volte avrei voluto ascoltare le storie di chi mi sta accanto.

Vecchiette a parte che mi prendono per confidente in qualunque posto d'attesa

403 ha detto...

ciao baxx, ciao amabeth,


non so, anche se a conoscermi non si direbbe forse sono timido anch'io... e in più si vede che io non ispiro poi così tanto gli sconosciuti a farmi confidenze...


Quanto alle parole, in generale non c'è rischio che mi restino in tasca :) io qualche sventurato (cui sia già stato presentato, naturalmente) da subissare di racconti, prima o poi lo trovo.