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domenica 8 aprile 2007

sogno, che io sogno, che io... (4)

Ancora sui sogni. Stamani, è il momento del risveglio. Quello tra sonno e veglia è un momento cruciale per chi voglia "lavorare" coi proprî sogni, è qui - quando si è in equilibrio tra i due mondi - che bisogna abituarsi a mandare a memoria ciò che si è sognato (un passo in più verso la veglia può essere fatale a molti ricordi) è qui che, dopo un po' di allenamento, si può provare a interpretare il significato di ciò che si è sognato, facendo collaborare la parte cosciente di sé che è alle porte con quella subcosciente che non è ancora andata via. Spesso io ci riesco, ma oggi non c'è stato bisogno, il sogno non lo meritava.


Insomma, stamattina sono lì tra sogno e veglia e mi rendo conto che il sogno che ho appena fatto non lo ricordo più... è ancora tutto lì ma è come se ci fosse un telo sopra che non mi permette di vederlo, se scosto il telo il sogno mi ritorna alla memoria, ne sono certo... per prima cosa quindi devo rimanere immobile (i movimenti del corpo cancellano i sogni) quindi ho solo bisogno di un appiglio per sollevare il telo.
Lo trovo. Il sogno però non è così interessante, sono lì con un regista mio amico (con cui, nella realtà, ho lavorato tempo fa) e ci si sta accomiatando, nell'andar via ci sono però dei dubbi su chi abbia portato certi libri e quindi chi di noi debba portarseli a casa. A quel punto però ho smesso di ricordare il sogno e ho ripreso a sognarlo dal punto in cui lo avevo interrotto prima ma, avendo ormai la consapevolezza che quello è solo un sogno, dico al regista che i libri io li lascio lì, che tanto è solo un sogno.

Repentino cambio di scena, sono in un ufficio con un signore in giacca e cravatta che mi spiega che l'aver abbandonato i miei libri nel sogno non comporterà per me la perdita degli stessi anche nel mondo reale. Ma questo solo perché quello era un sogno dimostrativo, d'ora in poi, se perderò la proprietà di qualcosa all'interno di un sogno questa mi verrà portata via anche nella vita reale da parte della sua società che è la licenziataria esclusiva per la fornitura di non meglio precisati "servizi per il sognatore". Protesto che io non ho firmato nessun contratto e quello mi dice che entrando io in un qualsiasi sogno entro nel loro ambito giuridico e quindi accetto implicitamente quelle regole.
Non ho ritenuto il caso di proseguire la conversazione, mi sono quindi svegliato definitivamente.

(lo so, pare un sogno un po' strano, ma io credo sia colpa di un po' di cose che ho letto ieri a proposito di Second Life e sugli scambi in denaro virtuale e reale che girano lì dentro)

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