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giovedì 12 luglio 2007

luoghi dove sono stato felice (1)

8 commenti:

tabagista1986 ha detto...

ma non sei sopra quel cornicione che cerchi di buttarti?

403 ha detto...

già... e tu prova un po' a pensare com'ero messo nei luoghi in cui invece sono stato infelice


:-P

tabagista1986 ha detto...

ehehhhheh!!

403 ha detto...

ehehhhheh!!


mmm, vedo che sei riuscito a immaginartelo bene :)


bene,


'notte anche a te e grazie di essere passato...

ehvvivi ha detto...

in un supermercato?

Mollie ha detto...

Bah, nella mia superficiale banalità dico che la felicità a volte è indipendente dalla bellezza, dei luoghi, delle persone.

PS- se dormissi la notte non pensi ti farebbe bene?

;-)

Buona giornata.

403 ha detto...

Mollie è vero, la felicità sa essere indipendente, ma forse non sei mai stata dentro quel posto magico che è Foyles perché dentro è bellissimo! (o almeno lo era, io manco dal 1996)

Quanto al dormire, non è il momento di darsi obiettivi irrealistici, mi pare già buono che - grazie alla chimica - a una certa ora mi adormento anch'io :)


ehvvivi Benvenuta!

Sì, è una specie di supermercato, ha grossomodo le dimensioni di un grande magazzino su più piani, solamente che vende solo libri... la prima volta che ci sono stato, nel 1983, era sicuramente la più grande libreria del mondo... e articolandosi in stabili diversi, collegati solo in seguito, perlustrare Floeys era come andare in esplorazione di una casa fatata, giravi un angolo e appariva la sezione vocabolari di tutto il mondo, facevi una rampa di scale e sbucavi in una specie di appartamento che era la sezione cinema e spettacolo (per di più, per molti anni, il contrasto tra l'enormità di Foleys e l'esiguità delle nostre librerie è stato per me fortissimo, allora la più grande che c'era a milano era la rizzoli in galleria, direi, allora era certo una signora libreria ma nulla di paragonabile).

EnricoNDP ha detto...

Ah, Foyles! Più che un supermercato, sembrava un magazzino sovietico. Nessuna concessione all'estetica e alla frivolezza, ma cataste di libri, a volte anche un po' incasinati. Eh, sì, ogni tanto ho nostalgia di quei blitz di "shopping culturale compulsivo" a Londra... eBay e Amazon non danno lo stesso piacere.