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domenica 31 dicembre 2006

il segreto della settimana (10)

Questa settimana due segreti... per chiudere un anno e aprirne un altro con due cartoline di segno opposto, che nella vita - si sa - c'è del bello e c'è del brutto. Per gli auguri di buon principio ci si legge domani. Per intanto voi passatemi una buona fine.


Mi spezza il cuore sapere che QUESTO ultimo dell'anno tu bacerai qualcun'altra...


QUANDO LA RICEVERETE
IO SARÒ COL RAGAZZO CHE AMO.
LA VITA È MERAVIGLIOSA!!


Chissà se il ragazzo con cui sarà la seconda è quello che non bacerà più la prima?...
(in realtà che la prima sia scritta da una ragazza è pura illazione).

Di PostSecret ho parlato QUI.

venerdì 29 dicembre 2006

Gonna Have a Funky Good Time (Doing It to Death)


the godfather of soul

domenica 24 dicembre 2006

christmas secrets

segreto della settimana numero 9...

Natulalmente i PostSecret di questa settimana sono tutti a tema... e così per me è un modo di fare gli auguri a tutti quanti...
Questo blog va dai parenti a Siena per qualche giorno... ci si legge poi.


Mando auguri di Natale anonimi...
a perfetti sconosciuti

Ho scelto questo perché mi ricorda un po' la blogosfera in questi giorni... tanti auguri da tanti sconosciuti a tanti sconosciuti (anche se nella blogosfera, poi, con calma, con qualcuno ci si conosce pure).
Ma, come sempre su PostSecret questa settimana ce ne sono altri di meritevoli, lieti e meno lieti (e come sempre i meno lieti son di più... ma il periodo delle feste, si sa... mica è facile):


ti ho chiesto cosa volevi per Natale.
ho pregato segretamente che la risposta fosse "tu."
non lo è stata...
vuoi una sciarpa.

di PostSecret ho parlato QUI.

Ancora tanti tanti auguri a tutti!

sogno, che io sogno, che io... (2)

musica musica della madonna (3)

Visto che la settimana scorsa Richard Cheese non solo era al primo posto dei miei ascolti, ma era pure stato ascoltato una decina di volte di più rispetto a chi ha raggiunto il secondo posto (per la cronaca le Zap Mama) comincio con lui a postare MP3 in questo blog. Sperò che sarà contento Ipofrigio che fece richieste in questo senso. Se il tutto funziona devo anche ringraziare Biancac da cui ho copiato il codice degli MP3 "embedded".
Richard Cheese, accompagnato dai Lounge Against the Machine, è un po' crooner e un po' comico, fa base a Los Angeles e io lo trovo molto divertente. Le sue specialità sono le cover lounge di brani contemporanei (meglio se un po' "arrabbiati") e le giacche tigrate. Dopo il continua-a-leggere, se il server dove sono è su, potrete gustarvi le sue versioni di Creep, Been Caught Stealing, Guerilla Radio e Jingle Bells. Buon ascolto.





Creep
(versione originale dei Radiohead)

dall'album Lounge Against The Machine



Been Caught Stealing
(versione originale dei Jane's Addiction)

dall'album Aperitif For Destruction



Guerilla Radio
(versione originale dei Rage Against the Maschine)

dall'album Lounge Against The Machine


e, visto che il periodo è quello giusto, un canzoncina acconcia:


Jingle Bells

dall'album Silent Nightclub

sabato 23 dicembre 2006

Things I learned today

C'è una ventenne di Gainesville, in Florida, che ha un blog dove ogni giorno, o giù di lì, si appunta le cose che ha imparato quel giorno lì (ha smesso di appuntarle senza preavviso verso i primi di novembre e io mi sono un po' preoccupato. Successo qualcosa? Per fortuna no, ha solo cambiato url, senza avvisare... beata gioventù!).

Ogni tanto vengo preso dalla vertiginosa tentazione di emularla e tenere anch'io un catalogo di tutto quello che imparo, giorno per giorno.
Però: a) anche se sarebbe giusto che lo fosse, non credo davvero d'imparare qualcosa di nuovo tutti i giorni e b) non penso di dover incoraggiare i tratti di maniacali della mia psiche (non ce n'è bisogno).
Però ogni tanto vengo preso da questa tentazione, per esempio è successo l'altra notte quando ho scoperto che qui a Milano si può spendere 3.000 euro per dormire una notte in una suite di un albergo che non ti dà neanche un servizio di bar notturno, ossia tu spendi 3.000 euro per dormire e se alle due vuoi una camomilla ti arrangi perché il bar è chiuso (dati i budget che ho io quando viaggio è incredibile che io sia riuscito a imparare una cosa così).
Solo per oggi cedo alla tentazione e dirò che ho imparato che quei fogli di plastica da imballo che hanno dentro le bolle d'aria hanno pure un nome. Si chiamano "pluriball" (ho chiesto al tipo del colorificio, che però mi ha detto che si possono chiamare anche "plastica con le bolle" o "carta cià", facendo il gesto con indice e pollice dello schiacciamento, su internet si dice che si chiamano anche "airball").
Ho scoperto anche che costano un sacco di soldi.

lunedì 18 dicembre 2006

il segreto della settimana (8)

Per questo giro PostSecret è in gran spolvero. Enjoy!


Questa settimana ho fatto le polpette per il pranzo di beneficienza della scuola.
E le ho cucinate mentre ero NUDA.
Buon appentito!


Menzione speciale:


"Servo e Proteggo"
Ma in fondo in fondo...
mi sento come il nemico

["Protect and serve" è il motto delle forze dell'ordine statunitensi]



di PostSecret ho parlato QUI.

venerdì 15 dicembre 2006

Quando il gatto non c'è...

Questo è un periodo che proprio la blogosfera no.
Sono perso via in altre cose, un po' passerà, sicuro.

Be', basta distrarsi un attimo e l'altro mio blog, per un post che fino all'ultimo neanche ero convinto di fare, il 13 scorso viene citato da Luca Sofri (sia pur laconicissimamente) e fa un migliaio di clic in un paio di giorni.
Bizzarrie...

domenica 10 dicembre 2006

musica musica della madonna (2)

Nuova classifica settimanale dei miei ascolti, immutato sentimento di orgoglio infantile per la varietà della top ten. Più alta nuova entrata della settimana, direttamente al secondo posto, Richard Cheese. Anche questa settimana se tutte le canzoni della O'Day fossero state solo a suo nome in classifica ci sarebbe stato posto per altri artisti: Subsonica, Ben Bolds Five e Shirley Ellis.

il segreto della settimana (7)


QUANDO SALDO NESSUNO PUÒ VEDERMI PIANGERE


di PostSecret ho parlato QUI.

sabato 9 dicembre 2006

sogno, che io sogno, che io... (1)

Appunti sparsi sui sogni in generale e in particolare sull'attività creativa della mente durante il sogno.

sogni rivelatori
Per me i sogni sono da sempre molto importanti (acta dormiendi li chiamava un caro amico) sia per arrivare a verità che altrimenti il mio io cosciente non vuole sentirsi dire (quando ero in terapia la mia psicologa, facendo leva su questa mia spiccata prerogativa, arrivava a darmi i compiti: "mi raccomando, questa settimana attenzione ai sogni" riferendosi a un determinato argomento) sia per puro divertimento (non capita spesso, ma a volte sogno delle vere e proprie storie, ben articolate, tempo fa ho sognato un technothriller bello come ne ho visti pochi in vita mia, me lo dico da me).

sogni d'autore
Quando si parla di opere d'arte concepite in sogno il canone è:

"Il trillo del diavolo" sonata di Giuseppe Tartini,
"Kublai Khan" poema di Samuel Taylor Coleridge,
"Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde" romanzo di Louis Stevenson,
"Yesterday" canzone di Paul McCarteny.

Della cosa parla anche Borges in un suo scritto (ma i Beatles non li nomina).
A essere fiscali c'è da dire che probabilmente Coleridge non avrebbe passato i controlli antidoping, c'è il caso che l'oppio abbia avuto qualcosa a che fare col sogno pomeridiano che diede origine agli oltre cinquanta versi del suo famoso e frammentario poema (una visita importuna non gli permise di scrivere tutto quanto sognato e dopo il ricordo era svanito).
Di "Yesterday", Paul McCartney sognò l'intera melodia, le parole vennero scritte solo dopo giorni (da sveglio) per un po' infatti il titolo di lavorazione della canzone fu "Scrambled eggs" ("uova strapazzate").
A Tartini apparve in sogno il diavolo che si mise a suonare col suo violino, della sonata che nacque da quel sogno Tartini scrisse (copio da qui): «Non avrei mai ritenuto possibile ascoltare una sonata così originale e così meravigliosamente eseguita, con così tanta maestria e intelligenza. Fui talmente sopraffatto che smisi di respirare e mi svegliai ansimando. Afferrai subito il mio violino, sperando di ricordare tutto quel che avevo appena sentito, ma invano. Il pezzo che ho poi composto è senza dubbio il migliore che abbia mai scritto, ma non è neanche lontanamente comparabile con quello che mi ha sbalordito quella notte, tanto che, per appropriarmi di quella musica, sarei disposto a distruggere il mio violino e a non suonare mai più».
Stevenson (che per i nativi delle isole Samoa, dove concluse la propria vita, era Tusitala "il narratore di storie") ha desunto da un sogno anche l'argomento di un altro suo racconto: "Olalla".

sogni horror
Io una volta ho sognato la storia del licantropo dormiglione, ossia un uomo colpito da una maledizione che tutte le notti di luna piena lo trasforma in un mostruoso uomo lupo. Solo che lui non è tipo da fare le ore piccole e quindi quando si trasforma in lupo sta dormendo già da un po' e neanche ci pensa a svegliarsi. Così passano gli anni senza che lui si accorga di questa terribile maledizione. Finché una notte, proprio una notte di luna piena, dopo aver mangiato un po' troppo salato e pesante, si sveglia con una gran sete. Va in bagno a bere e scopre l'orribile verità riflessa nello specchio. Lui è un uomo lupo.
Sulle prime è molto spaventato, ma poi ha troppo sonno e si riappisola.
Fine.
Come dite? È meglio il romanzo di Stevenson? Già...

sogni


(1. continua)

martedì 5 dicembre 2006

il segreto della settimana (6)


Merda.
Ero quasi
felice di nuovo.


di PostSecret ho parlato QUI.

musica musica della madonna

Lo so, è una cosa infantile come poche, ma io sono smodatamente orgoglioso dell'eterogeneità delle mie classifiche settimanali di Last.fm (qui, nella colonna di sinistra).
Per altro, se avessi "taggato" tutti i brani cantati dalla O'Day nello stesso modo, Anita sarebbe di gran lunga al primo posto e sarebbero entrati in classifica anche gli Smiths e il Trio Lescano.

Che occasione persa!

domenica 3 dicembre 2006

Preacher in TV

Mi pare che non sia stato già segnalato (se così non fosse chiedo scusa, è un periodo che sono un po' di fretta). Ci sono notizie sulla versione televisiva di Preacher.

Qui l'articolo.

questo non è un blog, è un archivio dei miei post su IAF pensato per poter mettere le figure ai post, per commentare o leggere i commenti a questo post andate su it.art.fumetti col vostro newsreader di fiducia oppure fate clic QUI

acquisti odierni

Ciao,
manco dal ng da un po' e mancherò ancora per un po', sigh, lurko il possibile ma per il resto lavoro e basta. Passerà. Anche perché prima o poi vorrei pure avere il tempo di leggerli i fumetti che compro e poi ci sarebbero anche quelle recensioni per IAF che ci terrei proprio a fare... Vabbe'... ce la farò.
Nel frattempo mi limito a elencare gli acquisti di oggi, brevemente commentati.

Garret n. 1 - Recchioni & Co. - BD/altafedeltà
visto che se ne parla tanto...

Proposal n. 1 - aa.vv. - 001 edizioni
... e poi i numeri uno, in genere, si pigliano

Fantomas le nuove avventure - aa. vv. - BD/altafedeltà
l'operazione vista così non m'interessa molto, ma alcuni degli autori invece sì, leggeremo e vedremo

Amori lontani - Laura Scarpa - Kappa Edizioni
quello che fa Laura mi piace, e poi lei regge il vino meglio di me (e forse, addirittura, meglio di Castelli) fosse anche solo per questo meriterebbe l'acquisto

S. - Gipi - Coconino Press
vabbe'... che ve lo dico a fare?

Mondo Naif n. 28 - aa. vv. - Kappa Edizioni
da un po' ho ricominciato a prenderlo, poi questo è pure il numero speciale del decennale dei kappa

Harry Moon - Memola/Pueroni - 001 Edizioni
sono curioso di leggere Federico fuori dalla gabbia bonellide

Baobab n.1 - Igort - Coconino Press
meglio tardi che mai, così decido se prendere il due :-)

Bambole di pezza: Revolta - Bazzanella/Panella - Bondai Studio
liberi di non crederci, ma Simon Panella mi ha battuto in una gara di "cosplayer estremo" a Treviso in cui eravamo travestiti da noi stessi, potevo non prendere la sua ultima fatica?

Non ho preso Demo, di Brian Wood e Becky Cloonan perché l'ho già in inglese (e mi è piaciuto) l'edizione italiana mi pare meriti...

ci si legge
a.

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sabato 2 dicembre 2006

Catia Gazzotti, Patrizia Barnaba e Renata Gastaldo



Sono in giro per il web da dieci anni e lavorando in editoria da quando ne ho 23 sono un po' deformato, tendo a pensare che se una persona non è nominata sul web questa persona non esiste... sia chiaro, non è che lo creda veramente è un pensiero automatico causato dal fatto che pressoché tutte le persone "reali" che frequento sono poi, chi più chi meno, anche citate in Rete. Quelle che frequento e anche quelle che non frequento, per esempio le mie ex, non sono tante, meno di una mezza dozzina, però ognuna è nominata almeno in una pagina web.

Va così, che le mie nonne non siano nominate in Rete non mi preoccupa, sono anziane, ma se si tratta di miei coetanei o giù di lì, è più forte di me, un po' mi preoccupo.

Prendiamo il caso di Catia Gazzotti, quando l'ho sentita nominare per la prima volta avevamo entrambi cinque anni e mezzo, era il 1970. Da allora più niente. Ho provato a cercare qualche traccia di una sua esistenza attuale... nulla... nessuna pubblicazione scientifica da lei firmata, non gestisce un agriturismo, non ha un blog a suo nome, non ha neppure mai firmato uno di quegli appelli on line che poi riportano tutti i nomi dei firmatari, non ha lasciato in giro annunci per vendere un armadio o per sapere se nella sua zona si tenevano corsi di shiatsu, non è neanche una parlamentare... nulla... la prima cosa che penso - mio malgrado - è: speriamo che non le sia capitato qualcosa... poi mi dico che no, che non c'è niente di cui preoccuparsi (a parte forse della mia di salute, quella psichica, certo)...

Passo a cercare Patrizia Barnaba, sei anni nel 1967, oggi ne ha 45... che starà facendo? Qualsiasi cosa faccia internet non me lo dice...

Ultimo tentativo: Renata Gastaldo, classe 1960 (l'ultima a destra nella fila in piedi nella foto qui sopra). Niente, peggio che andar di notte.

Non sono alle ricerca delle mie compagne di asilo perdute di vista con le elementari, le signorine in questione sono state tra le protagoniste delle edizioni ottava, nona e dodicesima dello Zecchino d'Oro. Dopo di ciò, l'oblio.

Poche cose sono "chirurgicamente" generazionali come come le canzoni dello Zecchino d'Oro e quindi questo post potrà interessare giusto a un paio dei miei 25 lettori, ma fino a dopo "il continua a leggere" almeno vi ho portato.

Le canzoni dello Zecchino precendenti al nostro arrivo in Terra difficilmente ci dicono qualcosa e dopo pochi anni dal nostro arrivo anche le altre ci restano per lo più sconosciute (a parte i ritorni di fiamma causati dall'arrivo di fratellini o pargoletti).

Non penso tanto alle hit diventate un po' patrimonio di tutti, penso alle canzoni non premiante (né dalla giuria né dalla Storia) che hanno vissuto nell'anno della loro uscita e poi, negli anni a seguire, hanno continuato a farlo solo nei pomeriggi di quei bambini che avevano il trentatré giri e se lo ascoltavano da cima a fondo, mandandolo a memoria come un mantra.

Io sono nato il 21 dicembre del 1964 e questi sono i brani di cui mantengo più viva memoria:

1966

Extramusicale-giromagitondo (cantata da Lorella Losi, Vincent Vella e Coro)


Quando è l’ora di fare la nanna (cantata da Renata Gastaldo)

1967
(in realtà questo l'album l'ho tutto ancora in mente, opero comunque una dolorosa scelta. Patrizia Barnaba è la quarta da sinistra dei bimbi seduti)




La lucciola nel taschino (cantata da Gaetano Tartaglia)


Per un ditino nel telefono (cantata da Cinzia Basneghi e Andrea Sirotti)


Il cane capellone (cantata da Patrizia Barnaba)


Popoff (canzone vincitrice, cantata da Walter Brugiolo e Coro)

1968

Il torero Camomillo (cantata da Michele Grandolfo)


Il valzer del moscerino (cantata da Cristina D'Avena)


Quarantaquattro gatti (canzone vincitrice, cantata da Barbara Ferigo)

1969

Volevo un gatto nero (cantata da Vincenza Pastorelli)

1970

Per un bicchier di vino (cantata da Catia Gazzotti)


Ninna nanna del chicco di caffè (cantata da Barbara Bernardi, di 3 anni e mezzo!)

1975
(mia sorella è nata nel 1970)

La figlia del re di Castiglia (canzone vincitrice, cantata da Sandro Bianchi e Jole Della Riva)

Mi sembra incredibile come quasi tutta questa gente abbia avuto una vita di cui il web non ha tenuto traccia, e meno male! qualcuno penserà... però a me non sapere proprio nulla di quello che ha fatto Catia Gazzotti, nella sua vita parallela alla mia, un po' mi dispiace...



Vabbe' proverò a farmene una ragione con queste perle trovate su YouTube (finché non vengono tolte, ovviamente).


[AGGIORNAMENTO: i video sono stati rimossi]


ah... le mie due nonne si chiamano Wanda Cartoni e Gabriela Gambacciani, e così da oggi sono nominate pure loro due sul web... ciao nonne!